di Francesca Spanò | @francynefertiti
Quando lo sguardo incontra distrattamente il mare, capita di osservare oltre l’orizzonte e sognare un ritiro di pace e silenzi, tra baie selvagge e profumo di agrumi nell’aria. Quel luogo esiste e non è neppure lontano. Pantelleria ne è un perfetto esempio, tanto da rappresentare una delle destinazioni più amate nella bella stagione, ma non per questo è troppo affollata di turisti. Tra le sue acque cristalline, piante di capperi che crescono ovunque, un sorso di moscato e la bellezza di verdi giardini tipici, è possibile trovare la propria dimensione di vacanza, senza dover per forza accostarsi a pochi centimetri dall’ombrellone del vicino. E dopo la tanto amata tintarella, si può fare un giro tra borghi di pescatori, separati da rustici muretti e sentirsi più vicini all’Africa, eppure in Italia.
Contrasti e suggestioni
I colori qui sono un continuo arcobaleno di gradazioni con il mare incorniciato da vegetazione fitta, fondali colorati, crateri, pietre levigate e cupole bianche. L’occhio viene sollecitato da un angolo di paradiso che non è mai uguale a se stesso ed, ogni anno, può stupire ancora.
Le spiagge più famose, quelle più belle
- Balata dei Turchi: è considerata tra le più belle a livello paesaggistico, circondata da strati vulcanici e falesie, con un accesso al mare non semplicissimo ed una sorta di piattaforma di roccia scura. Un tempo qui arrivavano i pirati, oggi è uno dei posti ideali dove concedersi un rinfrescante bagno.
- Arco dell’elefante: un vero simbolo del luogo con la sua lunga proboscide che si protende verso l’acqua. Unico neo? In estate è sempre affollata, ma chi ama i fondali bassi la prova perfetta.
- Cala Tramontana: per via degli scogli, l’accesso è stato facilitato con la creazione di piattaforme ad hoc. Molti la preferiscono per le immersioni e per il panorama da cartolina, tra roccia scura e mare turchese.
- Cala Cinque Denti: insenatura nascosta con il mare dalle mille gradazioni differenti. Non lontano dal centro abitato, si raggiunge più facilmente in barca e intorno si trovano pure delle suggestive grotte.
- Nikà: i benefici delle sue acque sono noti. Si tratta di una sorgente di acqua calda che si unisce a quella di mare. Chi ha pazienza di attraversare un sentiero piuttosto scosceso, può godere di questa meraviglia.
- Cala Levante: insenatura vicina all’arco dell’Elefante, è molto amata soprattutto da chi ama le immersioni.
- Gadir: la zona è abitata da pescatori e permette di godere di vasche di acqua termale scavate nella roccia. I sub la adorano, ma anche i bagnanti trovano tutti i servizi necessari ad un soggiorno rilassante.
- Cala Cottone: a circa venti minuti di cammino dal bivio di Gadir, un tempo era nota proprio per la produzione di cotone. Arrivati a destinazione si incontra una spiaggia di rocce lisce.
- Bue Marino: fondali basso e vicinanza con il centro abitato, sono i suoi punti di forza.
© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA