di Francesca Spanò | @francynefertiti
Rose, tulipani, boccioli colorati che sveleranno presto la loro meraviglia. In giro per il mondo, la primavera è un’occasione per organizzare un tour alla ricerca della specie floreale più bella. Non solo Amsterdam con i suoi campi meravigliosi o il famoso Keukenhof, ma anche giardini d’Africa dove il profumo e le gradazioni accese la fanno da padrone.
Mercati, orti botanici e parchi
Un itinerario a tema è quello proposto da eDreams, per rendere perfetti questi ultimi weekend prima dell’arrivo dell’estate.L’Agenzia di viaggio leader in Europa ha selezionato posti speciali nel globo, dove unire relax e bellezza:
Il mercato galleggiante dei fiori di Amsterdam
Lo spettacolo è sicuramente suggestivo lungo uno dei canali cittadini principali, come il Singel. Il Bloemenmarkt, è assolutamente unico nel suo genere in Europa e risale al 1862. In quel periodo i commercianti usavano le chiatte per trasportare le merci e oggi la tradizione continua con le specie floreali. L’apertura è giornaliera con i riflessi colorati sull’acqua del fiume che creano un arcobaleno di tinte cromatiche forti. In ogni zattera c’è dentro una serra in versione ridotta, a ricordare la campagna olandese che diventa adesso un vero polo florovivaistico. Non solo tulipani comunque, qui si possono acquistare anche fiori secchi, fiori di legno, bonsai e molto altro.
Il giardino giapponese di Breslavia
La città si sviluppa su 12 isole collegate da ponti e, di recente, è stata scoperta dal grande turismo. Da non perdere è il parco Szczytnicki che fu realizzato nella seconda metà del XVIII secolo e ancora oggi rappresenta uno dei più antichi in Europa. Rinnovato diverse volte, ha una estensione di 100 ettari in cui sbocciano diversi fiori con piante provenienti da tutto il mondo. Il giardino giapponese all’interno è una vera meraviglia. Unisce, infatti, arte e stile nipponico in tema di giardini e non mancano ponticelli, canali interni, cascate e lanterne in pietra. Le specie erboree più famose sono originarie dell’Asia e del Giappone.
I Royal Botanic Kew Gardens
Le aree verdi sono un vero tesoro di Londra, in una città dove i parchi sono innumerevoli. Tra di essi, appunto, se ne trova uno Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 2003: i Royal Botanic Kew Gardens. Fanno parte di un complesso di serre e giardini botanici risalenti alla prima metà del Settecento dove perdersi e restare affascinati. Bella la pagoda cinese, nell’angolo sud-est dei giardini e tra le serre più incredibili ci sono: Princess of Wales Conservatory, dedicata alla fondatrice e inaugurata dalla Principessa Diana e la Palm House, una struttura in acciaio e vetro dalle linee vittoriane, con piante tropicali. I Pink Floyd e Jimi Hendrix, inoltre, scelsero le sue cupole di vetro per farsi immortalare all’apice del loro successo.
L’orto botanico di Berlino
Considerato tra i più importanti al mondo, fu creato tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Un tempo era un orto destinato alla coltivazione degli ortaggi e poi fu trasformato in un orto botanico davvero molto prestigioso, grande 42 ettari e con 22mila specie di piante. Al suo interno, oltre alla serra più grande del mondo, si trova il bambù gigante, orchidee, piante carnivore, cactus e ninfee.
Le Jardin Majorelle di Marrakech
Il blu marocchino che stregò Yves Saint Laurent è assolutamente suggestivo e tra i più incredibili del Mediterraneo. I profumi delle sue piante che arrivano dai cinque continenti sono inebrianti e il giardino unisce l’arte moresca e l’art decò insieme in una fusione perfetta secondo le leggi del corano. Il proprietario era Jacques Majorelle e le pareti della villa furono dipinte di un blu che prese il suo nome. Tra rivoli di acqua fresca, vialetti e laghi con i fiori di loto, dal 1947 il pubblico può ammirare lo splendore del suo profilo.
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