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Scozia ecosostenibile: a Findhorn il villaggio nelle botti di whisky

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Scozia ecosostenibile: a Findhorn il villaggio nelle botti di whisky

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di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un villaggio sospeso tra l’antico e il moderno, dove l’ecosostenibilità fa rima con tradizione. A Findhorn, in Scozia, si trova una comunità che ha fatto dell’ecologia il proprio stile di vita alternativo. E in modo originale. L’obiettivo iniziale e a lungo termine, era quello di creare alloggi efficienti dal punto di vista energetico e il caso ha voluto che il progetto partisse proprio nei pressi della via del whisky, in un posto dove sorgevano grandi brand come Glenfiddich. Da qui inizia un racconto molto originale…

La storia

Diverso tempo fa, per la precisione sono passati più di tre decenni, Roger Douda, un residente americano dal grande genio creativo, venne a sapere che molte distillerie locali stavano sostituendo le tradizionali botti in legno, perfette per l’invecchiamento. Avrebbero preferito fusti in alluminio. Visto che erano chiaramente molto robuste, pensò di prenderne un paio per costruirne degli alloggi. L’idea divenne realtà e fu un successo, tanto che molti lo imitarono. Oggi in questo tratto di Scozia c’è una vera e propria comunità con oltre 500 residenti. Questa idea di riciclaggio, ovviamente, passa da ogni fase del quotidiano.

L’area che un tempo era un parco di roulotte sul sito fondato da Peter e Eileen Caddy e Dorothy Maclean, ora incuriosisce il globo intero. Il loro, negli Anni Sessanta, era un semplice orto che oggi si è trasformato in un micro mondo che ospita corsi di permacultura, sostenibilità, resilienza, laboratori di ceramica. Da villaggio hippy, dunque, è diventato un posto dove l’ecosostenibilità si fonde con la creatività. Qui chiunque può vivere esperienze educative nell’arte dell’eco-living.

La vita, oggi

La sostenibilità nelle botti di whisky passa attraverso ogni evento quotidiano, dalla “Living Machine” – un sistema di trattamento biologico delle acque reflue -alle caldaie che funzionano grazie al vento e forniscono circa il 20% del fabbisogno energetico della comunità. A livello economico i residenti non navigano nell’oro, ma la più grande ricchezza è il lavoro costante per salvaguardare l’ambiente e insegnare a tutti che il nostro compito è quello di preservare il pianeta in cui viviamo.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

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