di Redazione | travelglobemag
La Bolivia, conosciuta anche come Tibet del Sud America, non ha sbocchi sul mare e si estende a un’altitudine di circa 3800 metri. È una terra per avventurieri in cerca di natura incontaminata e colori saturi. Ricca di siti parte dell’UNESCO – Potosì, il Forte di Samaiapata, la città storica di Sucre, le Missioni Gesuitiche dei Chiquitos e il centro archeologico di Tiwanaku – è una meta apprezzata anche da chi cerca la storia, ma immersa nella pace. Un luogo dove godere della piena tranquillità è anche il Salar de Uyuni, un esteso deserto di sale che, con i suoi oltre 10.000 chilometri quadrati, risulta essere la distesa di sale più grande del mondo. Proprio qui si trova il Palacio de Sal, un suggestivo hotel fatto interamente di cloruro di sodio.
Palacio de Sal: le notti non sono così salate
Una leggenda racconta che la formazione del deserto salato sia legata alle montagne circostanti Tunupa, Cuzco e Cosuña viste dal popolo degli Aymara come giganti. Il tradimento ai danni di Tunupa, dopo il matrimonio con Cuzco, causò talmente tante lacrime da formare quell’immensa distesa che è il Salar de Uyuni. Un panorama lunare dove il bianco abbagliante si staglia contro il blu del cielo, trasformando l’ambiente in una delle meraviglie del mondo. Durante la stagione delle piogge, però, il deserto si trasforma in un lago.
In questo scenario suggestivo, ogni anno nella stagione secca, nasce il Palacio de Dal: un hotel fatto interamente di sale. Si trova a Potosí, a circa 350 km a sud di La Paz, ed è nato per offrire ai viaggiatori un luogo che fosse in piena armonia con la natura. Come l’hotel di ghiaccio rinasce ciclicamente, così il Palacio de Dal viene rinnovato dopo le piogge che, ovviamente, ne danneggiano la struttura. Quarantadue camere, una piscina con acqua salata, una sauna, una stanza del vapore e un punto panoramico da cui osservare l’immensità del luogo. Una notte in questo hotel costa circa 130 euro: abbordabile se si pensa alla singolarità della location.
C’è anche un ristorante, El Mesòn, dove vengono serviti piatti tipici a base di carne di lama o l’immancabile pollo al sale.
Pare che venga raccomandato, per mantenere integra la struttura, di non leccare le pareti. Ma ci avranno preso per delle capre?
Info: Palacio de Sal
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