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Oman, avventure ad alto tasso emozionale tra natura, arte e cuore

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Oman, avventure ad alto tasso emozionale tra natura, arte e cuore

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Viali di palme creano una cornice verde tra chilometri di sabbia, rocce e mare turchese che si fonde col cielo e la meraviglia è garantita. Il Sultanato dell’Oman è uno spettacolo per gli occhi, una suggestione per il cuore e un mix di inebrianti profumi per l’olfatto e, oltre a conquistare i sensi attira la curiosità di un numero sempre maggiore di viaggiatori. Considerata quasi una terra mitica, è ancora il regno di paesaggi incontaminati da scoprire in un viaggio dove l’avventura fa rima con natura. Dalla capitale, ci si può perdere tra le montagne, i villaggi beduini, le spiagge bagnate dall’Oceano Indiano e forti e castelli che sembrano dimenticati nella sabbia, come fortezze inespugnabili e cariche di leggende. Qualunque tour non può prescindere da un giro a Mascate, vera porta di accesso al Paese con la sua elegante moschea, le case cinte da mura, i musei, i tradizionali dhow, il porto, la Royal Opera House e un contesto perfettamente diviso tra nuovo e antico, prima di partire per un itinerario fuori dalle rotte comuni.

Esperienze uniche da provare (e da vedere)

  • La raccolta delle rose: lo spettacolo è speciale nel periodo compreso tra marzo e maggio, alle pendici del Jabal Akhdar. Si tratta del momento in cui il panorama è composto da vaste chiazze di rosa e l’aria si profuma di fiori. A coltivarle sono gli abitanti dei villaggi limitrofi e vengono raccolti per realizzare i prodotti tipici dell’Oman, in particolare proprio l’acqua di rose. Con quest’ultima si insaporisce persino il caffè. Il processo di distillazione è piuttosto lungo e in buona parte è ancora artigianale, mettendo a scaldare sulla brace i petali versati in enormi recipienti.
  • La scalata del massiccio dell’Hajar. Con le sue pareti rigide è veramente vertiginoso, ma non certo l’unico perché in Oman si trovano ben 160 siti di arrampicata adatti a ogni livello di pratica. Divertente è anche la parete rocciosa del Wadi Ghul, alta 300 metri e poi Jabal Misht riservato agli esperti. In questo caso, ci si trova davanti a circa sei chilometri di scogliera di 850 metri con diversi punti di accesso a seconda del differente livello di difficoltà. Vicino Mascate, poi, non mancano varie colline meno impegnative.
  • Il camping sotto le stelle: in verità nel Sultanato non ci sono strutture preposte al camping. Chi ama vivere la natura in plein air però può campeggiare in posti davvero unici. Non ci sono, infatti, particolari restrizioni in materia e ci si può fermare nei pressi di wadi, montagne, spiaggia, deserto, con un unico dovere: rispettare l’ambiente e la popolazione locale. Da ottobre ad aprile è il momento migliore per tale tipo di attività , ma si può provare anche in estate in luoghi come nelle vette di Jebel Shams.

Cosa vedere in Oman se ami la cultura e la natura: ecco il top

  • Bahla Fort: nota per la sua fortezza, è anche un tripudio di ceramiche splendide e di leggende. I locali la considerano la città dei jinn, spiriti malvagi che avvicinano soprattutto chi parla l’arabo. Il forte invece è un trionfo di spalti merlati che iniziano in lontananza e mostrano quella che è una delle più belle città fortificate del mondo. La sua cinta muraria è lunga 7 km e dopo un restauro è visitabile dal pubblico ed è stato anche eletto Patrimonio Unesco.
  • National Museum: si trova a Mascate (Muscat) ed è stato collocato in un nuovo edificio nel cuore della città vecchia, in un perfetto contrasto col palazzo del sultano di fronte. All’interno mostra il meglio del ricco patrimonio omanita.
  • Mutrah Souq: Non sono pochi i turisti che si spingono fino alla corniche solo per visitare il suq, che conserva quell’atmosfera caotica dei mercati tradizionali, tra tessuti e monili in oro e antiquariato. La contrattazione è d’obbligo, ma per non perdersi serve un po’ di pratica.
  • Rustaq Fort: Rustaq si trova a circa 175 km a sud ovest da Muscat e nel suo forte due cannoni campeggiano nel cortile interno. Si nota subito la sua antica importanza e recentemente ha riaperto al pubblico dopo un restauro.
  • Bayat al Zubair: nella Old Muscat, è ospitato in un edificio splendidamente restaurato. Oggi è un apprezzato museo che mostra il patrimonio storico e culturale dell’Oman ed è anche un centro culturale.

e poi

  • Jebel Shams: la montagna più alta con il profondo Wadi Ghut che gli scorre accanto.
  • Sharqiya Sands: la patria dei beduini con delle dune spettacolari.
  • Wadi Dharbat: è la sorgente da cui sgorga l’acqua che affluisce nell’estuario di Khor Rouri e amatissimo dai gitanti in pic nic.
  • Ras al Jinz: il punto più orientale della Penisola Arabica e importante sito di nidificazione della tartaruga verde, una specie in via di estinzione.
  • Wadi Shab: tra pozze color turchese, cascate e piantagioni terrazzate, il wadi è uno dei più belli di tutto l’Oman.

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