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Nell’incanto del Myanmar: ora è il momento migliore per andare

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Nell’incanto del Myanmar: ora è il momento migliore per andare

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un Paese autentico dove il tempo sembra essersi cristallizzato in una dimensione particolare e dove ritrovare ancora le radici di un passato che resta immobile. Il Myanmar, o Birmania, è un luogo complesso da visitare, ma nello stesso tempo è un gioiello del sud-est asiatico dalle grandissime potenzialità monumentali e naturalistiche. Un tour da queste parti è sicuramente da vivere a ritmo di cuore e di emozioni e le esperienze da provare sono tantissime e personalizzabili: dal volo in mongolfiera fino al giro di secolari templi ormai abbandonati nella foresta. Quel che è certo è che gli scenari saranno sempre mozzafiato, circondati da culture antichissime.

Cosa vedere in Myanmar

Il periodo di dicembre-febbraio è il migliore per volare da queste parti. Ecco qualche idea per ricordare a lungo un itinerario che può essere, di volta in volta, rigenerante, spirituale, adrenalinico o rilassante.

  • Shwedagon Paya – Yangon: è uno dei simboli locali e risale a circa 2500 anni fa. Intorno a questa pagoda di 98 metri, orbitano diversi piccoli templi e al tramonto è avvolta da una luce quasi magica.
  • Bagan: la città con la sua area archeologica è tra le principali attrazioni del Myanmar. Questo per via della leggendaria valle dei templi, che all’origine ne comprendeva circa 13mila. Risale al’874 e nel tempo l’ambizione dei re di Bagan l’ha reso un luogo dove il culto religioso e architettonico regalavano il meglio di sé. Terminato il giro, vale la pena di avviarsi al Mount Popa, un vulcano di 1518 metri ricco di bellezza e di siti religiosi.
  • Collina di Mandalay: la seconda città del Paese si trova su una strategica collina con vista mozzafiato. Visitarla è d’obbligo per saperne di più sulla cultura del Myanmar, sui piccoli santuari persi tra statue e scalinate e per innamorarsi delle casette che raccontano molto della vita familiare birmana.
  • Inle Lake: tra giardini galleggianti e montagne lussureggianti, colpisce subito per il suo panorama di tipici villaggi su palafitte. A ogni ora del giorno le sfumature illuminano l’area in modo differente e la sera, soprattutto, il percorso è illuminato da moltissime fiammelle.
  • KyotoHtee Yoe Pagoda: si tratta del terzo luogo di pellegrinaggio più importante del Paese, con una stupa realizzata su un masso ricoperto di foglie d’oro. Si racconta che qui Buddha in persona regalò una ciocca di capelli a un eremita che la portò al re come reliquia. La stessa fu posta sotto la roccia, dove sorge il monumento.
  • Mingun: l’antica città reale, si raggiunge con una traversata sul fiume Ayeyarwady. La cima si tocca superando un percorso di gradini di pietra.
  • Ponte U Bein: è il più lungo del mondo e rappresenta la via di accesso all’antica capitale di Amarapura. Per godere di un effetto scenografico maggiore, è meglio visitarlo all’alba o al tramonto.
  • Ngapali Beach: una spiaggia si sabbia chiara e mare trasparente, circondata da graziosi ristorantini.
  • Pagoda e Shwethalyaung Buddha a Bago: la Pagoda in questione è meravigliosa ma il Buddha sdraiato è indimenticabile. Lungo 55 metri di lunghezza è antico e molto venerato e meta di continui pellegrinaggi.
  • Kyaiktiyo: un monte sul quale sorge una roccia ricoperta di foglie dorate, per uno dei siti buddhisti più sacri del mondo.

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