di Francesca Spanò | @francynefertiti
Dal rosso al rosato, passando da una serie di gradazioni che solo la natura riesce a creare con tanta perfezione. Le rocce di Arbatax in Sardegna, sono uno spettacolo da osservare, lasciandosi incantare da questi giganti rocciosi che dominano il mare cristallino e arricchiscono il paesaggio circostante.
Una regione incredibile
Del resto, non è un segreto che questa regione italiana nasconda dei tesori sorprendenti, non riconducibili a nessuna talentuosa forma d’arte umana. Un viaggio in Sardegna, dunque, è sempre una gioia per gli occhi di fronte a suggestioni naturali e artificiali, circondati da temperature miti e cieli azzurri per gran parte dell’anno.
Le rocce rosse di Arbatax
Appaiono quasi come una fortezza superba che domina la riva con il porfido rosso e sorgono sulla costa centro orientale dell’omonimo porto. Con i loro giochi cromatici rendono la spiaggia di Rocce Rosse, assolutamente da fotografare e conservare per sempre nei ricordi. I massi di granito che emergono dall’acqua sono compatti e in strutture poliformi di porfido, a ricordare quasi dei giganti del mare.
Curiosità
Il colpo d’occhio immediato, è quello che ha convinto negli anni Settanta, la regista Lina Wertmüller a scegliere questa location per girare Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto. La località di Arbatax, sorge nel comune di Tortoli ed è ormai una zona piuttosto turistica, soprattutto in estate. Sono stati i secoli e gli agenti atmosferici a modellare il monumento naturale che oggi ha un notevole pregio estetico e artistico. Lo stesso porfido rosso, del resto, è molto amato e viene scelto non di rado per elementi di arredamento e per i pavimenti e i rivestimenti di casa. La adoperavano già i romani e questo dimostra l’antichità della regione che pare quindi risalire a un periodo che potrebbe giungere fino a 250 milioni di anni fa. Le rocce di Arbatax, infine, sono legate anche ad altri luoghi turistici come Cala Moresca, con la sua spiaggia, che è così chiamata per via delle incursioni dei pirati saraceni che non di rado attaccavano le coste della Sardegna.
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