di Francesca Spanò | @francynefertiti
No, di comune questo luogo non ha nulla davvero e se già il suo nome – Foresta di Pietra – incuriosisce, non c’è dubbio che a Lesbo, in Grecia, rappresenta un ecosistema unico al mondo. 150 metri quadrati divisi tra Antissa ed Eressos arricchiti da piante fossilizzate a causa di un tragico evento. L’eruzione del periodo compreso tra il tardo Oligocene e il primo-medio Miocene. Un sito geologico molto antico dunque, che non ha mancato di interessare l’UNESCO, il quale lo ha inserito nel Global Geopark Network.
Sono più di uno i primati locali, a cominciare dal fatto che sorge tra i paesaggi montuosi dell’area occidentale isolana e poi è la più grande foresta pietrificata che si trovi in Europa. 20 milioni di anni fa, lava e cenere ricoprirono del tutto il polmone verde e ancora oggi molti reperti sorgono in posizione eretta. Tra questi c’è il tronco più alto del nostro continente, che è lungo ben 7,02 metri. Di sicuro, non si può negare l’eccellente stato di conservazione dei vari esemplari che non riguardano solo alberi, ma in generale diverse specie vegetali. Pare che, tra l’altro, molte altre testimonianze di questo tipo debbano ancora essere riportate alla luce.
Le altre foreste pietrificate della zona
Non hanno la stessa importanza o richiamo, ma di sicuro meritano una visita. Si trovano presso Sigri, Plaka e sull’isoletta di Nisiopi. Nel primo luogo c’è pure il Museo di Storia Naturale della Foresta Pietrificata.
La storia della foresta di Lesbo
Dopo l’eruzione per diverso tempo tutto è rimasto sepolto, fin quando l’erosione delle rocce vulcaniche, ha riportato i tronchi in mostra. Oggi si notano pure pigne, semi, radici e chi non vuole perdersi lo spettacolo può visitare i parchi all’aria aperta dove sono comprese la Foresta di Pietra, il Geoparco di Sigri, il Geoparco di Plaka o l’isoletta di Nisiopi, con tour a tema. Non mancano dei percorsi pedonali, ma con poche informazioni sui fossili e tavole esplicative quasi inesistenti.
© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA
