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La foresta di Hei Zhy Gou, tra bambù e misteri: paradiso o inferno cinese?

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La foresta di Hei Zhy Gou, tra bambù e misteri: paradiso o inferno cinese?

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un paesaggio spettacolare, un pizzico di romanticismo e un tocco di mistero. Forse è questa la “ricetta” perfetta per conquistare un viaggiatore che cerca angoli di mondo non convenzionali. La [b]foresta di Hei Zhy Gou[/b], nota per i suoi giganteschi [b]bambù[/b], ne è uno degli esempi peculiari e di sicuro una attrazione cinese sempre più famosa. Si trova nella provincia di Sichuan e, negli anni, ha assunto anche una denominazione affascinante che è quella di polmone verde senza tempo. Il motivo lo si può riscontrare guardandone i contorni: lo scenario è unico e davvero si presta per realizzare un film, magari proprio un thriller.

Le classifiche dei posti che hanno tanti segreti da raccontare, molti dei quali mai scoperti, non dimenticano mai di inserire questa location che a tanti intriga più per il colpo d’occhio immediato che per le curiosità che potrebbe svelare in un secondo momento.

Chi cerca di documentarsi sulle origini della foresta di Hei Zhy Gou, però, rischia di rimanere molto sorpreso. In giro, si sa pochissimo perché in pochi si sono cimentati nell’impresa di raccontarne ogni angolo e a fornire dettagliate notizie su composizione, nascita e storia. Avventurarsi lungo tutto il percorso, del resto, è roba veramente per esploratori coraggiosi. Si dice persino che qualcuno non sia mai tornato e le leggende in merito, ovviamente, si sono moltiplicate. Degli eventuali corpi, poi, nessuna traccia. Verità o fantasia, forse, persino poco importa, perché quanto si racconta di un posto affascinante il bisogno più intenso è quello di appassionarsi e di sognare.
La foresta si trova in una profonda gola, di certo non facile da attraversare e spesso avvolta nella nebbia. Paradiso verde della vita o inferno nero della morte, dunque, difficile dirlo ma questo non ha altro effetto se non attirare turisti e curiosi a valutarne di persona l’immensa bellezza.

[b]NOTIZIE CURIOSE SULLA LOCATION[/b]

  • Da sempre è considerata una foresta maledetta in Cina.
  • La costante presenza di nebbia non ha mai aiutato nell’esplorazione e nella ricerca dei dispersi.
  • Il nome significa letteralmente “La gola del Bambù nero”.
  • Negli anni gli abitanti ne hanno cambiato il termine con “Terrificante valle della morte”.
  • Al suo interno sarebbero spariti pure degli aerei e questo ha “regalato” all’area il nome di “Triangolo delle Bermuda della Cina”. Si dice che insieme ai veicoli mai ritrovati, ci siano circa 60 mezzi che mancano all’appello.
  • La leggenda racconta che vi si trovi un grande uccello dalle fattezze di un drago a due teste.

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