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Curiosità dal mondo: perché il cashmere è caro?

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Curiosità dal mondo: perché il cashmere è caro?

di Redazione | @travelglobemag

Soffice come una carezza, caldo come un raggio di sole e prezioso (quasi) come un gioiello. Che la lana cashmere sia particolarmente confortevole si sa, ma ti sei mai chiesto per quale motivo è così cara? E avete mai notato che in certi negozi, appartenenti a grandi catene, si trova a prezzi decisamente convenienti? Te lo raccontiamo noi, ma andiamo con ordine.

Dove si produce il cashmere?

L’altipiano Changthang, il più alto del mondo, è situato tra le catene montuose dell’Himalaya e del Karakorum e ospita una rara razza di capra estremamente resistente: Changra o la capra Pashmina. Il clima spietato di questa zona è fondamentale per stimolare la crescita del sottopelo morbido delle capre. Queste fibre, che misurano solamente 8-10 micron di larghezza, sono circa dieci volte più sottili dei capelli umani e otto volte più calde della comune lana. Ad allevare questo prezioso animale sono i pastori nomadi Changpa che, robusti come il loro animali, hanno viaggiato per secoli lungo l’altopiano seguendo le rotte migratorie.

Ladakh Ph Bruno Zanzottera

Questo stile di vita è ora minacciato dai cambiamenti climatici, dalle false importazioni di Pashmina dalla Cina, dalla necessità di una migliore istruzione e dal desiderio di una vita più semplice e confortevole: un tempo c’erano più di 90 famiglie a Kharnak mentre ora ce ne sono solo 16. Se il numero di famiglie Changpa a Kharnak scende al di sotto di 10, la vita diventerà troppo dura per continuare questa vita.

Il Ministero del tessile indiano sta cercando di aiutare a invertire la tendenza prima che sia troppo tardi, fornendo 1,2 milioni di dollari per il foraggio invernale e 50 animali a ciascun pastore per incoraggiare i Changpa a tornare ad allevare capre sull’altopiano.

Il cashmere è tutto di qualità?

Ladakh Ph Bruno Zanzottera

Negli ultimi anni, a causa della mancanza di lana cashmere proveniente dai pastori Ladakhi, i tessitori del Kashmir hanno iniziato a importare Pashmina grezza dalla Cina e dalla Mongolia per soddisfare la sempre crescente domanda dei loro prodotti. Ma la maggior parete di quella che chiamano Pashmina non è quello che si dice essere: le capre da cui deriva non sono allevate nelle condizioni estreme necessarie per stimolare la crescita del morbido sottopelo. E il Ladakh produce meno dell’1% del cashmere grezzo totale del mondo, ma è rinomato per essere il migliore al mondo.

Il cashmere puro, lavorato sull’altopiano Changthang, è particolarmente prezioso perché i pastori pettinano la lana durante tutta la stagione della muta primaverile per raccogliere poi la fibra migliore. Dopo aver pulito e smistato la lana, inizia il delicato processo di tessitura considerando che la lana di una sola capra di cashmere equivale a circa 100 grammi.

Ci vogliono diversi mesi o un anno per gli artigiani altamente qualificati per tessere  sui telai di legno un capolavoro che sarà esportato in tutto il mondo e venduto tra i 200 e i 2000 dollari da rivenditori al dettaglio di lusso.

C’è poi il cashmere fake, composto da rayon, lana e acrilico, presentato sul mercato con bel altri prezzi.

Infine, ricorda che la tintura tende a rovinare la Pashmina: conviene scegliere colori chiari.

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