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Costiera Amalfitana da scoprire: inebriarsi di bellezza

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Costiera Amalfitana da scoprire: inebriarsi di bellezza

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Il blu del mare che brilla sotto i raggi del sole e i balconi colmi di fiori che si affacciano su panorami mozzafiato. E, ancora, i limoni gialli e succosi, l’ottima cucina, il sorriso della gente, le ville e l’artigianato unico. La Costiera Amalfitana ha mille modi per farsi ricordare e, di sicuro, non lascia mai indifferente il visitatore. In questo paradiso naturale, che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità, si deve assolutamente organizzare un soggiorno con un tour, anche breve, che ne permetta di godere delle meraviglie.

Un paradiso “verticale”

La particolarità della Costiera Amalfitana passa anche dal suo essere posta in posizione “verticale”, con le abitazioni affacciate sul mare, un dedalo di viuzze e spruzzi di verde che si sviluppano verso l’alto. Un tour completo, di solito, parte da Salerno con il lungomare più bello d’Italia, il lungomare Trieste. Da Piazza della Concordia, si intravede già una parte della Costiera e, da qui, si può passeggiare verso il verdeggiante giardino della Villa Comunale, seguire le strade che conducono al centro storico e fermarsi a fotografare lo street art del rione Fornelle. Lungo il giro, poi, vale la pena di fermarsi a vedere il complesso monumentale di San Pietro a Corte e, ovviamente, il Duomo. E, ancora, con un po’ più di tempo, meritano un giro la chiesa del Crocifisso dell’anno 1000 a.C, l’acquedotto medievale in via Arce il tempio di Pomona.

Amalfi è la regina della costiera, con la sua incredibile bellezza, tra chiese, antiche torri di avvistamento e le tipiche case mediterranee colorate intorno al porto che nell’XI secolo ne rappresentava il centro nevralgico. Non è un caso, infatti, che il primo codice marittimo del mondo sia rappresentato dalle Tavole amalfitane che hanno dettato legge per decenni in tutto il Mediterraneo. Nel Museo Civico, si conservano ancora diversi reperti di quell’epoca.

Non meno notevole è Atrani, un piccolo borgo di pescatori in passato legato alla Repubblica Marinara e oggi oasi di pace. Qui da raggiungere è certamente la piazzetta sulla quale si affaccia anche la barocca Chiesa Santa Maria Maddalena che risale al 1274 con vista mare. E poi, qualche chilometro verso sud ed ecco Minori con le sue stradine e il lungomare, le spiagge dorate e lo sfondo di aranci e limoni. Assolutamente imperdibile, qui, è la villa romana del I secolo, riportata alla luce nel 1954 e che sorse intorno al “viridarium”, giardini romani con una piscina centrale e degli edifici ai lati. La tappa successiva e obbligata è Ravello, dove si respira ovunque storia e bellezza.

C’è il Duomo San Pantaleone con il pulpito in marmo con sei leoni, Villa Rufolo e Villa Cimbrone con il suo stile pseudo-medievale. Il paradiso delle ceramiche policrome è Vietri sul Mare con botteghe e negozi tipici che si intrufolano in un dedalo di stradine splendide. Chi si trova da queste parti e può contare su qualche giorno di vacanza in più, può comprendere nel tour la splendida Paestum, con i suoi incredibili templi greci.

Fu fondata proprio da questo popolo intorno al 600 a.C e poi fu colonizzata dai Romani, con un sito riscoperto nel Settecento, mentre veniva costruita una strada ordinata da Re Carlo III. I tre templi dorici da vedere sono quelli dedicati a Nettuno, Basilica e Cerere.

E poi c’è la bellissima Positano, il paese più Verticale d’Italia. Un tempo era il luogo più amato dai greci e dai patrizi romani per la meraviglia del paesaggio circostante. Notevoli anche le spiagge come quella del Fornillo o la super frequentata Spiaggia Grande. Nelle vicine acque si trova il famoso arcipelago de Li Galli, dove si dice abitassero le Sirene di Ulisse che ammaliavano i marinai di passaggio.

Tesori da non perdere

Accanto a Vietri sul Mare sorge Cetara, famosa soprattutto per la sua colatura di Alici. Le sue case popolano la valle ai piedi del Monte Falerio e questo borgo di pescatori ha un delizioso porticciolo, un dedalo di stradine da attraversare, l’antica chiesa di San Pietro Apostolo e quella di San Francesco, la quale ospita due stupendi capolavori di Marco Benincasa: Deposizione e Il Paradiso e la Trinità. Nella valle del fiume Reginna si raggiunge Maiori, con corso Reginna, su cui si affaccia l’ottocentesco Palazzo Comunale, con i suoi splendidi giardini, e la chiesa di San Rocco. Dal Lungomare Amendola si può godere della bellezza del paesaggio e delle case con vista sul mare, ma altri suoi tesori sono la Chiesa di Santa Maria a Mare con la sua caratteristica cupola decorata con maioliche e tutta l’area balneare.

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