di Redazione | @travelglobemag
Un milionario ha impiegato molto del suo patrimonio per acquistare ettari di terra, ma perché? Negli anni è stato detto detto di tutto per giustificare questo acquisto compulsavo di terreni in Cile; qualcuno disse addirittura che intendesse nascondere le scorie nucleari americane. E invece l’intento del progetto era tutto a favore della natura.
Il milionario ecologista
Il fondatore di North Face Douglas Tompkins, morto nel 2015 a causa di ipotermia in seguito a un incidente in kayak, ha accumulato nel tempo molti ettari di terra e boschi in Cile, con l’idea di salvare l’ambiente: è arrivato a possedere fino a 890mila ettari in Sud America spendendo quasi 400 milioni di dollari. Così sua moglie, per tenere fede ai suoi desideri, ha donato 400mila ettari al governo cileno perché ne preservi la biodiversità creando cinque nuovi parchi nazionali. La perdita di biodiversità è una delle più grandi crisi del nostro tempo, diceva Tompkins, e ha trovato il modo di fare la sua parte per combattere il problema. L’enorme area che è stata donata diventerà entrerà a far parte di un parco nazionale che, in totale, occuperà 4,5 milioni di ettari; in questo modo il 20% di tutto il Cile sarà zona protetta.
L’accordo di donazione prevede la creazione di cinque nuovi parchi nazionali e si prevede che genereranno un indotto di 270 milioni di dollari annui nel settore ecoturistico, dando lavoro a più di 40mila persone.
Inoltre, tra le terre acquistate dai Tompkins c’è anche un’ampia parte della Patagonia, che in pochi mesi verrà ceduto al governo argentino alle medesime condizioni di quelle cilene.
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