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Catalogna: un weekend tra borghi pittoreschi, per innamorarsi della Spagna

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Catalogna: un weekend tra borghi pittoreschi, per innamorarsi della Spagna

Platja del Trabucador_Lluís Carro_Agència Catalana de Turisme

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un arcobaleno di sfumature delicate abbraccia la Costa Daurada, regalando tocchi di rosa al mattino per poi accendere di verde e blu acceso il panorama, nel resto della giornata. Sei zone situate a sud della Catalogna, in quel di Spagna, terra baciata dal sole con un trionfo di storia, mare e suggestioni. Più di ottanta chilometri di costa, montagne ricche di bellezze naturalistiche, paesi pittoreschi arroccati sulla roccia, reperti archeologici perfettamente conservati e un clima mite, le rendono la destinazione perfetta per tutti. E gli amanti della gastronomia poi, trovano qui il loro paradiso con prodotti genuini alla base della dieta mediterranea e pietanze squisite che comprendono non solo la paella. Imperdibile è, ad esempio, la fideuada prodotta con fideus la forma di pasta tipica, senza dimenticare la presenza in numero sempre più alto, di ristoranti stellati o di locali alternativi che uniscono tradizione ad innovazione tra i fornelli.

Un tour lungo un weekend

Vista aèria Delta Ebre_Miguel Angel Alvarez_Agència Catalana de Turisme

Bastano tre giorni, per chi non ha la possibilità di restare più a lungo, per scoprire il meglio di questo angolo spagnolo che unisce bellezza e cultura. Noleggiando una vettura e seguendo un percorso prestabilito, affidandosi alla buona segnaletica locale ed alle ottime strade, non sarà difficile completare il proprio itinerario. Sono tantissimi i panorami di cui godere, ma in poco tempo, ecco le meraviglie da non perdere:

La baia di Alfacs

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Il più grande porto naturale in Europa, con una grande importanza a livello turistico e ambientale. Ogni anno, sono sempre di più i turisti che vogliono scoprire lo spazio marittimo a sud del Delta, ma si tratta pure di un fondamentale luogo di nidificazione di uccelli acquatici e marini. Una riserva naturale protetta con accesso limitato. L’ecosistema è molto fragile, ma per gli amanti del birdwatching, questo tratto di Catalogna è un buon punto di inizio per l’osservazione di almeno 350 specie, magari con l’ausilio di una guida esperta. Quasi tutto l’anno, poi, in questa zona è facile osservare il transito dei fenicotteri che non vanno via, anche perché da qualche anno nelle risaie viene lasciato il trenta per cento di acqua sempre, per il loro sostentamento.

Da Sant Charles de la Rapita, con il suo centro storico neoclassico e le sue baie si può partire, dunque, in barca per un safari degustazione di ostriche e cozze. Nel tragitto si incontra una fabbrica di sale, l’unica delle tre presenti ancora in funzione come centro di informazione per mantenere vivo il racconto di una tradizione, in un territorio che non è sempre stato noto per le risaie. Prima, infatti, la maggior produzione avveniva a Valencia o da qui arrivavano molti dei lavoratori e tutt’oggi, una buona parte delle ostriche viene esportata addirittura in Francia. Durante il tour ci si può fermare da Musclarium aperto da qualche anno al turismo (Bahía de los Alfaques, Port Esportiu de la Ràpita, 43540 San Carlos de la Rápita, T, Spagna) che propone visita in barca con degustazione a 25 euro, altrimenti solo degustazione a 15 euro.Port Sant Carles de la Ràpita_Miguel Raurich_Agència Catalana de Turisme

Delta del fiume Ebro

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Questa affascinante porzione della Catalogna è stata definita nella regione, la più vasta zona umida e tra le più notevoli dell’area mediterranea. Il nome deriva dalla foce dell’omonimo fiume e ne fanno parte anche la Baia di Alfacs e Sant Charles de la Rapita. Ma è proprio dall’altro lato che superate le scuole di  kitesurf, paddlesurf e windsurf, si può vivere un’avventura alternativa tra le risaie con Polet. Un uomo che ha raggiunto la settantina ma ne dimostra cinquanta. Nonostante abbia seguito un lavoro vicino allo sport, nella sua vita non ha mai abbandonato la natura e la coltivazione del riso, scoprendo che un lavoro costante può aiutare non solo a livello fisico, drenando, allenando le articolazioni, e rilassando corpo e mente, ma può avvicinare la gente alla storia del posto attraverso una esperienza all’interno della sua piccola riserva ecologica.

Immersi con i piedi nel terreno fangoso, gli ospiti possono raccogliere il riso e partecipare per un giorno alla vita della fattoria, dimenticando tecnologia e stress della vita moderna, con il simpatico e preparatissimo proprietario. Nessun fertilizzante, macchinari pesanti o pesticidi: qui si lavora come un tempo e si ritrova felicità a sgusciare il riso e a vederlo diventare bianco e, in più, proprio qui si coltiva la qualità più pregiata al mondo, tutta da gustare. Con lui si può poi prendere parte ad una partita di bowling di origine araba, o osservare gli uccelli della zona consumando chilometri e chilometri di lunghe e salutari passeggiate.

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Cambrils

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Nella Capitale gastronomica della Costa Daurada, concedersi un giro nel lungo viale che costeggia il mare è davvero un must. Tra ristoranti carichi di proposte tipiche e con prodotti Dop e di stagione, non è difficile incontrare i migliori chef di tutto il Paese. Non lontano da Tarragona e da Barcellona, ha un clima perennemente mite ed incantevoli spiagge che la rendono una destinazione molto amata.

El Priorat e Siurana

Perinet Winery_SW016

Tra le più antiche regioni vinicole in Spagna, è nota per questa produzione da ben otto secoli. In provincia di Tarragona è molto peculiare perché, a seconda della zona, non sempre pianeggiante, le diverse varietà assumono consistenze e sapori del tutto differenti. Anche a pochissimi metri di distanza tra le coltivazioni. Da qui imperdibile è la visita all’ultima roccaforte saracena della Catalunya, Siurana, graziosa e pittoresca tra le rose in primavera e tra cieli azzurri in estate. Per gli amanti dell’arrampicata, vanta alcuni tra i percorsi più difficili al mondo e vi si può arrivare in treno da Falset. Esistono degli itinerari ad hoc lunghi fino a sei giorni, con degustazioni di olio e vino compresi. Oggi passeggiando per il piccolo borgo, abitato da una ventina di abitanti, si possono osservare i resti della grande fortezza all’ingresso e godere di pace e panorami tra platani e gigli. Dall’alto spiccano le acque del lago artificiale e sembra di essere fuori dal mondo.

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Reus

Questa città ha diversi primati: qui nacque Antoni Gaudi, il famoso architetto catalano, è la città dello shopping e del modernismo e si produce dell’ottimo Vermout. Molto particolare qui è l’Institut Pere Mata de Reus, un antico manicomio per ricchi o per (soli) uomini con devianze mentali, non ultimo l’omosessualità ai tempi considerata un vero disturbo da curare. A seconda della posizione sociale, si poteva soggiornare in una delle splendide suite. L’ospedale funziona ancora oggi, tranne un’ala che è adibita alle visite. In città molte sono le facciate del centro storico cariche di elementi modernisti ed, inoltre, è possibile vedere la casa natale di Gaudi e la Calle omonima, a lui dedicata.

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Altafulla

Il delizioso comune che si può girare a piedi, è un noto centro balneare carico di graziosi locali non troppo affollati. La zona fu occupata sin dal primo secolo con la villa romana di Els Munts, incendiata, ricostruita e poi abbandonata nel quinto secolo. Si può visitare in un giorno godendo della sua magica atmosfera.

Altafulla_Miguel Angel Alvarez_Agència Catalana de Turisme

Tarragona

Piuttosto famosa e frequentata da chi, durante un giro in questo tratto di Spagna desidera scoprirne il suo centro archeologico, Patrimonio dell’Umanità. Tarraco era l’antica città romana ed oggi le sue lunghe spiagge continuano ad incantare, come le antiche rovine ben conservate.

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Per chi ama il divertimento: PortAventura e il nuovissimo Ferrariland

Ferrari Land

Sebbene PortAventura World è da diversi anni la destinazione perfetta per il divertimento per tutta la famiglia, da aprile si è aggiunta un’attrazione unica che piace soprattutto agli italiani (e non solo). Oltre al parco a tema e a quello acquatico, infatti, ha aperto i battenti FerrariLand, il primo spazio tematico del Cavallino Rampante in Europa dove acquistare diversi gadget speciali, provare una montagna russa da brivido al rombo della Ferrari o un’avventura in 4D virtualmente a bordo dell’auto dei sogni.

Come arrivare: info utili

Uno dei modi più facili per arrivare in Catalogna è prendere un volo per Barcellona e noleggiare da qui un veicolo. Comodi sono, ad esempio, quelli operati da Vueling con partenze sia Da Milano Malpensa che da Roma Fiumicino.

Photo Credit: Francesca Spanò e Agencia Catalana de Tourisme

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

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