Cerca
Close this search box.
Argentina, un palcoscenico di effetti scenografici lungo 3600 km

DatA

Argentina, un palcoscenico di effetti scenografici lungo 3600 km

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Paesaggi dal grande impatto emotivo e scenografico, una delle più grandi città del mondo e delle capitali più belle come Buenos Aires e, poi, l’estuario del Rio de la Plata che l’alba illumina di mille sfumature, la Cordigliera delle Ande, le regioni acquitrinose del Nord-Est e quelle semi-desertiche del Nord-Ovest e un percorso da brivido che attraversa prima la Pampa e poi la Patagonia. L’Argentina è attraversata in buona parte dalla Ruta Nacional 40 che la percorre quasi in parallelo alle Ande e sembra quasi un micromondo a parte in primo piano in America Latina.

Argentina, musica per l’anima

Le suggestioni provocate da un viaggio in questo magico luogo del Pianeta Blu, sono perfino difficili da descrivere. Dalle cascate dell’Iguazù, alle Sierras centrali di Còrdoba, passando da vigneti, altipiani desertici, fino alla regione dei laghi di Bariloche, passando dalla capitale, il percorso può essere personalizzato e completato in uno o più soggiorni.

Scoprendo Buenos Aires

Nella capitale argentina spiccano un insieme di elementi urbanistici e paesaggistici, che non lasciano mai indifferente il viaggiatore. Si tratta di un luogo unico al mondo che non è facile raccontare tra viali alberati, quartieri periferici ed enormi palazzi moderni e che è arrivato nel tempo a essere uno dei porti più importanti del mondo. Nel 1816 ha ottenuto l’indipendenza dalla Spagna e ha iniziato a inglobare anche città più piccole. Alla fine del XIX secolo il flusso migratorio verso questa nuova terra con uno sviluppo in divenire, cominciò a essere straordinario a partire proprio dagli spagnoli, passando dagli italiani, fino ai francesi, inglesi, slavi, mediorientali ed ebrei dell’Est europeo.

Una metropoli cosmopolita

Nell’ultimo mezzo secolo, Buenos Aires si è trasformata in un polo notevole per i commerci, le industrie e le attività portuali. Gli eventi cruciali del Paese si ritrovano soprattutto sui grandi viali, sulle piazze e sui prospetti dei palazzi, almeno tutti quelli che sono stati realizzati alla fine dell’Ottocento. Hanno fatto da scenografia alle vicende politiche e alla mobilitazione delle masse, le cui speranze sono state teatralemente rappresentate dalla moglie di Juan Domingo Peron, Evita, dal balcone del Palazzo presidenziale della Casa Rosada. Non solo splendore e benessere, però, come è noto in Argentina si sono succedute cicliche tensioni sociali, gravissime crisi economiche e finanziarie fino a quando nel 1976 reparti armati hanno occupato punti nevralgici cittadini e il generale Jorge Rafael Videla assunse il potere. Quel periodo portò alla sparizione di 30mila persone, i desaperecidos. Al di là delle vicende politiche che sono state tante e complesse, negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento sorse il cuore europeo di Buenos Aires con i palazzi pubblici in stile italiano e quelli residenziali in stile francese. Nacque, dunque, il Barrio di Montserrat che rappresenta uno dei 48 quartieri in cui è divisa. Un giro conoscitivo della zona può partire da Plaza de Mayo e lungo Avenida de Mayo la strada più importante della città. Dal 1894 vanta edifici in stile Art Nouveau, Belle Epoque e Art Deco, intervallati da teatri e cafè eleganti. Successivamente vennero realizzzati i grands boulevards ispirati a Parigi, ma in chiave sudamericana. Ne sono un esempio peculiare l’Avenida 9 de Julio che incrocia l’Avenida de Mayo nel Barrio Montserrat.

Curiosità su Buenos Aires

  • I bares notables  furono un importante punto di incontro di intellettuali, scrittori, musicisti e politici. Dei salotti dove si raccontavano ed esprimevano il loro credo negli anni a cavallo tra il XVIII e il XIXI secolo. Da vedere in questo senso c’è il Café Tortoni, il più antico e risalente al 1858. C’è poi Las Violetas, sala da tè inaugurata nel 1884 caratterizzata da decorazioni e candelabri di bronzo.
  • Nel 1919, al Barrio Norte, che molto ricorda Parigi, aprì i battenti il teatro Grand Splendid e dieci anni dopo l’inaugurazione, divenne anche un cinema, fu la sede di Raio Splendid e fu anche uno studio di registrazione per dischi di tango.
  • Il quartiere Palermo, situato in una zona che occupa buona parte del lato occidentale di Buenos Aires,è un distretto urbano fondato da immigrati siciliani. Vi si possono osservare palazzi ottocenteschi restaurati e dimore di inizio Novecento. In più, ci sono le cosiddette case chorizo “salsiccia”, sorte nel XX secolo per sfruttare la rapida crescita della popolazione dividendo a metà lo spazio abitativo.
  • La Boca, più che un posto è la stessa essenza di Buenos Aires con abitazioni coloratissime che un tempo ospitavano diseredati che cercavano lavoro da queste parti. E poi c’è San Telmo, il quartiere coloniale che fu residenza delle famiglie benestanti.

Curiosità sull’Argentina

  • La Terra del Fuoco, appartenente per due terzi al Cile e per un terzo all’Argentina è un arcipelago del tutto particolare e Ushuaia, la città più meridionale della Terra, è la strada che porta verso l’Antartide.
  • Un luogo molto particolare del Paese è il Parco Nazionale dei Castori, meglio noto come Parco Nazionale Terra del Fuego. Sorge a soli 10 chilometri di distanza da Ushuaia e fu istituito nel 1960 per preservare la flora e la fauna della zona. Tra gli esseri viventi presenti ci sono, appunto, i castori, i leoni di mare, i pinguini, ma anche le lepri. Nel parco sono state girate le ultime scene del film di Leonardo Di Caprio, Le Revenant.
  • Le cascate dell’Iguazù rappresentano uno dei simboli locali. Uno dei luoghi più incredibili del mondo, che non si può non vedere se si sceglie l’Argentina come meta di viaggio. La Garganta del Diablo, la “gola del diavolo”si raggiunge da una stretta passerella nel versante argentino delle cascate che dopo un chilometro di passeggiata, regala uno spettacolo mozzafiato.
  • La Patagonia è un trionfo di coste frastagliate, grandi ghiacciai, picchi granitici e deserto.  I turisti sono molto attratti dai panorami incredibili che regala, ma anche il tour in treno sulla Ruta Nacional 40 può essere un’esperienza unica. Da nord a sud, è un susseguirsi di paesaggi sempre diversi e rigogliosi, tanto che è come attraversare l’intera Nazione e scoprirne l’essenza. Uno sguardo, infine, tocca poi al colorato universo andino. Nel Nord- Ovest argentino i contrasti la fanno da padrone. Si possono osservare i picchi alti 6mila metri o le distese di saline, o ancora montagne coperte di foreste tropicali e deserti di sabbia rossa.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

 

POTREBBE INTERESSARTI

Articoli
Correlati