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Allegra Engadina: a Pontresina d’inverno, in attesa degli stambecchi

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Allegra Engadina: a Pontresina d’inverno, in attesa degli stambecchi

di Federica Giuliani | @traveltotaste

La neve ha iniziato a scendere copiosa, i laghi sono quasi interamente ghiacciati e l’Engadina è pronta ad affrontare con entusiamo l’inverno, tra corse di slitte sui lati ghiacciati, sciate, passeggiate in carrozza e romantiche escursioni in treno.

A Pontresina, gli stessi prati che in estate accolgono gli stambecchi ora sono ammantati di bianco e quel che resta da fare è lasciarsi andare al silenzio della natura.

Un cantone, tre lingue

Un territorio tutto sommato piccolo, quello dell’Engadina, che però ha tre lingue: italiano, tedesco e romancio.

Quest’ultima, in particolare, resta un mistero: viene parlato unicamente qui ed è raro sentirlo parlare al di fuori dei confini cantonali. Nonostante ciò è parte integrante dell’identità svizzera.. Oggi il patrimonio culturale romancio è rischia l’estinzione, ma ci sono famiglie che perseverano a utilizzarlo e a insegnarlo ai propri figli, per tramandare una tradizione antica. Una lingua non uniforme, formata da cinque differenti idiomi, a causa del frazionamento delle comunità in un territorio che inculde 150 vallate. Nel 1982, tuttavia, il professore zurighese Heinrich Schmid creò il «Rumantsch Grischun», rendendo il romancio una lingua ufficiale e standard, che però continua a scontrarsi con le tante differenze dialettali. Allegra! però resta per tutti il saluto ufficiale.

Il piacere della natura: treno del Bernina o Val Roseg?

Un’esperienza imperdibile, sia in estate che in inverno, è un’escursione a bordo del Trenino Rosso del Bernina. La ferrovia fu costruita all’inizio del Novecento ed è una delle più ripide al mondo e grazie a magistrali opere d’ingegneria raggiunge l’altitudine di 2.253 metri. Durante la giornata, salvo grosse nevicate, si trovano molti treni in servizio e il percorso da Pontresina a Tirano è un modo piacevole per scoprire la prorompente natura engadinese, anche quando la neve tinge tutto di bianco rendendo impossibile distinguere il cielo dai prati.

Gli appassionati delle lughe camminate, possono inoltrarsi nella splendida Val Roseg: di origine glaciale, è sede del parco naturalistico del Bernina. Una passeggiata facile, adatta anche ai bambini, che parte nei pressi della stazione ferroviaria di Pontresina e si snoda sul lato destro del fiume. Questo sentiero può essere percorso anche in carrozza o con la mountain bike. Chi preferisce maggiore tranquillità, deve invece prendere il sentiero che parte dai parcheggi e può essere coperto solo a piedi. In entrambi I casi il bosco offre molte sorprese: uccelli, ma anche scoiattoli, caprioli, camosci e cervi che dimorano stabilmente nella valle. Alla fine del percorso, che richiede circa due ore di passeggiata, ci si può rifocillare presso l’hotel Roseg e poi proseguire verso il ghiacciaio.

Museo Segantini a St. Moritz

Il Museo Segantini di St. Moritz fu costruito nel 1908 in onore del grande artista, che trascorse gli ultimi anni della sua vita in Engadina. L’edificio circolare con la sua imponente cupola richiama la forma del padiglione progettato da Segantini per l’esposizione universale del 1900, che avrebbe dovuto ospitare il suo Panorama dell’Engadina. Dalle Alpi svizzere l’artista trasse ispirazione, a cui conferì una intensissima luminosità, trasportando sulla tela la natura osservata molto attentamente e, al contempo, attribuendole un contenuto profondamente simbolico. Segantini, infatti, rimane uno dei massimi esponenti del Simbolismo. La piccola esposizione accompagna attraverso la storia dell’artista, fino ad arrivare all’ultima opera che dipinse poco prima di morire di peritonite nell’isolato rifugio sopra Pontresina dove scelse di vivere.

Dove dormire

Lo Schloss Family & Spa è un hotel dal fascino asburgico, con l’accoglienza tipica italiana. Gestito da JSH Hotels Collection, si propone come un’alternativa elegante (e a prezzi contenuti, rispetto all’offerta svizzera) e ben radicata nel territorio; con il servizio di local coach offre infatti esperienze personalizzate per conoscere davvero la zona in cui l’hotel è situato. Ne è un esempio il sorvolo in elicottero del massiccio del Bernina che, da solo, vale il viaggio fino a qui. Librarsi in aria osservando il panorama sottostante, riconoscere il laghi ghiacciati, meravigliarsi per le forme disegnate dal ghiacciaio e restare senza fiato alla vista delle Alpi che si mostrano all’improvviso: un’esperienza da provare.

I meno avventurosi potranno invece fare una degustazione degli eccellenti vini dei Grigioni o fare una gita in carrozza in cerca di animali selvatici. Ma questi sono solo alcuni esempi di quel che si può sperimentare con la consulenza del local coach.

Dove mangiare

Se la cena è una certezza, grazie alla cucina del resident chef dello Schloss Valerio Tafuri (guidato, come tutti gli hotel della catena, dallo stellato Andrea Ribaldone), un pranzo speciale è assicurato al Che Cha, soprattutto se un panino al volo sulle piste non è una vostra aspirazione.

Il ristorante, meta amata di molti VIP, si trova in una posizione privilegiata sopra St. Moritz. Propone un menù ricercato, curato da Reto Mathis, con un’ampia scelta: si va dall’ottima pizza croccante ai piatti gourmet. Ristorante non alla portata di tutti, ma che garantisce un’esperienza gastronomica esclusiva, circondati da un panorama mozzafiato.

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