Cerca
Close this search box.
Natura in Basilicata: archeologia e poesia sui laghi di Monticchio

DatA

Natura in Basilicata: archeologia e poesia sui laghi di Monticchio

di Redazione | Instagram

Situati ai piedi del monte Vulture, vulcano ormai spento in provincia di Potenza, i laghi di Monticchio sono specchi di smeraldo dal fascino antico. Non è solo la natura, infatti, a meravigliare per la sua bellezza, ma anche le cantine di tufo, la città natale di Orazio e il museo archeologico.

Due laghi di forma ellittica, separati da un sottile istmo, che si distinguono per dimensione e colore delle acque, di un verde differente. Parte della Riserva Naturale Regionale del Lago Piccolo di Monticchio, sono circondati da boschi di alti pini, abeti e faggi: il luogo perfetto per trovare refrigerio in estate.

Laghi di Monticchio: cosa fare

Una gita in barca o in pedalò è perfetta per trovare un po’ di solitudine e ammirare le caratteristiche ninfee bianche che crescono non lontano dalla riva. Gli sportivi posso invece avventurarsi per sentieri a piedi, bici o cavallo: la strada che porta ai laghi, ad esempio, si inoltra nei boschi di conifere e conduce fino all’Abbazia di San Michele Arcangelo.

Molti sentieri conducono a vivere l’esperienza del silenzio e della contemplazione. Potrete passeggiare alla ricerca delle fonti nascoste tra i boschi, per assaggiare l’acqua di sorgente e riconoscere le numerose erbe selvatiche: se osserverete attentamente, poi, potrete avvistare la rara farfalla Brahmaea Europaea.

Venosa, la città del poeta Orazio

Dalle sponde del vulcano Venosa appare “lunga e piana, pendente ai lati”, come la descriveva il poeta Luigi Tansillo. Fondata dai Latini nel 291 a.C, fu chiamata Venusia, forse per assimilarla alla bellezza della dea dell’amore. Conosciuta soprattutto per essere il paese natale del sommo poeta latino Orazio, la città ha un immenso patrimonio di età romana e medievale disseminato nel borgo ma anche racchiuso nel Parco Archeologico: l’anfiteatro, le terme, la domus, il complesso della SS. Trinità testimoniano la bellezza a cui è stato legato il nome cittadino. L’orgoglio cittadino conserva il ricordo di Orazio nella piazza a lui dedicata, al cui centro è stata eretta una statua bronzea che lo raffigura. Immancabile la visita quella che viene indicata come la casa di Orazio: una domus patrizia risalente ad almeno un secolo dopo la nascita del poeta, ma che ne mantiene il fascino.

Sono cose che ti riguardano, quando brucia la casa del vicino.

Orazio

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

 

POTREBBE INTERESSARTI

Articoli
Correlati