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L’altra Monaco di Baviera: viaggio nell’arte classica e urbana

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L’altra Monaco di Baviera: viaggio nell’arte classica e urbana

di Federica Giuliani | @traveltotaste

Monaco di Baviera abbaglia con i suoi palazzi dipinti di nuovo, le strade pulite e un sole insolitamente tiepido, nonostante gennaio sia appena iniziato. Un angolo di Germania particolarmente elegante e dinamico, che però custodisce luoghi fatti di colori forti e qualche tocco di imperfezione.

Sono andata a cercare arte, sia nei musei che per strada; così ho calzato scarpe comode, ho evitato di prendere la metro e ho iniziato a esplorare la città che merita una fama che vada oltre le buona birra e lo stinco di maiale arrosto.

Street-Art a Monaco di Baviera: Angelo della pace

Una bella passeggiata lungo il fiume, conduce al celebre Angelo della Pace, eretto nel 1870 per celebrare il venticinquesimo anniversario della pace ottenuta dopo la guerra Franco-Prussiana. Sotto il monumento, in un sottopasaggio, si trova una galleria ricca di graffiti realizzati da artisti sia tedeschi che stranieri, tra cui spiccano i nomi di Loomit e Makus. Una trentina di murales che rappresentano vari personaggi e soggetti, tra cui anche il sovrastante Angelo dorato.

Street-Art a Monaco di Baviera: Tumblingerstraß

Anche se è raggiungibile con poche fermate di metro da Marienplaz, consiglio di arrivarci a piedi per respirare un po’ l’atmosfera monacense. L’itinerario parte da Ruppertstraße fino a raggiungere i mercati generali. Anche se in questa zona c’è più vandalismo che murales, ci sono alcuni angoli interessanti. Lo spazio per creare altra street-art non manca, speriamo che quindi che si aggiungano presto nuove opere.

MUCA: museo di arte urbana e contemporanea

Per valorizzare la street-art, che si è sviluppata a Monaco di Baviera solo negli ultimi anni, è stato apero il Museo di Arte Urbana e Contemporanea. Nessuna collezione permanente, ma un susseguirsi di mostre con artisti internazionali. Fino a maggio 2020 c’è la bella esposizione di Swoon: americana che utilizza una tecnica mista fatta di collages e pittura. Il MUCA ospita sue opere che ricreano gruppi etnici differenti: un viaggio nel mondo dell’Umanità. Questo museo è anche un luogo di ricerca e meditazione, dove trascorrere un po’ di tempo in contemplazione della bellezza. Si trova in pieno centro e include anche una piacevole caffetteria.

Kunstareal: il quartiere dei musei

Il museo Brandhorst spicca per originalità grazie alla copertura esterna composta da 36mila bacchette di ceramica colorata. Primo museo ecologico al mondo, utilizza energia geotermica e ha un interno arredato in legno chiaro, con pavimenti che assorbono i suoni, la luce naturale, inoltre, valorizza la più grande collezione tedesca delle opere di Andy Warhol, ma non mancano anche altri celebri artisti come Richter.

La Lenbachhaus è una villa neoclassica che fu residenza residenza del principe-pittore Franz Von Lenbach. In questo luogo di eleganza, Kandinsky e Klee dialogano con l’arte urbana e visiva. Il museo racconta l’arte sotto qualsiasi forma e linguaggio, riuscendo ad avvicinare ogni generazione.

Un po’ di shopping

Non amo la folla e, soprattutto, detesto i grandi marchi che si trovano ovunque nel mondo. Così, per fuggire dal centro di Monaco, che è pieno di entrambe le cose, ho raggiunto Glockenbachviertel, quartiere considerato trendy per i locali ma che è sede di alcuni deliziosi negozi indipendenti dove trovare solo designer tedeschi. Personalmente mi sono persa all’interno di 7 Himmel, piccolo ma ben fornito negozio di abbigliamento originale e colorato. Schwittenberg, che si trova però nella zona dei musei, è invece un interessante concept store con abbigliamento e accessori di bella fattura, anche se abbastanza costosi.

Qualcosa di buono

Per una merenda o un pranzo veloce, scegliere il Café Luitpold: la storica caffetteria 2 forchette Michelin ha un’allure elegante ma informale. L’omonima torta a cinque strati cin crema al Riesling e copertura di cioccolato fondente è da provare.

Per cena, evitate le inflazionate birrerie Augustiner e HB, che non sono più all’altezza per quanto riguarda il cibo, ma optate per uno dei tanti ristoranti vietnamiti (l’Annam Grill è davvero ottimo) o per una classica schnitzel alla Schiller Bräu: dicono che sia la più buona della città. Ricordate però di prenotare in anticipo.

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