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Messico: dai capolavori dell’Art Nouveau alle case museo di Coyoacán

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Messico: dai capolavori dell’Art Nouveau alle case museo di Coyoacán

di Francesca Spanò | @francynefertiti

C’è un aspetto a volte sottovalutato di questo magico Paese ed è rappresentato dai suoi capolavori architettonici, in grado di riportare indietro nel tempo attraverso pregevoli linee e decori che arricchiscono palazzi storici. Città del Messico in particolare, già verso la fine del XIX secolo, nel corso del governo autoritario di Porfirio Diaz, ebbe un momento di miglioramento urbano. La classe più elevata desiderava farsi riconoscere mostrando l’opulenza di dimore dall’esteriorità elegante. In tal modo, si moltiplicarono le opere che dovevano competere con la ricchezza europea. Parigi in primo piano.

I palazzi da non perdere a Città del Messico

L’Art Nouveau, in Messico, si ritrova innanzitutto nel Palacio de Bellas Artes del 1904, che nacque per essere il nuovo teatro nazionale. Tra gli architetti c’era anche l’italiano Adamo Boari. Interessanti poi quelli nei nuovi quartieri Colonia Roma e La Americana (attualmente Juarez) dalle facciate decorate e i tipici tratti Art Nouveau. Il profilo di quest’ultimo, è particolarmente interessante, perché richiama gli elementi del mondo della natura, dai fiori, alle conchiglie, fino alle farfalle e alle creature marine. Il Gran Hotel Ciudad de Mexico, è un antico edificio del Centro Mercantil che era stato pensato per ospitare un polo commerciale con negozi e uffici. Al suo interno ci sono opere meravigliose di Art Nouveau, a partire dal grande lucernario.

Le case museo Coyoacán

Letteralmente il termine significa “il posto dei coyote” in lingua nahuati e dobbiamo riportare la mente indietro all’epoca dei conquistadores, periodo in cui era un villaggio sul lago Taxcoco, collegato a Tenochtitlan da un ponte. La svolta avvenne nel 1521, quando Hernan Cortes vi trasferì il suo quartier generale. L’importante militare lasciò molte impronte del suo passaggio e, ancora adesso si ritrovano tracce dell’epoca coloniale. Coyoacán si trova a dieci chilometri da Città del Messico e fino agli inizi del Novecento, era ancora un luogo non troppo famoso. Successivamente divenne il rifugio preferito di artisti e intellettuali e oggi è stato assorbito dalla metropoli. Non manca però un fascino bohémien unico che si ritrova nelle stradine lastricate, nelle piazzette e nelle case dipinte di blu e ocra. L’aspetto è noto a tutti, perché proprio in zona vissero Frida Kahlo con Diego Rivera e Lev Trockij, accolto dalla pittrice e dal marito negli anni Trenta.

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