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Tokyo, città d’arte: dall’hotel che diventa un museo privato alle installazioni permanenti

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Tokyo, città d’arte: dall’hotel che diventa un museo privato alle installazioni permanenti

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Tokyo è la culla di una cultura tanto affascinante, quanto diversa dalla nostra. Tra colorati kimono e tradizioni particolari, la città sorprende soprattutto per la sua capacità di regalare arte in ogni angolo. Gli artisti locali, dotati di un talento straordinario, sono moltissimi e, nel tempo, ne hanno influenzato abitudini e storia.

Una perla da scoprire 24 ore al giorno

La metropoli che molti sognano di visitare, è sempre una sorpresa inaspettata. Già all’arrivo, il visitatore viene circondato da suggestioni artistiche in ogni angolo, tra arti visive raffinate e forme d’arte che riguardano l’esterno ma anche gli interni. Un caso peculiare è il Park Hotel Tokyo, che sembra quasi un museo personale. In questo luogo, oltre ad apprezzare i capolavori presenti, si ha l’impressione di fare un viaggio nel tempo e nello spazio, in una immersione totale nella cultura giapponese.

Un albergo speciale

Il Park Hotel Tokyo, si trova nella zona di Shiodome e conserva le opere di diversi artisti locali. Chi entra scopre subito meravigliose camere a tema, almeno trenta e tutte realizzate per rispondere a diverse esigenze di età e gusti, con uno stile e un concept differenti. Il tema comune, quasi sempre, è la cultura giapponese. Un esempio su tutti è la stanza realizzata da Hiroko Otake che nella Cherry Blossom room, si focalizza su ciliegi e farfalle, due simboli della caducità della bellezza naturale e della nostalgia. Nella realtà, la medesima verità si ritrova, ad esempio, nella fioritura dei ciliegi che in Giappone è un vero simbolo, ma dura molto poco a fronte dell’attesa di un anno. Yuki Ninagawa, invece, si è lasciato ispirare dalle divinità o entità spirituali della tradizione. In questo caso, ha puntato sulla figura dell’angelo giapponese che indossa la tradizionale veste hagoromo. Ancora, nella stanza d’artista The Tale of Genji, di Takushi Mizuno, l’ospite si ritrova all’epoca Heian della fondamentale opera letteraria giapponese degli inizi del XI secolo “Genji Monogatari” (in italiano, “il racconto di Genji”). Una serie di esempi per un progetto unico, di cui molti artisti parleranno durante l’evento espositivo ART in PART HOTEL TOKYO 2018 in programma dal prossimo 8 marzo fino all’11 marzo all’interno dell’hotel in concomitanza con la Art Fair Tokyo, la più grande fiera d’arte internazionale del Giappone.

L’arte si respira nell’aria

Non solo in questa struttura, ma anche all’esterno ci si può trovare immersi in una realtà dove l’arte e la cultura la fanno da padrone.  In questo caso, da tenere d’occhio è il quartiere di Ginza e il complesso commerciale cosmopolita GINZA SIX, dove diversi sono i progetti artistici presenti. Si comincia dal Dipublic art con la supervisione del Mori Art Museum di Roppongi, in collaborazione con un gruppo di noti artisti giapponesi, fino al Teatro Noh, l’antica arte teatrale giapponese. L’edificio è  stato inaugurato nel 2017 con l’installazione Pumpkin di Yayoi Kusama, 14 enormi zucche a pois rosse occupavano l’imponente spazio centrale della struttura. Non mancano, poi, le esposizioni permanenti come quelle di Misa Funai, che con Paradise/Boundary/Portrait unisce la pittura all’arte degli specchi e lo spettatore in un’immagine riflessa diviene parte dell’opera.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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