di Graziano Perotti

Melvin Sokolsky è un fotografo e regista, nato a New York City nel 1933, ed è sempre stato un grande sperimentatore.

Quelle modelle sospese in bolle trasparenti su Parigi mi hanno da sempre affascinato: contenevano la moda e il reportage, la raffinatezza e la genialità in fotografia. Tutto questo emerge nella serie “Bubble“ realizzata nel 1963 con la modella Simone D’Ainlecourt.

Sokolsky viveva nel Lower East Side, non aveva una formazione in fotografia, ma iniziò a usare la macchina fotografica di suo padre all’età di dieci anni. Sokolsky amava sperimentare, iniziò a rendersi conto del ruolo svolto dall’emulsione nel confrontare le proprie fotografie con quelle che suo padre aveva conservato negli album negli anni. “Non avrei mai potuto far sembrare le mie fotografie di Butch il cane come la finitura perlata delle stampe di mio padre, ed è stato allora che ho capito l’importanza dell’emulsione.”

Il grande fotografo entra a soli 21 anni nello staff di Harpers Bazaar e dagli anni 60 collabora con Esquire, Newsweek e il New York Time Magazine.

Info: www.sokolsky.com