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Segni misteriosi nel mondo. Non solo cerchi nel grano

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Segni misteriosi nel mondo. Non solo cerchi nel grano

geroglifi

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Misteriosi geoglifi che si sono conservati nel tempo e che attirano l’attenzione di curiosi e scienziati di tutto il mondo. I più strani sono quattro e coprono un’area molto vasta che va dalla California al Kazakistan, mostrando delle bizzarre anomalie che riportano al passato. Quel che è certo, è che sono molto belli da vedere qualunque sia stata la mano o la forza che li abbia generati.

Misteriosi disegni

Uffington-cavallo-bianco

White Horse Hill, Inghilterra: non c’è dubbio che si tratta di capolavori realizzati nell’antichità e questo ci regala una idea di come un tempo gli uomini (o chiunque sia riuscito a realizzarli) fossero geniali quanto adesso. Il “cavallo bianco” che appare in mezzo al verde collinare è famoso quasi quanto le Linea Nazca in Perù e le sue origini restano avvolte nel dubbio. In questo caso si tratta di una figura animalesca preistorica molto stilizzata.

The Steppe Geoglyphs

The Steppe Geoglyphs, in Kazakistan: spesso sono chiamate le linee di Nazca del Kazakhstan e comprendono almeno 260 opere terrestri nella regione del Turgai. Diverse sono le forme geometriche presenti ma anche le piazze, le croci, i cerchi e qualcosa che ricorda una svastica. La grandezza varia da 295 a 1.300 piedi di lunghezza. Vere e proprie costruzioni neolitiche realizzate utilizzando anche la terracotta e scoperte dall’economista kazako, Dmitriy Dey, nel 2007, mentre stava navigando su Google Earth. Alcune teorie ritengono che servissero per tenere traccia del movimento del sole.

Blythe Intaglios, in California- Arizona

Blythe Intaglios, in California- Arizona: detti anche “Blythe Giants” e sono composti da sei figure, tra cui quella di un essere umano e di un animale. La più grande delle sculture, si estende a 167 piedi di lunghezza ed, invece, la più corta è di 95 piedi. La tribù locale Mohave (o Mojave) crede che la figura umana rappresenti Mustamho, il creatore della tribù, mentre la figura animale rappresenta Hatakulya, un leone di montagna che ne era l’aiutante. Non essendo molto profonde le incisioni non sono sempre visibili e questo li ha nascosti per molto tempo, fin quando nel 1930 pilota di elicottero di nome George Palmer pare li abbia notati per la prima volta.

Paracas Candelabra, Perù

Paracas Candelabra, Perù: si tratta di una porzione di terra davvero impressionante e che si può scorgere sulla penisola di di Paracas lungo la baia di Pisco. Sembra un candelabro gigante ramificato e si estende per 600 piedi dall’alto verso il basso e scolpito due piedi in profondità nella faccia di una collina. Dovrebbe risalire al 200 a.C.

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