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Parco dei Mostri di Bomarzo: nulla è eterno, tranne la pietra

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Parco dei Mostri di Bomarzo: nulla è eterno, tranne la pietra

di Federica Giuliani | @traveltotaste

Commissionato dal principe Pier Francesco Orsini, il Parco dei Mostri fu progettato dall’architetto Pirro Ligorio nel 1552. Il progetto prevedeva di trasformare i grandi blocchi di peperino in figure parlanti affidandovi messaggi criptici, che per molti sarebbero state semplici bizzarrie.
Alcune teorie sostengono che il giardino sia stato ispirato da un testo molto in voga a quel tempo, l’enigmatico Hypnerotomachia Polyphilii di Francesco Colonna, che narrava – in chiave allegorica – di un sogno lunghissimo, durante il quale Polifilo doveva lenire le proprie pene d’amore per Polia, la sua defunta innamorata.

La proprietà alla morte del principe passò di mano in mano, fino a che nel XX secolo, fu venduta all’asta. Il Comune di Bomarzo acquistò solo il palazzo che svetta sulla collina, ma non ritenne interessante il parco ormai fatiscente. Il giardino venne invece acquistato nel 1954 dalla famiglia Bettini che, riconoscendone il valore, decise di restaurarlo [b]cercando tra gli anziani del posto la memoria[/b] di chi ricordava ancora l’esatta disposizione delle sculture.
L’esposizione si visita seguendo il percorso numerato sulla mappa per evitare di perdersi nel labirinto. Un luogo dal forte simbolismo con tanti enigmi da decifrare: «Voi che pel mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende venite qua, dove son facce horrende, elefanti, leoni, orchi et draghi.»
Tanti i riferimenti alla letteratura rinascimentale, come il Canzoniere di Petrarca o l’Orlando Furioso di Ariosto, ma il parco presenta così tanti misteri da non potere essere interpretato in maniera universale.

Curiosità

Tra le cose curiose nel parco c’è quello che viene chiamato “Tempio”. Non faceva parte delle opere originarie, ma fu costruito vent’anni dopo in onore della seconda moglie dell’Orsini. All’esterno (l’interno non è visitabile) si notano i segni zodiacali, che non seguono l’ordine dello Zodiaco ma si trovano disposti secondo il sistema solare. Da ciò si può dedurre che chi realizzò questa disposizione aveva conoscenze di astrologia e astronomia. Tra l’altro la costruzione del Parco iniziò solo dopo qualche anno la pubblicazione del “De revolutionibus orbium coelestium” di Copernico, dove l’astronomo polacco esponeva la sua tesi della teoria eliocentrica.

Il Parco é aperto tutti i giorni dell’anno con orario continuato: 08.30 – 19.00 (01/04 – 31/10) | 08.30 al tramonto (01/11 – 31/03).

Biglietti: Intero 10 euro | Ridotto 8 euro

Link: Parco dei Mostri

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