Cerca
Close this search box.
Origami, storia dell’arte della trasformazione

DatA

Origami, storia dell’arte della trasformazione

di Federica Giuliani | @traveltotaste

L’origami è l’arte giapponese di trasformare una cosa materiale in qualcosa di superiore e spirituale. Per ottenere forme eleganti, le dita del piegatore si muovono come in una danza leggera fino a ottenere la figura desiderata.

Origine dell’origami

L’origami nacque in un giorno ben preciso della Storia: quando fu inventata la carta in Cina agli inizi del II secolo d. C., sotto il regno dell’imperatore Hedi. Il primo tipo di carta, probabilmente, fu realizzato con fibre di canapa, vari tipi di corteccia e altri materiali di recupero. Tuttavia alcuni più recenti ritrovamenti archeologici hanno rivelato che la carta fu certo inventata in Cina, ma che la sua comparsa deve essere retrodatata di qualche secolo. L’eunuco a servizio dell’imperatore Hedi, infatti, migliorò solo la qualità del prodotto affinando le tecniche di lavorazione e introducendo un numero maggiore di materiali grezzi da cui ricavare i fogli di carta, che divennero più resistenti e adatti a essere tinti. Nel 610 d. C, poi, la tecnica di produzione giunse in Giappone grazie a un monaco buddhista, che secondo la leggenda, sarebbe stato costretto a rivelare il segreto della fabbricazione della carta per salvarsi la vita, quando la nave su cui viaggiava venne attaccata da pirati giapponesi.

Dopo un primo periodo in cui la carta veniva prodotta solamente in ambito monastico e gli origami rappresentavano simboli astratti con significato rituale, durante il periodo Heian – tra il 794 e il 1185 – anche gli appartenenti alla classe nobiliare iniziarono a piegare la carte dando vita alle prime forme animali, come la famosa gru.

Significato dell’origami

Alla base della filosofia del piegare la carta, ci sono i principi shintoisti del ciclo vitale e dell’accettazione della morte. La carta con le sue forme simboleggia il tempio che, ogni vent’anni, viene ricostruito sempre uguale, come una continua rinascita in un eterno ciclo vitale. L’unica costante del mondo, infatti, sè la sua trasformazione e l’origami è la rappresentazione di questo concetto.

L’unico materiale necessario per la sua realizzazione è la carta. Per quelli più semplici può essere utilizzato qualsiasi tipo di carta, ma se ne possono utilizzare tantissimi tipi: carta metallizzata, velina e di riso sono solo un esempio.

Curiosità

Forse non sapete che le applicazioni dell’origami nella vita quotidiana sono frequenti di quel che si possa pensare. Ad esempio, gli airbag nelle auto derivano da un’applicazione origami mettendo in pratica l’idea di piegare nel minimo spazio possibile una data superfi­cie in modo che si espanda con il minimo sforzo. Persino la lente del telescopio Hubble è stata “spedita” nello spazio piegata in modo tale che, una volta a destinazione, si potesse riaprire con un semplice gesto. Infine, anche la medicina ha oreso ispirazione dall’origami per progettare i moderni stent usati in chirurgia vascolare.

Origami da vedere

A Tokyo si trova il più antico negozio di carta per origami; qui si svolgono anche corsi e workshop e si possono ammirare splendide creazioni in carta. Il più grande museo di origami, invece, si trova ad Ishikawa.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

 

POTREBBE INTERESSARTI

Articoli
Correlati