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New Hampshire: tour lungo le sponde del Connecticut River, nel villaggio di Cornish

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New Hampshire: tour lungo le sponde del Connecticut River, nel villaggio di Cornish

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un salto indietro nel tempo, in un solo tour. Accade quando ci si trova a Cornish, nella regione di Dartmouth-Lake Sunapee, e ci si immerge in uno splendore architettonico dalla bellezza antica e nella perfezione geometrica di giardini d’autore. In questo villaggio che conta non più di 1600 abitanti, lungo le sponde del Connecticut River nella Sullivan County, sono interessanti anche i ponti coperti, in tutto quattro, ma il turismo cresce soprattutto per l’ormai nota Cornish Fair che si svolge ogni anno ad agosto. La zona, poi, è circondata da diversi piccoli villaggi come Cornish Center, Cornish Flat, Cornish City, Cornish Mills, South Cornish, Balloch, Squag City, mentre per chi vuole concedersi dei giri panoramici, le strade statali del New Hampshire, Route 12 e 12 A, offrono belle vedute del versante orientale del Mount Ascutney. Quest’ultimo luogo è il punto di ritrovo preferito per chi vuole dedicarsi a un volo col deltaplano nel New England.

Un territorio perfetto per le attività di outdoor

Da queste parti si può davvero staccare la spina e dedicarsi alle camminate in bicicletta, al rafting, al nuoto e, nel periodo invernale, anche allo snowshoeing.

I ponti coperti

Riguardano un vero record assoluto della zona e il principale resta il Cornish-Windsor Covered Bridge, che si estende tra le due sponde del Connecticut River ed è il più lungo ponte coperto del mondo a due campate. Risale al 1866 e ha avuto un costo di $9,000. Con i suoi 140 metri, resta un importante collegamento tra New Hampshire e Vermont. E poi ci sono il Blacksmith Shop Covered Bridge, il Blow-Me-Down Covered Bridge ed il Dingleton Hill Covered Bridge.

Un po’ di storia

Cornish prende il nome dell’omonimo Sir Manuel, ammiraglio della Royal Navy, e fu assegnato alla zona questo termine nel 1763 dai coloni inglesi. Questi ultimi avevano trovato un luogo perfetto come punto di trasporto degli alberi dei venieri che venivano convogliati sulle acque fluviali. Successivamente, un secolo dopo, vi si insediò il noto scultore Augustus Saint-Gaudens. Cercava un luogo dove dedicarsi a lunghe camminate e sfuggire al caos estivo di New York e si stabilì sulla cima di una collina circondata dal suo studio, dai giardini ed acri di foresta. Ancora oggi è possibile spostarsi in questi idilliaci scenari, grazie al Saint-Gaudens National Historic Site che offre tour dei giardini con 150 sculture ed opere di Saint-Gaudens e dintorni. Perdesi nei sentieri per una esplorazione naturalistica è uno spettacolo indimenticabile, tanto che l’artista fu seguito nella scelta da diversi amici come il pittore ed illustratore Maxfield Parrish, che disegnò e costruì la sua residenza in questa zona.

Un paradiso per gli intellettuali

Artisti di ogni genere, da secoli, sono stati attirati dal clima e dalla bellezza paesaggistica, trasformando l’area nella ben nota Cornish Art Colony, una delle prime colonie d’artisti negli Stati Uniti. Lo spettacolo che offre si può paragonare a mete come Connecticut, New York, Massachusetts e Dublin nel New Hampshire. In estate, vi era solito giungere anche il Presidente Woodrow Wilson, che fece della dimora dello scrittore Winston Churchill autore di “Harlakenden House”, (incendiata nel 1923) la Casa Bianca estiva dal 1913 al 1915. Nella colonia, dunque, si incontravano: pittura, scultura, decorazione, illustrazione, architettura, design di paesaggi, romanzi, giornalismo, teatro, poesia, critica, saggistica, composizione, musica, da Boston e da New York. In questo modo iniziarono a risiedervi sempre più persone. I giardini fecero da splendida cornice a questa storia.

A Cornish come in Toscana

La sfida era la stessa, studiando i dettagli del paesaggio. Northcote è il giardino meglio documentato di tutta Cornish e pubblicato nel tempo in diverse riviste specializzate per la sua bellezza. Questo era dovuto anche all’attenzione dei suoi proprietari, che segnavano dettagliatamente appunti su tutto ciò che lo riguardava: dal clima agli acquisti necessari, fino alla lista delle piante. In più, artisti e mecenati da queste parti hanno costruito diverse dimore architettonicamente notevoli.

Cinque chilometri di meraviglie

In questo raggio ci sono diverse costruzioni notevoli, specialmente nell’angolo nord orientale di Cornish e a sud-ovest di Plainfield. Sono incluse residenze, fienili, rimesse per carrozze, studi, strutture e giardini ancillari, istituzioni sociali ed edifici pubblici. Una decina di proprietà a Cornish e Plainfield sono da attribuire al ben noto architetto e residente nella colonia, Charles Platt, che miscelò influenze americane con quelle di ville italiane. Gli altri edifici, generalmente includono influenze di stile quali Colonial Revival, e motivi Shingle e Craftsman. Un tour di 120 km comprende  l’intero patrimonio storico culturale della zona, iniziando e terminando a Claremont.

Photo Credit: Ufficio Stampa e Wikipedia su Wikimedia Commons

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