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MuseumsQuartier di Vienna: dal design all’architettura barocca, un trionfo di arte e bellezza

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MuseumsQuartier di Vienna: dal design all’architettura barocca, un trionfo di arte e bellezza

©Alexander Eugen Koller

di redazione | @travelglobemag

Un trionfo di design e architettura barocca e moderna, un colpo d’occhio incredibile di 60mila metri quadrati che ripercorrono stili ed epoche diverse. Il MuseumsQuartier di Vienna, è uno dei suoi quartieri più straordinari dove convivono musei e istituzioni culturali. La stessa che si ritrova nei decori e nelle superbe linee architettoniche e non stupisce che da palazzo delle scuderie e delle rimesse dell’imperatore, sia oggi considerato tra i dieci più grandi complessi al mondo in tema di arte. Si trova nel distretto di Neubau, al confine del centro storico e comprende anche ristoranti, caffè e negozi. L’interno è un caleidoscopio di suggestioni diverse che spaziano da edifici culturali a sale cinematografiche, dagli ambienti dedicati alla danza a quelli che ospitano il teatro, fino a un centro per la creatività infantile, all’arte figurativa e scenica e ai nuovi media.

Che cos’è il MuseumsQuartier

©Miki Vujcic_warda.at

Si tratta di un vero “art district”, uno spazio dove arte e creatività la fanno da padrone, tra musei noti e piccole iniziative di carattere culturale. Gli appuntamenti annuali sono moltissimi e spaziano su differenti argomenti: dalle arti figurative all’architettura, dalle performance di danza, fino ai festival cinematografici, letture e concerti. Per il relax e il ristoro tra un evento e un altro, inoltre, non mancano i caffè e un arredo urbano del tutto particolare. Il MuseumsQuartier detto anche MQ, non è però un semplice complesso museale comune perché oltre ai capolavori che innegabilmente si mostrano al visitatore, sa regalare un’atmosfera particolare. In ogni angolo riesce, infatti, a riproporre lo stile di vita urbano in una combinazione che mette d’accordo epoche, installazioni e pregevoli collezioni. A pochissima distanza, inoltre, si trovano altri due musei molto importanti: “Kunsthistorisches Museum” e “Naturhistorisches Museum”.

Cosa vedere assolutamente

In un ambiente che riesce a far convivere la tradizione con l’avanguardia, il giro può iniziare dalla parte storica con le antiche scuderie imperiali, progettate nel 1725 da Johann Bernhard Fisher von Erlach. Il primo museo per numero di visite è il Leopold Museum, nato grazie alla passione di un oftalmologo viennese, Rudolph Leopold, per l’espressionista austriaco Egon Schiele. Lo stesso arrivò a collezionare oltre 5.000 opere dell’autore che oggi in parte trovano spazio all’ultimo piano dell’edificio. Al piano terra, infatti, ci sono opere di Klimt e Richard Gerstl, al primo piano l’arte contadina di Albin Egger-Lienz e altri artisti della metà del secolo. Il Mumok, il Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig Wien, espone in cinque piani la più importante collezione viennese di arte contemporanea. C’è poi l’Architekturzentrum Wien, il Centro di Architettura di Vienna, nel quale si trovano tre sale per le mostre contemporanee, una biblioteca e un caffè.

La Kunsthalle, sorge tra il Leopold Museum e il Mumok ed è composta da un gruppo di sale espositive dedicate all’arte contemporanea austriaca e internazionale. Lo spazio espositivo è considerato tra i migliori d’Europa, per installazioni che vanno di solito da tre a sei mesi. E poi c’è lo Zoom Kindermuseum, perfetto soprattutto in compagnia dei bambini. All’interno, attraverso il gioco, vengono esaminate le peculiarità dell’arte e dell’artigianato con programmi a tema e mostre interattive.

Un gioiello che attraversa i secoli

©Alexander Eugen Koller

Le scuderie di corte erano originariamente destinate a ospitare fino a 600 cavalli e 200 carrozze. Nel Settecento Carlo VI commissionò il progetto che, però non venne mai realizzato del tutto. Manca, infatti, rispetto al lavoro previsto all’inizio, una monumentale “piscina” per cavalli e un anfiteatro per esibizioni di caroselli. Questo, però, non ha reso meno spettacolare l’insieme. Dopo le guerre napoleoniche e la rivoluzione del 1848 e i relativi danni causati alla gigantesca residenza, a metà Ottocento, fu iniziato il restauro. Risale a quel periodo la realizzazione del maneggio in stile neobarocco. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale il complesso fu dismesso e ripreso nel 1921, per ospitare fiere e mostre e successivamente pure manifestazioni propagandistiche del regime nazista. In epoca recente gli ultimi rifacimenti. Nel 1998 hanno avuto inizio i lavori conclusi nel 2001.

Dettagli

Al MuseumsQuartier si può accedere 24 ore su 24, ma i singoli centri hanno degli specifici orari di apertura. Per maggiori informazioni consultare il sito dell’Ente Nazionale Austriaco per il turismo.

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