di Francesca Spanò | @francynefertiti

Rime poetiche che regalano un tocco di romanticismo a tantissime città messicane. Tanto da avere l’impressione di tornare indietro nel tempo, quando la moderna tecnologia non era nei nostri pensieri. Dal 1996 le opere di Acciòn Poetica si sono moltiplicate, trasformando del tutto quello che era solo un movimento artistico di strada. Gli esponenti si incontravano cercando di non mettersi troppo in vista, a Monterey, Nuevo Leon. Ora il fenomeno culturale, fatto di frasi scritte sui muri e pensieri carichi di pathos, promette di uscire fuori dai confini nazionali.

Come nasce la corrente poetica

A fondarla ci ha pensato Alanis Pulido, un poeta, e la location prescelta è stata il nord del Messico. L’uomo aveva una convinzione profonda: le parole sono come armi e rendono l’idea meglio di qualunque arma. In effetti, la concezione trae la sua origine dal periodo dei Sofisti, quando l’arte della persuasione era oggetto di studio filosofico. Per Pulido all’inizio era più che altro un passatempo, poi, le cose sono cambiate. In ogni caso, è sempre molto piacevole ritrovarsi a leggere micro poesie agli angoli di pittoresche vie cittadine. Nei mesi, semplici rime hanno fatto la differenza e trasformato tutto in una iniziativa rivoluzionaria. Molti sono attualmente i poeti-artisti che ne hanno preso ispirazione o, addirittura, hanno aderito al movimento con le loro poesie, lunghe al massimo otto parole. Lettere nere su un muro bianco e la mano di Acciòn Poetica si nota immediatamente.

Vero altrettanto è che le poesie non possono interessare il suolo pubblico e necessitano sempre del permesso del proprietario dell’area. Le frasi riguardano quasi sempre l’amore in visione ottimistica, con famose citazioni.