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Lo Yoga diventa Patrimonio dell’Umanità: è festa in India e nel mondo

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Lo Yoga diventa Patrimonio dell’Umanità: è festa in India e nel mondo

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di Francesca Spanò | @francynefertiti

La decisione è stata presa all’unanimità: lo yoga, l’antica pratica nata in India ma ormai amata e seguita in tutto il mondo, è stata segnalata dall’Unesco ed inserita nella lista più prestigiosa. Da oggi, infatti, fa parte dei Patrimoni orali ed immateriali dell’Umanità, grazie alla decisione presa dai 24 membri di un comitato intergovernativo dell’Organizzazione. La conferma è arrivata durante l’11/a sessione ad Addis Abeba, in Etiopia, conclusasi lo scorso 2 dicembre.

Grande gioia nel Paese dove quello che è un vero e proprio stile di vita, ha avuto le sue origini. Sono molte le vacanze a tema yoga organizzate ogni anno da esperti e curiosi ed ora, di sicuro, si assisterà ad un incremento del turismo di tale tipo. A New Delhi, nel frattempo, è stato diffuso un comunicato da parte del ministero della cultura, dove ovviamente la splendida news è stata presa con entusiasmo. Tra le righe, comunque, è stato ricordato che l’Onu aveva già fissato nel 2014, il 21 giugno di ogni anno come la Giornata internazionale dello yoga.

L’Unesco e i Patrimoni orali ed intangibili dell’umanità indiani

Non si tratta dell’unico caso di questo tipo che coinvolge la splendida terra indiana. Sono infatti 13 gli sport, le tradizioni e i riti che ne fanno parte. Si tratta nello specifico della Danza Chhau (2010) che propone pagine antiche del Mahabharata e del Ramayana, dei canti buddisti del Laddakh (2012), del Sankirtana, canto rituale, suono dei tamburi e danza di Manipur (2013), dell’artigianato in rame dei Thathera del Punjab (2014) e del Ramlila, la tradizionale performance del Ramayana (2008).

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