di Francesca Spanò | @francynefertiti

300 anni di storie e leggende che attraversano un luogo dall’aria spirituale e senza tempo. Shani Shingnapur si trova in India e accoglie milioni di fedeli ogni giorno, ma questa è solo una delle sue tante peculiarità. Questo perché la curiosità più incredibile, è che da queste parti le case non hanno porte, i negozi vengono lasciati aperti e chiunque volendo potrebbe depredare ciò che trova. Gli abitanti, però, sanno che non succederà nulla, perché hanno una fede incrollabile nel Signore Shani e sanno che non accadrà niente di male. Così questo angolo di mondo che si trova nello stato di Maharashtra, sta diventando sempre più noto, con buona pace appunto del Dio Saturno.

Quest’ultimo è considerato il guardiano del luogo ed è legato ad una storia che affonda le radici in tempi ormai passati, almeno tre secoli fa. Dopo forti inondazioni, infatti, una lastra nera di roccia fu trovata sulle rive del fiume Panasnala, che un tempo scorreva attraverso il villaggio. Quando i locali la toccarono con un bastone, del sangue cominciò a fuoriuscire. La stessa notte, Shani apparve nei sogni del capo villaggio e raccontò che quell’oggetto era legato a lui. Per questo non è mai stato allontanato dalla città, ma come richiesto dalla divinità doveva non essere protetto e lasciato in un posto senza ostacoli, in cambio di protezione assoluta.

La lastra fu sistemata su una piattaforma senza tetto nel cuore della città e da allora sono state portate via tutte le porte, le serrature e le chiusure cittadine. Questo da generazioni. Persino i bagni pubblici sono coperti solo da una tenda sottile. Lo stesso vale per le nuove costruzioni, dalle case alla centrale di polizia. Ormai sono tutti così abituati che non chiedono nemmeno ai loro vicini di dare una occhiata quando si allontanano dalla propria abitazione. Tuttavia gli scettici sostengono che il basso tasso di criminalità nella zona sia dovuto alla posizione isolata del paese, piuttosto che ai presunti poteri miracolosi del Signore.

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