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Rifarsi gli occhi a San Pietroburgo: il Museo dell’Hermitage e il Museo Fabergé

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Rifarsi gli occhi a San Pietroburgo: il Museo dell’Hermitage e il Museo Fabergé

di Melania Bresciani

L’ Hermitage San Pietroburgo e il Museo Fabergé sono solo due dei motivi per cui vale la pena visitare la città, conosciuta anche come la capitale culturale della Russia. San Pietroburgo vanta un’incredibile patrimonio architettonico e artistico, è una città da scoprire, piena di tesori, palazzi sfarzosi e parchi imponenti. Visitare San Pietroburgo significa immergersi nella bellezza suggestiva dei suoi edifici, delle sue residenze imperiali e dei suoi musei unici al mondo.

Visitare San Pietroburgo

Hermitage San Pietroburgo

Tra le chiese più belle ci sono la Chiesa del Salvatore del Sangue Versato, la più fotografata, grazie alle incredibili cupole decorate, e la Cattedrale di Sant’Isacco, con la cupola costituita da 100 chili di lamina d’oro. La via principale è Nevsky Prospekt, famosa per lo shopping e per l’architettura incredibile dei suoi palazzi. Tra le residenze imperiali più belle di San Pietroburgo Russia troviamo Peterhof (patrimonio Unesco), rinominata la “Versailles Russa”. L’altra residenza imperiale più suggestiva è Tsarskoe Selo, dove visitare il Palazzo di Caterina, nel quale si trova la Sala d’Ambra, detta “l’ottava meraviglia del mondo”. La stanza, grande 50 mq, è totalmente decorata di pannelli d’ambra e oro. Infine, una delle esperienze più emozionanti da fare a San Pietroburgo (nei mesi estivi) è il tour in barca lungo i canali. San Pietroburgo è infatti costruita su 42 isole collegate da una moltitudine di ponti iper suggestivi. La Russia è un territorio relativamente poco esplorato, e San Pietroburgo è un’ottima partenza per iniziare a conoscere questo paese.

Hermitage San Pietroburgo

Hermitage San Pietroburgo fu creato nel 1764 come collezione privata di Caterina la Grande. L’imperatrice incaricava gli ambasciatori russi di trovare i migliori pezzi d’arte esistenti nel mondo. In questo modo la collezione crebbe a dismisura fino a diventare, nel 1852, un museo aperto al pubblico. 

L’Hermitage ospita una delle più ampie e prestigiose collezioni d’arte al mondo, con oltre 3 milioni di capolavori. Solo 60.000 di questi sono esposti al pubblico, tra cui dipinti, disegni, sculture, monete, libri e reperti archeologici. Tra le opere più famose troviamo la “Madonna” di Raffaello e Leonardo, il “Ritorno del Figliol Prodigo” di Rembrandt, “L’orologio del pavone” di Jamex Cox, il “Ragazzo accovacciato” di Michelangelo, e il “San Sebastiano” di Tiziano. E tra i pezzi più incredibili ci sono i gioielli greci del Mar Nero, l’oro degli Sciiti, i manoscritti cinesi, le opere d’arte bizantina e le sculture dell’Antico Egitto.
Il museo vanta tesori e opere di quasi tutte le culture a noi conosciute e di diversi periodi storici. D
all’arte Preistorica, all’Arte Egizia, alle Antichità classiche (Grecia e Roma), al Rinascimento Italiano, all’Arte Spagnola, alla Scultura Neoclassica, all’Arte Orientale, all’Impressionismo e Post-impressionismo.

Le dimensioni dell’Hermitage San Pietroburgo

La bellezza dell’ Hermitage San Pietroburgo sta anche nello sfarzo delle sale e nelle ricche decorazioni, testimonianza dell’opulenza e sontuosità degli Zar e dell’epoca d’oro della Russia. Il museo ha dimensioni colossali: si estende su 6 edifici collegati tra loro, con un totale di circa 400 sale, 50 mila metri quadrati di esposizione e 24 km totali del percorso di visita. L’edificio principale è il Palazzo d’Inverno, dove ha avuto inizio l’incredibile collezione. In stile barocco, è stato realizzato dall’architetto Bartolomeo Francesco Rastrelli. La facciata è un tripudio di colori, dal verde acqua, al bianco acceso e all’oro. Il Palazzo d’Inverno è situato a ridosso del fiume Neva e fu residenza ufficiale degli zar Romanov fino al 1917. Il secondo edificio per ordine di importanza è il Piccolo Ermitage, creato dopo che l’imperatrice si rese conto di non avere sufficiente spazio per le sue opere, e fu realizzato da Yuri Velten e Jean-Baptiste Vallin de la Mothe. Poi troviamo il Vecchio Ermitage, realizzato dall’architetto Yuri Velten, il Nuovo Ermitage, realizzato dall’architetto Leo von Klenze, il Teatro dell’Ermitage, realizzato dall’architetto Giacomo Quarenghi e il Palazzo Menshikov.

Il Museo Fabergé di San Pietroburgo

Il Museo Fabergé si trova all’interno del Shuvalov Palace, uno degli edifici più belli della città, proprio sul fiume Fontanka. È aperto dal 2013, grazie alla fondazione “The Link of Times”, di proprietà di Viktor Vekselberg (uno degli uomini più ricchi della Russia). Qui è racchiusa la più ampia e pregiata collezione al mondo delle opere del grande orafo russo Carl Fabergé. Gli oggetti più di valore sono le 9 Uova Pasquali, facenti parte della famosa collezione imperiale (che ne conta una cinquantina), commissionate dagli ultimi imperatori russi Alessandro III e Nicola II. Ogni uova rappresenta un pezzo unico di arte e gioielleria. Ma sono anche la testimonianza degli eventi della storia russa del 19° e 20° secolo e delle famiglie degli Zar. Nel museo sono presenti anche gioielli decorativi, argenteria, manufatti di culto e di interni della Maison.

La storia della Maison Fabergé

L’azienda Fabergé è nata nel 1842, quando Gusfav Fabergé aprì a San Pietroburgo la sua prima bottega per la lavorazione di oggetti preziosi e brillanti. Fu però il figlio Carl, grazie al suo talento e alla sua preparazione tecnica (acquisita studiando tra Firenze e Parigi), che porterà gloria e successo all’azienda. La Maison Fabergé divenne infatti la più grande impresa di gioielleria russa. Nel 1885 Carl Fabergé ricevette il titolo di “Fornitore ufficiale” della Somma Corte e la nomina di “Esperto del Gabinetto” di Sua Maestà Imperiale.

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