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Esplorando Lecce: il Salento al di là del mare

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Esplorando Lecce: il Salento al di là del mare

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Il cuore della penisola salentina, Lecce, famoso per la deliziosa gastronomia quanto per la sua bellezza barocca, è una delle destinazioni più richieste. In estate e non solo. In un mix affascinante di arte e cultura, la città può essere ammirata in ogni stagione, partendo proprio dal suo centro storico, senza dimenticare ovviamente le perle di mare cristallino a pochissima distanza. Lo spettacolo si mostra a cominciare dai 20 km di litorale che vanno da Torre Rinalda a Torre Chianca, fino a San Cataldo e a Frigole. Quando il lungomare si svuota, però, si accendono i riflettori sulla sua area monumentale e su una storia lunga secoli.

Passeggiando per Lecce: un itinerario ad hoc

Un itinerario a tema da queste parti, può iniziare dall’arco di Trionfo, conosciuto anche come Porta Napoli, che risale al 1548 periodo in cui fu innalzato da Gian Giacomo Acaja per l’imperatore Carlo V. Sul lato opposto della medesima piazza, invece, ecco l’obelisco che celebrava re Ferdinando I di Borbone. Palazzo Palmieri, invece, sorge nell’omonima piazza e nel suo cortile conserva un ipogeo del IV secolo a.C, mentre proseguendo per la via Libertini si arriva alla chiesa del Rosario con le sue ornamentazioni scultoree. Alla Vergine Assunta è dedicato il Duomo ed è stato costruito a fine Seicento, sul precedente tempio religioso del XII secolo. All’interno si trova un soffitto ligneo, tre navate, una cripta cinquecentesca e notevoli pitture, mentre accanto ecco il Palazzo Vescovile con pianta a forma di L.

Le chiese da non perdere

Continuando a muoversi alla scoperta di questi monumenti dedicati alla preghiera e impreziosite da tesori e pregevoli architetture, si giunge in Corso Vittorio Emanuele con la chiesa di Sant’Irene della prima metà del XVII secolo e l’interno riccamente decorato. Una visita la merita, dunque, la chiesa del Gesù del XVI secolo che conserva, tra gli altri, il San Girolamo e l’Annunciazione di Girolamo Imparato e l’Epifania di Giovanni Baglioni. Superato il Palazzo Comunale e la chiesa di Santa Croce, (notevole esempio del barocco leccese), ecco il Palazzo del Governo , originariamente monastero dei Celestini, costruito alla fine del Seicento.

Nel cuore della città

Il centro nevralgico di Lecce è Piazza Sant’Oronzo, in buona parte occupata dalla cavea dell’anfiteatro. Sono da notare la colonna di Sant’Oronzo del 1666 e identificata con una delle due che a Brindisi si trovavano al termine della via Appia, il palazzo del Seggio dove risiedeva il Comune e la chiesa rinascimentale di San Marco. E poi c’è l’anfiteatro romano del II secolo, di cui oggi non è rimasto molto. Nel XVI secolo è stato eretto il castello sulla rocca precedente, durante la ristrutturazione della vecchia cinta muraria, mentre vicino piazza Vittorio Emanuele spicca il teatro romano del II secolo. Per chi ha più tempo, può essere interessante prevedere una visita al Museo Provinciale che ha sede nel palazzo Argento. Nel pianterreno c’è la sezione topografica con gli antichi centri della provincia salentina e antichi pezzi scultorei, al primo piano c’è l’Antiquarium e, infine, ecco la pinacoteca con dipinti di ambito veneto, romano e napoletano, ceramiche del XVII-XVIII secolo e altri oggetti.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

Photo Credit: wikipedia su wikimedia commons

 

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