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Come organizzare un viaggio alle Hawaii: consigli e curiosità

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Come organizzare un viaggio alle Hawaii: consigli e curiosità

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Camicie fiorate e multicolor, vegetazione di un verde brillante, cieli azzurri, mare color cobalto e vulcani. Questa è l’immagine delle Hawaii, nome che già da solo evoca vacanze, relax, bellezza e lusso. Il termine è anche musicale e significa “patria” o “Luogo degli Dei”. E se la mente vola verso spiagge assolate, sono soprattutto le tradizioni locali che hanno permesso alla destinazione di diventare tanto popolare. Lo spirito degli abitanti verso la propria spiritualità in comunione con la natura, si scopre sin dall’arrivo, così come l’ospitalità innata che inizia dal più famoso saluto al mondo: il classico “Aloha“. Spesso viene accompagnato da un gesto della mano che ne enfatizza il significato di pace, fraternità e misericordia. Da questo momento ogni luogo, ogni gesto, ogni suggestione, resteranno per sempre impressi nel cuore.

La storia

Quando il capitano James Cook vide queste isole, le chiamò Sandwich dal nome di un nobile inglese del Settecento, mentre successivamente presero l’attuale appellativo dall’isola maggiore, detta pure Big Island. Dal 1898 le Hawaii sono annesse agli Stati Uniti d’America.

Curiosità

  • 132 tratti di terra emersa, ma i turisti si solito ne prendono letteralmente d’assalto ben poche: O’ahu (sede della capitale Honolulu), Big Island (la più grande), Maui, Kauai (la più vecchia), Molokai, Lanai (ormai privata) Ni’ihau e Kaho’olawe (attualmente disabitata). Tutte sono nate grazie alla presenza di un territorio vulcanico e alcuni crateri restano attivi ancora oggi. Ecco perché si incontrano diversi paesaggi e soprattutto la sabbia in certi tratti è bianca e in altri nera.
  • gli esperti si sono chiesti da tempo come abbiano fatto molte specie vegetali ad essere cresciute fin qui, vista la distanza con la terraferma. L’unica spiegazione è che possano essere giunte con il vento.
  • parte della cultura del luogo deriva da quella polinesiana e la danza tipica è la hula, accompagnata da canti e da graziosi abiti di cocco, paglia e fiori tropicali.

Periodo migliore e costi

In linea di massima si potrebbe organizzare un viaggio tutto l’anno, visto il clima sempre alto e mitigato dagli alisei. Persino in inverno, in posti come Honolulu le temperature non scendono mai sotto i 27 gradi. Il versante orientale con Hilo è più ventilato. In bassa stagione, comunque, le temperature possono scendere la sera, per cui è bene portare con sé una felpa. I mesi perfetti, in generale, sono quelli che vanno da maggio a ottobre e quando si organizza una partenza bisogna sempre valutare il rischio di un uragano, anche se da queste parti è piuttosto raro. I prezzi, come al solito, dipendono da diversi fattori: con quanto anticipo si prenota, periodo prescelto, tipo di resort, scali in aeroporto. Il costo della tratta si può trovare anche a meno di mille euro andata e ritorno con un po’ di fortuna e poi bisogna decidere che tipo di soluzione alberghiera si preferisce.

Documenti necessari

Le regole sono le stesse di un tour negli Stati Uniti. Il passaporto deve avere una validità di almeno sei mesi e bisogna aderire al Visa Waiver Program che consente ai cittadini italiani e di molti paesi di visitare le isole Hawaii per un periodo massimo di 90 giorni senza il visto statunitense.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

 

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