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Manolo Valdés a Locarno reinterpreta il patrimonio artistico del passato

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Manolo Valdés a Locarno reinterpreta il patrimonio artistico del passato

di Daniela Bozzani

L’arte di ogni epoca ha sempre elementi del passato… Non posso concepire un’opera quale Matisse como pretexto senza il tempo tra lui e me, senza un cambiamento di scala e di materia, senza un’esperienza. Dipingere è continuare a sommare, accumulare, tutto si mescola. Ci sono artisti che credono che annulleranno tutto ciò che li precede con la loro opera, ma può darsi che ciò che ci precede annulli noi, tutto è mescolato, niente ha messo fine a niente.

Un tripudio di forme esuberanti e visionarie

Manolo Valdés reinterpreta il patrimonio artistico del passato, da Velasquez a Matisse, dando origine a qualcosa di totalmente nuovo e differente. Un qualcosa che emoziona, accoglie, mescola ricordi e tracce di immagini conosciute per portare chi guarda, lontano, nel suo mondo saturo di materia, colori, segni e frammenti. Immagini che nascono dalla accumulazione e dalla appropriazione di reminiscenze di capolavori della storia dell’arte, restituite in opere nuove e originali in formati, materiali e tecniche diverse.

Le opere di Valdés sono percorse da una forza e una vitalità dirompenti. Artista poliedrico che passa dalla pittura alla scultura alla ceramica, Valdés è alla ricerca costante di nuovi linguaggi espressivi che fondano passato e presente. L’uso di materiali inusuali creano stratificazioni multidimensionali anche nella pittura. Sacchi di juta inondati da colori pastosi creano ritratti intensi come le coloratissime Dame o sofferti come il Cristo di Zurbaran como pretexto. La tecnica con cui plasma il legno, la pietra, il bronzo o le resine crea sculture di straordinaria espressività come la Mujer sentada, la Reina Marianas o la Mariposas.

Il museo immaginario di Valdés

Una retrospettiva di questo artista spagnolo costituisce un percorso nella storia dell’arte. Nel vedere i soggetti che sceglie per “estrapolare” i suoi dipinti se ne possono capire i gusti artistici: una sorta di ricognizione nel suo museo immaginario. Segno distintivo di Equipo Cronica, gruppo di artisti nella Spagna degli anni Sessanta, fondato da Manolo Valdés e Rafael Solbes, fu la decontestualizzazione di immagini chiaramente riconoscibili ma riprodotte con caratteristiche inconfondibili come la critica sociale. Nel 1981 quando Valdés inizia il suo cammino in solitaria conserverà quel dialogo con la storia dell’arte pur con uno stile completamente diverso, come mostra il Caballero del 1984.

“I materiali me li fabbrico, ho una grande passione per i materiali”

Tony Cragg dice di pensare attraverso i materiali e a Valdés accade qualcosa di simile. Vede l’opera con il materiale al momento della creazione, nascono insieme. “Preparo da solo i colori. Lavoro il legno e cerco proprio quel tipo di legno che vada bene per il colore o per l’ossidazione oltre che per la forma. Non sono un intagliatore, sono un modellatore”. La scultura di Valdés più che per sottrazione – come la scultura di Michelangelo che cercava la figura racchiusa in un blocco di marmo – procede per addizione. Continua a sommare elementi fino a conseguire la scultura cercata.

Museo Casa Rusca e Museo Casorella-Castello

FOTO

Le oltre 50 opere di Manolo Valdés trovano una magnifica cornice nelle stanze di Casa Rusca, tipica dimora signorile del XVIII secolo affacciata sulla Piazza S. Antonio di Locarno. L’elegante corte interna racchiusa da una serie di logge che si sviluppano su tre livelli accompagna il visitatore nel percorso espositivo. Poco distante il giardino del Museo Casorella presenta un suggestivo allestimento di sculture in granito, bronzo e acciaio di Max Billi, artista, architetto e designer svizzero. All’interno del Museo una bella collezione di Jean Arp, Filippo Franzoni e Giovanni Bianconi.

Info utili

Cosa: Manolo Valdés

Dove: Museo Casa Rusca, Piazza S. Antonio, Locarno

Quando: dal 14 aprile al 6 ottobre 2019

Orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17. Lunedì chiuso

Ingresso: CHF 12. Biglietto combinato Museo Casa Rusca + Museo Casorella-Castello: CHF 18

Link: www.museocasorella.ch

 

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