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I luoghi degli Etruschi nel Lazio

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I luoghi degli Etruschi nel Lazio

di Francesca Spanò @francynefertiti

Un popolo affascinante e in parte misterioso quello degli Etruschi, ancora sotto la lente d’ingrandimento degli studiosi. I pochi documenti che ci restano sono i reperti e mostrano la loro importanza e grandezza. Nel Lazio, le necropoli di Cerveteri e Tarquinia, sono due testimonianze importantissime per ricostruirne il passaggio.

Etruschi: cosa sappiamo di questo popolo?

Degli Etruschi si sa relativamente poco, quel che è sicuro è che dominarono per secoli l’Italia centrale. Si tratta di una certezza che ci arriva, come dicevamo, dai resti delle splendide necropoli che sorgono nell’Italia meridionale, soprattutto nella zona nord del Lazio.

Tarquinia Etrusca
Tarquinia Etrusca

Cerveteri e le sue curiosità

Quella di Cerveteri è la “città dei morti” più famosa ed emblematica. L’antica Caere, ospita infatti la Banditaccia, che si trova in una rupe in tufo a meno da un chilometro dal centro cittadino. Gli scavi per riportarla alla luce cominciarono a inizio Novecento e, piano piano, furono di nuovo visibili tesori di valore inestimabile come la cosiddetta Via degli Inferi, l’antica della strada principale, che si sviluppa per quasi due chilometri.

Una serie di camere funerarie molto particolari

Quella di Cerveteri è una necropoli quasi unica perché sembra davvero un centro abitato. Intorno si trovavano, infatti, case ed edifici e le sepolture più datate sono del tipo a pozzo, poi sostituite con quelle a tumulo, con ricchi corredi e camere funerarie scavate nel tufo. Arrivarono, infine, quelle a dado e le più recenti, sono di tipo ipogeo, con un solo ambiente, come la celebre Tomba dei Rilievi.

Necropoli Etrusca
Necropoli Etrusca

Tarquinia e la necropoli più estesa

La più grande mai rinvenuta è quella di Tarquinia, precisamente quella dei Monterozzi, vasta ben 130 ettari. In tutto, può contare su duecento tombe dipinte, la più antica delle quali risale al VII secolo a.C. Un vero tesoro sono gli affreschi delle camere funerarie, notevole testimonianza di arte classica precedente l’epoca romana del Mediterraneo. Riprendono principalmente scene di carattere magico-religioso.

Una visita al Museo Archeologico Nazionale

A Tarquinia è interessante da vedere l’installazione perenne ospitata all’interno del Quattrocentesco Palazzo Vitelleschi nel centro storico della città medievale. L’arte etrusca e le loro tradizioni sono tutte riscontrabili qui, in una ricchissima collezione che si è ampliata grazie alle donazioni dei nobili della zona. Al piano terra si trovano i sarcofagi, mentre al primo piano ci sono reperti di vario genere con monete in bronzo e vasi che arrivano fino al periodo romano. All’ultimo piano, invece, sono sistemate le tombe dipinte e gli affreschi ripristinati dalla necropoli, con il meraviglioso altorilievo dei cavalli alati.

Museo Archeologico Nazionale
Museo Archeologico Nazionale

Gli sposi di Cerveteri

Il vero fiore all’occhiello è rappresentato dal Sarcofago degli Sposi probabilmente più famoso al mondo. Lo abbiamo, visto su tutti i libri di storia ed è magnificamente ricostruito. Ritrae una coppia sdraiata su un lettino che nell’antichità greca, etrusca e romana era utilizzato di solito dagli ospiti durante i banchetti. Un’opera che in realtà parla molto di emancipazione, visto che a Roma la presenza femminile fu concessa solo in epoca imperiale. Le donne etrusche, invece, godevano di molta libertà. Il capolavoro artistico è realizzato in terracotta, risale al IV secolo a.C e fu ritrovato in 400 frammenti nella necropoli della Banditaccia nel 1881 e oggi è conservata nel Museo Nazionale etrusco di Villa Giulia Roma.

Photo Credit: Pixabay e Wikipedia su Wikimedia Commons

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