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LIVERPOOL, C’È UNA MUSICA NELL’ARIA

Victoria Mc Cermott responsabile della comunicazione del Cavern club, lo storico locale di Mathew st. dove diedero i loro primi concerti i Beatles. ©Bruno Zanzottera

LIVERPOOL, C’È UNA MUSICA NELL’ARIA

Foto di Bruno Zanzottera. Testo Claudio Agostoni

Woolton è un sobborgo di Liverpool, utilissimo per conoscere meglio una delle persone più famose nata in questa città: John Lennon. Lungo Menlove Avenue una moltitudine di villette adorna la strada alberata come un delicato merletto, ma lo sguardo va puntato verso il civico 251 di quella via. Dal 1945 al 1963 John Lennon visse in questo villino con la zia Mimi, a seguito della separazione dei suoi genitori. Fu in quegli anni che in John si sviluppò un senso di ribellione verso la scuola e tutto ciò che lo privava della sua libertà espressiva. Il 1956 fu l’anno in cui tutto cambiò: l’uscita di Hearthbreak Hotel di Elvis Presley, assieme a Rock Island Line di Lonnie Donegan, indussero John a comprare la sua prima chitarra. Salendo al piano superiore si entra in una piccola stanza da letto; poster di Elvis, Rita Hayworth e Brigitte Bardot ricoprono le pareti ed è facile immaginarsi John, seduto sul letto, che si accorda la chitarra in attesa dell’arrivo dell’amico Paul McCartney… Poco lontano si può finalmente visitare Strawberry Field, l’ex orfanotrofio che ispirò una celeberrima canzone ai Fab Four, che era chiuso dal 2005. Abitando nelle vicinanze Lennon passò la sua adolescenza giocando con i bambini dell’orfanotrofio e, da grande, continuò a supportare l’associazione con diverse donazioni. Oggi ospita una mostra che permette di ripercorrere un viaggio nella storia di Strawberry Field e documenta i primi anni dell’infanzia dell’autore di Imagine.

Passeggiata lungo i vecchi magazzini portuali dell’Albert Dock oggi completamente restaurati e trasformati in musei, negozi e ristoranti sono diventati patrimonio dell’Umanità UNESCO
Passeggiata lungo i vecchi magazzini portuali dell’Albert Dock oggi completamente restaurati e trasformati in musei, negozi e ristoranti sono diventati patrimonio dell’Umanità UNESCO. ©Bruno Zanzottera
Ragazze con le madri festeggiano la Festa della Mamma in un pub di Hanover st. dove si concentrano molti locali irlandesi.
Ragazze con le madri festeggiano la Festa della Mamma in un pub di Hanover st. dove si concentrano molti locali irlandesi.. ©Bruno Zanzottera

Per ampliare lo spettro musicale basta visitare The British Music Experience , uno spazio multimediale che  racconta la storia della musica britannica attraverso costumi, performance e cimeli. Troverete gli strumenti musicali suonati da alcuni celeberrimi artisti britannici, da Noel Gallagher ai Sex Pistols, da David Bowie alle Spice Girl. Potrete ammirare gli abiti indossati da artisti come Freddie Mercury e Dusty Springfield. Si può imparare a suonare uno strumento musicale nel Gibson Interactive Studio e a ballare, aiutati da un personale istruttore virtuale, che vi guiderà nella realizzazione del vostro video di danza. E ci si potrà stupire ammirando l’esibizione di ologrammi di mitici musicisti britannici. Impossibile non commuoversi quando sul palco sale Amy Winehouse, anche se è solo il suo ologramma… Non è in carne e ossa nemmeno il liver bird, l’uccello più amato dagli abitanti di Liverpool. Per ammirarlo, una volta usciti da The British Music Experience, basta alzare la testa. Se il primo esemplare apparve nei cieli della città nel 1910, l’origine del suo nome, llether-pwill, si perde nella notte dei tempi. Pare sia addirittura riconducibile  ai gallesi, che battezzarono il loro insediamento Lerpwll: “l’altura vicino al mare”. Il padre del volatile è l’architetto Aubrey Thomas. E’ lui l’ideatore del Royal Liver Building,  una delle Three Graces (Le Tre Grazie), imponenti palazzi che da quasi un secolo caratterizzano la skyline della città.

Il pianoforte utilizzato da John Lennon per comporre Imagine esposto allo Strawberry Field, la struttura che ospitava l’orfanotrofio che si trovava vicino all’abitazione di John Lennon ed ispirò la celebre canzone dei Beatles ‘Strawberry fields for ever’. L’edificio storico è stato demolito lasciando il posto ad un edificio moderno, mentre è rimasto il cancello d’ingresso.
Il pianoforte utilizzato da John Lennon per comporre Imagine esposto allo Strawberry Field, la struttura che ospitava l’orfanotrofio che si trovava vicino all’abitazione di John Lennon ed ispirò la celebre canzone dei Beatles ‘Strawberry fields for ever’. L’edificio storico è stato demolito lasciando il posto ad un edificio moderno, mentre è rimasto il cancello d’ingresso. ©Bruno Zanzottera
Il famoso cancello rosso che segna l’ingresso di Strawberry Field che ospitava l’orfanotrofio che si trovava vicino all’abitazione di John Lennon ed ispirò la celebre canzone dei Beatles ‘Strawberry fields for ever’
Il famoso cancello rosso che segna l’ingresso di Strawberry Field che ospitava l’orfanotrofio che si trovava vicino all’abitazione di John Lennon ed ispirò la celebre canzone dei Beatles ‘Strawberry fields for ever’.©Bruno Zanzottera

Sulle torri del Royal Liver Building l’architetto fece installare due grandi statue di bronzo, alte quasi sei metri, raffiguranti due liver birds. Uccelli che sono ormai così strettamente legati a Liverpool che, secondo una leggenda locale, se dovessero decidere di volare via la città smetterebbe di esistere. Per incontrare dei veri uccelli si può raggiungere il vicino Mersey River, il fiume che taglia in due la città. Volendo strafare si può prendere il Merseyrail e in 20 minuti di treno, scendendo alla fermata di Blundellsands and Crosby, con una passeggiata di 10 minuti si può raggiungere Crosby Beach, una spiaggia da cui la vista spazia sino alle colline di Wirral e del Galles settentrionale

Il murales Liverpool without walls realizzato dallo street artist brasiliano Liam Bononi sulle pareti della wedding house, sullo sfondo l’edificio in stile gotico della cattedrale di Liverpool.©Bruno Zanzottera

L’acqua è solcata da enormi portacontainer e da gigantesche navi da crociera. Lo spettacolo imperdibile però è quello offerto da Another Place, un’installazione di Antony Gormley. Trattasi di 100 figure in ghisa disseminate lungo la spiaggia per due chilometri. Realizzate con i calchi del corpo dell’artista, sono totalmente in balia della natura e degli eventi atmosferici. A seconda dell’alta e della bassa marea, le vedrete con le gambe nell’acqua, corrose e totalmente ricoperte di sabbia. Tutte però hanno lo sguardo rivolto al mare, nel perenne tentativo di rimanere in piedi di fronte all’orizzonte. Uomini in cerca di qualche nuova speranza in… un altro mondo. Un modo emozionante per ricordare l’umanità che è partita dal porto di Liverpool per cercare una nuova vita oltre l’oceano Atlantico.

Il murales Liver Bird realizzato dallo street artist John Culshow sui muri della wedding house nel Baltic Triangle. Il liver bird è l’uccello mitico mezzo cormorano e mezzo aquila, simbolo della città di Liverpool.
Il murales Liver Bird realizzato dallo street artist John Culshow sui muri della wedding house nel Baltic Triangle. Il liver bird è l’uccello mitico mezzo cormorano e mezzo aquila, simbolo della città di Liverpool.
Ragazzi sulla spiaggia di Crosby, lungo l’estuario del fiume Mersey alla periferia di Liverpool, durante la bassa marea. In primo piano una delle 100 statue in ghisa sparse su una striscia di spiaggia lunga due miglia dell’installazione Another Place di Antony Gormley. Ogni statua è alta 189 centimetri e pesa circa 650 kg. Come la maggior parte delle opere di Gormley, le figure sono repliche del corpo dell'artista. Con l'alzarsi e l'abbassarsi della marea, le statue sorgono o vengono sommerse dal mare.
Ragazzi sulla spiaggia di Crosby, lungo l’estuario del fiume Mersey alla periferia di Liverpool, durante la bassa marea. In primo piano una delle 100 statue in ghisa sparse su una striscia di spiaggia lunga due miglia dell’installazione Another Place di Antony Gormley. Ogni statua è alta 189 centimetri e pesa circa 650 kg. Come la maggior parte delle opere di Gormley, le figure sono repliche del corpo dell’artista. Con l’alzarsi e l’abbassarsi della marea, le statue sorgono o vengono sommerse dal mare. ©Bruno Zanzotttera
Serata vintage con cover e fans dei Beatles al Cavern club lo storico locale in Mathew st. dove iniziarono a suonare i Beatles.
Serata vintage con cover e fans dei Beatles al Cavern club lo storico locale in Mathew st. dove iniziarono a suonare i Beatles. ©Bruno Zanzottera
Ragazze ballano nella sala interattiva della British Music Experience. Un museo in parte interattivo dedicato alla storia della musica britannica.
Ragazze ballano nella sala interattiva della British Music Experience. Un museo in parte interattivo dedicato alla storia della musica britannica. ©Bruno Zanzottera
Serata vintage con cover e fans dei Beatles al Cavern club lo storico locale in Mathew st. dove iniziarono a suonare i Beatles.
Serata vintage con cover e fans dei Beatles al Cavern club lo storico locale in Mathew st. dove iniziarono a suonare i Beatles. ©Bruno Zanzottera
Sovrapposizione di graffiti allo skate park che si trova nel Baltic Trinagle il quartiere alternativo che ha visto la trasformazione di molti magazzini e fabbriche in pubs, centri culturali e locali notturni.
Sovrapposizione di graffiti allo skate park che si trova nel Baltic Trinagle il quartiere alternativo che ha visto la trasformazione di molti magazzini e fabbriche in pubs, centri culturali e locali notturni. ©Bruno Zanzottera

Tornati in città, dopo un tramonto a Crosby Beach, per la serata ci sono due alternative. La prima non può che portare al Cavern Quarter District. Qui, fra il marzo 1961 e l’agosto 1963 i Fab Four tennero ben 275 concerti in una sala da ballo ai civici 8 e 10 di Mathew St., chiamata Cavern , che in realtà era un umido scantinato dotato di un palcoscenico e di un pessimo sistema acustico. Oggi il Cavern è una riproduzione dell’originale, costruita sopra la precedente con una parte dei mattoni del locale storico – gli altri si trovano ancora in vendita – ma con comfort e ventilazione da anni duemila. La seconda alternativa porta al Baltic Triangle, una vecchia area industriale che, quando Liverpool era una fiorente città commerciale, ospitava merci  prima che venissero trasportate su navi dirette al Nord America e ai Caraibi. Gli edifici e i magazzini di interesse storico culturale di Grado II – ovvero quelli a cui spetta una protezione legale in caso qualcuno pensasse di riconvertirli o addirittura demolirli  – ora ospitano artisti, registi e giovani imprenditori.

Il volto di Paul Mc Cartney tatuato sul braccio di Alessandro un italiano diventato manager del Cavern club lo storico locale in Mathew st. dove iniziarono a suonare i Beatles.
Il volto di Paul Mc Cartney tatuato sul braccio di Alessandro un italiano diventato manager del Cavern club lo storico locale in Mathew st. dove iniziarono a suonare i Beatles. ©Bruno Zanzottera
Alessandro manager del Cavern club, lo storico locale di Mathew st. dove diedero i loro primi concerti i Beatles, mostra un tatuaggio con il volto di Keith Moon che fu il batterista degli Who
Alessandro manager del Cavern club, lo storico locale di Mathew st. dove diedero i loro primi concerti i Beatles, mostra un tatuaggio con il volto di Keith Moon che fu il batterista degli Who. ©Bruno Zanzottera

E’ una delle zone più ricche di murales. tra questi quello più ammirato porta la firma dall’artista locale Paul Curtis e ritrae le ali del Liver Bird. Farsi fotografare in piedi, in mezzo alle due ali, è un must. Come tutte le aree gentrificate il Baltic Triangle pullula di locali. Il nostro consiglio è di raggiungere il Cains Brewery Village, storico birrificio in mattoni rossi che è una sorta di quartiere nel quartiere. Oltre alla fabbrica, al suo interno, quanto serve per passare la serata: pub, ristoranti e location per concerti.

Tramonto sul fiume Mersey da Pier Head.
Tramonto sul fiume Mersey da Pier Head. @Bruno Zanzottera
Le sale della British Music Experience. Un museo in parte interattivo dedicato alla storia della musica britannica
Le sale della British Music Experience. Un museo in parte interattivo dedicato alla storia della musica britannica. ©Bruno Zanzottera
Tramonto sul Mersey. Sulla sinistra una delle sculture dell’opera SuperLamBanana realizzate dell'artista giapponese Taro Chiezo sulla modificazione genetica
Tramonto sul Mersey. Sulla sinistra una delle sculture dell’opera SuperLamBanana realizzate dell’artista giapponese Taro Chiezo sulla modificazione genetica. ©Bruno Zanzottera


La vecchia struttura della Higsons Brewery fondata nel 1780 oggi ospita veri pubs nel Baltic Triangle, un quartiere di vecchi magazzini e fabbriche adiacenti al porto, oggi in buona parte trasformati in pubs e locali notturni. ©Bruno Zanzottera


Il battello che esegue i tour lungo l’estuario del fiume Mersey. ©Bruno Zanzottera


Il bacino e gli edifici dell’Albert Dock oggi completamente restaurati e trasformati in musei, negozi e ristoranti sono diventati patrimonio dell’Umanità UNESCO. ©Bruno Zanzottera


L’esterno del Ride (bycicle cafe) situato nel Baltic Triangle, un quartiere di vecchi magazzini e fabbriche adiacenti al porto, oggi in buona parte trasformati in pubs e locali notturni. ©Bruno Zanzottera

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La statua bronzea raffigurante Bob Marley realizzata dallo scultore Andrew Edwards, nel Baltic Triangle. Sulla destra il murales dello street artist Akse dedicato all’allenatore del Liverpool FC Jurgen Klopp. ©Bruno Zanzottera


Un murales dedicato ai Beatles nei pressi dello stadio di Anfield Road. ©Bruno Zanzottera


Ragazzi si esibiscono con lo skate board lungo Pier Head di fronte al fiume Mersey. ©Bruno Zanzottera

Info

Strawberry Field. Beaconsfield Road, Liverpool. Tel. +44 151 2526130. Ingresso £ 10.95 (€12.60), ragazzi sotto i 16 anni ingresso gratuito, tutti i giorni dalle 10 alle 18 

The British Music Experience. Cunard Building, Pier Head, Liverpool, Merseyside. Tel. +44 151 519 0915. Ingresso:  £ 16 (€18.50) acquistato online, £ 18 (€ 20.80) acquistato alla cassa, ragazzi sotto i 15 anni ingresso gratuito, da settembre a marzo aperto da mercoledì a domenica dalle 10 alle 17.  

The Cavern Club. 10 Mathew St, Liverpool  Tel. +44 151 2369091. Ingresso: £ 5 (€ 5.77). Musica dal vivo tutti i giorni dalle 11.30 sino a tarda sera.       

The Cavern Restaurant. 7 Mathew Street, Liverpool  Tel. +44 151 236 1962. Aperto tutti i giorni dalle 11. 

Cains Brewery Village. Stanhope Street, Liverpool. Al centro della struttura si trova l’edificio storico della Cains Brewery, attualmente circondato da magazzini e stabilimenti di produzione degli anni ’80. Su breweryvillage.com si trovano indirizzi ed orari di bar, ristoranti, market, spazi concerti e degli “spazi di lavoro e dei luoghi in cui i pensatori, i creatori e gli innovatori indipendenti possono iniziare a produrre le loro idee” ospitati nel village.


Il bacino e gli edifici dell’Albert Dock oggi completamente restaurati e trasformati in musei, negozi e ristoranti sono diventati patrimonio dell’Umanità UNESCO.©Bruno Zanzottera


Gabbiani in volo sopra gli edifici dell’Albert Dock oggi completamente restaurati e trasformati in musei, negozi e ristoranti sono diventati patrimonio dell’Umanità UNESCO. ©Bruno Zanzottera


Chitarre autografate di musicisti famosi che hanno suonato al Cavern club e del gemellaggio Menphis-Liverpool, il celebre locale di Mathew st. dove i Beatles diedero i loro primi concerti.©Bruno Zanzottera


Un vecchio autobus trasformato in locale da street food lungo lo storico Albert Dock, i cui edifici oggi completamente restaurati e trasformati in musei, negozi e ristoranti sono diventati patrimonio dell’Umanità UNESCO,©Bruno Zanzottera


Tramonto sul moderno edificio del Museum of Liverpool progettato dallo studio danese 3XN e aperto nel 2011.©Bruno Zanzottera


Street food lungo l’Albert Dock, i cui edifici, oggi completamente restaurati e trasformati in musei, negozi e ristoranti sono diventati patrimonio dell’Umanità UNESCO. ©Bruno Zanzottera


Una delle 100 statue in ghisa sparse su una striscia di spiaggia lunga due miglia dell’installazione Another Place di Antony Gormley. Ogni statua è alta 189 centimetri e pesa circa 650 kg. Come la maggior parte delle opere di Gormley, le figure sono repliche del corpo dell’artista. Con l’alzarsi e l’abbassarsi della marea, le statue sorgono o vengono sommerse dal mare. ©Bruno Zanzottera


Giovani turiste si fanno fotografare tra le statue in bronzo dei Beatles realizzate dallo scultore Andy Edwards nel 2015 a Pier Head.. Bruno Zanzottera

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