di Daniela Bozzani
L’invenzione della felicità, inaugura la riapertura della vita culturale post pandemia del piccolo Museo Diocesano Carlo Maria Martini. Dopo il grande successo di Venezia, la mostra, dedicata al fotografo francese Jacques Henri Lartigue (1894-1986), approda a Milano con un titolo, speriamo, di buon auspicio.
Il successo a 69 anni
Le 120 immagini percorrono i principali momenti di riscoperta dell’opera di Lartigue che raggiunse il pieno successo all’età di 69 anni quando, il Moma di New York, gli dedicò la personale The photographs of Jacques Henri Lartigue. Il portfolio della mostra, pubblicato sul vendutissimo numero di Life dedicato all’assassinio del Presidente Kennedy, gli regalano fama mondiale. Una fama forse nemmeno cercata visto che la sua filosofia di vita e la sua nascita gli permettono una vita privilegiata senza il bisogno di rincorrere fama e onori. Il bambino che non ebbe bisogno di andare a scuola e il ragazzo che riuscì a sfuggire il servizio militare non ebbe nemmeno bisogno di fare un giorno di lavoro stipendiato. La prima macchina fotografica fu un regalo del padre per i 7 anni e da quel giorno cominciò a scattare le foto del suo “album privato”.
L’amicizia con Richard Avedon
Fu Richard Avedon ad innamorarsi di questi scatti un po’ naif, a tal punto da voler editare il libro, dalla copertina dorata, Diary of a Century. Più un diario visivo che un libro, con centinaia di immagini e scritte tratte dal giornale intimo di una vita, che rafforzarono la fama di Lartigue al punto da venire chiamato come fotografo ufficiale del presidente Giscard d’Estaing.
Costruire la propria felicità
“L’unica cosa che tutti dovrebbero costruire è la propria felicità” è questa la filosofia che lo accompagnerà per tutta la vita e che traspare da tutte le sue foto. Una giocosità data non solo dalla scelta di dame eleganti a serate mondane e la spensierata quotidianità della borghesia, ma da quei salti che sembrano spiccare quasi tutti i suoi modelli: salti di pura e semplice gioia. Migliaia di foto che percorrono il 900 senza mai mostrare una traccia di guerra, che fosse di battaglia o di rovine, senza una dimostrazione o uno sciopero, nulla che fosse dolore o morte. Però nell’ultimo dei suoi album lasciò uno spazio vuoto per la foto che qualcun altro avrebbe dovuto scattare e la parola “Fine”.
Museo Diocesano
Il Museo Diocesano propone per il periodo estivo una mostra di fotografia importante, curata da Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci di Venezia, e da Marion Perceval e Charles-Antoine Revol della Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi, aprendosi anche in orario serale e offrendo nel gradevole spazio del chiostro diverse attività culturali. Tra queste i Summer Camp di giugno e settembre alla scoperta dei segreti della fotografia per bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni.
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Info utili
Cosa: Jacques Henri Lartigue. L’invenzione della felicità
Dove: Museo Diocesiano Carlo Maria Martini, Piazza S.Eustorgio 3, Milano
Quando: 21 maggio – 10 ottobre 2021
Biglietti: Intero 8 €, ridotto 6 € per il Museo Diocesano + mostra (ingresso da Piazza S. Eustorgio)
Orari: Martedì – domenica 10-18 (biglietteria chiude 30 minuti prima). La prenotazione non è più obbligatoria.
Solo mostra Lartigue + prima consumazione Chiostro Bistrot: 12 € (ingresso da Porta Ticinese 95). Martedì-domenica 18-22
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