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L’anno di Dante: Firenze, visita alla casa-museo del Sommo Poeta

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L’anno di Dante: Firenze, visita alla casa-museo del Sommo Poeta

La quinta pillola dedicata a Dante Alighieri ci porta a Firenze, nella casa fiorentina del Sommo Poeta.

Testo e foto di Bruno Zanzottera

Il quartiere fiorentino che si sviluppa tra il Museo del Bargello, dove si trova il più antico affresco della bottega di Giotto in cui è raffigurato il volto di Dante, e piazza della Signoria è conosciuto anche con il nome di rione dantesco. In questa zona centralissima di Firenze vi è la casa indicata come la dimora della famiglia Alighieri dove Dante visse fino alla cacciata e il successivo esilio. Adesso l’antica abitazione è stata trasformata in un museo il Museo Casa di Dante.

In occasione delle celebrazioni del VII centenario dalla morte del Sommo Poeta, il museo si è rinnovato, coniugando la tradizione di una sede storica con l’innovazione tecnologica. “La sfida principale che ci siamo posti” spiega Tullia Carlino, coordinatrice del museo insieme ad Angela Spinella, “è stata quella di creare, all’interno di queste mura, una fusione narrativa ed emotiva tra le tecnologie più avanzate e lo spirito più autentico di quel Medioevo di cui Dante, poeta universale e modernissimo, fu figlio ed espressione“.

Non essendoci tracce materiali della vita di Dante, che non ha lasciato effetti personali o manoscritti, la visita non prevede un percorso basato sull’esposizione di oggetti, né ricostruisce gli spazi abitativi originari, tranne una stanza dove sono disposti un letto ed uno scrittoio, che vogliono richiamare l’arredo delle case dell’epoca. In tutte le altre sale la storia del poeta è raccontata in una forma multimediale ed interattiva, lasciando al pubblico la possibilità di dialogare con i molteplici schermi lungo il percorso.

All’ingresso, il visitatore si trova di fronte ad un impressionante ologramma rotante del volto di Dante realizzato in 3D sulla base delle più celebri iconografie e maschere mortuarie del Poeta, creando una visione tridimensionale di un volto che nell’immaginario collettivo è celebre per il suo caratteristico profilo.

Nelle sale successive, sfogliando dei volumi virtuali su schermi touch, si inizia un percorso che unisce gli aspetti privati e pubblici, familiari, letterari e politici che hanno intessuto la vita di Dante. Qui tra gli oggetti reali esposti, si trova un antico pugnale rinvenuto nella piana di Campaldino, dove nel 1289 si svolse una battaglia a cui partecipò un giovane Dante tra le fila dei ‘feditori’, cavalieri di prima linea fiorentini. La sua visione avviene al termine di un’animazione nella sala buia commentata con versi tratti dal Purgatorio.

Al piano superiore si entra nel vivo dell’opera di Dante, scoprendo la sua formazione e la sua poesia. Sarà lo stesso maestro del poeta, quel Brunetto Latini che proprio Dante condannò all’inferno tra i sodomiti, rivolgendosi da uno schermo ai visitatori a raccontarci la sua storia e a introdurci nella sala della Divina Commedia. Qui viene proiettato sopra uno schermo a forma di libro aperto, il viaggio dantesco nei regni dell’aldilà, trasportandoci direttamente all’interno dell’opera. Al termine della proiezione si accendono le luci illuminando una teca contenente numerosi volumi della Divina Commedia, in decine di lingue e dialetti diversi. All’ultimo piano l’attenzione si sposta sulla città dove, indossando un visore di realtà aumentata si potranno ammirare scorci panoramici di Firenze.

Usciti dal museo, sulla sinistra si incrocia la piccola chiesa di Santa Margherita dei Cerchi, dove sembra che Dante abbia scorto per la prima volta Beatrice. Varcandone la soglia, a volte potrete anche voi incontrare una Beatrice in carne ed ossa, nella persona di Caterina Zaru, una giovane guida turistica, che veste i panni dell’amata di Dante per delle visite guidate in vari punti della città sulle orme del sommo poeta e della sua musa. All’interno della chiesa, oltre ad una targa che riporta che il corpo di Beatrice venne sepolto qui, anche se sembra non ci siano documenti storici in tal senso, ed alla vera tomba di Monna Tessa, che fu la sua nutrice, si trova anche un cestino dentro cui persone di tutto il mondo in cerca dell’anima gemella, lasciano dei bigliettini nella speranza di incontrare il proprio o la propria innamorata.

Iniziative organizzate dal Museo Casa Dante durante l’anno del 700 anniversario della morte

FOLGÓR VIVI – exibit notturno di projection mapping (giugno – dicembre 2021)

Sulla facciata del Museo Casa di Dante verrà realizzato un exhibit notturno di projection mapping, con la proiezione di un video che “anima” gli elementi principali della Divina Commedia.

Moda – Sfilata Dantesca (luglio o settembre 2021, data da definire)

La scalinata del Museo Casa di Dante e le piazzette medievali attigue, diventano cornice di una fashion night per la sfilata della collezione di accessori danteschi del brand Orequo.

La Voce di Dante con Francesco Pannofino (settembre 2021 – da definire)

Visita guidata d’autore. Evento spettacolo con la partecipazione di Francesco Pannofino interprete della Commedia nella sala 7 del Museo casa di Dante.

Le Donne della Commedia – progetto in collaborazione con le associazioni Amici di Dante in Casentino e AntigonArt (novembre 2020 – dicembre 2021)

Il progetto prevede una serie di iniziative, servizi ed eventi, a cadenza settimanale e per una durata annuale, da sviluppare nel centro di Firenze, in particolare nel quartiere di Dante: Guide Turistiche Ufficiali ed Educatori, con esperienza pregressa pluriennale in attività didattiche presso il Museo Casa di Dante di Firenze, vestiti in costume, interpretando le Donne della Commedia (Beatrice Portinari, Matelda, Piccarda Donati, ecc…), inviteranno i fiorentini, le famiglie, gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, ma anche tutti gli italiani e gli stranieri che visiteranno la città del Giglio, a rivivere il centro storico della città natale di Dante Alighieri.

Attualmente il museo Casa Dante è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì e il mercoledì, dalle 10 alle 18.

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