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La novità della Città Proibita di Pechino: apre il Giardino Segreto

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La novità della Città Proibita di Pechino: apre il Giardino Segreto

di Redazione | @travelglobemag

La Città Proibita di Pechino ritorna agli onori della cronaca per l’apertura del  maestoso Giardino Segreto. Si tratta della prima volta in assoluto che ai visitatori è permesso l’ingresso oltre i cancelli di uno dei gioielli più importanti custoditi al suo interno. Il pubblico potrà dunque accedervi a partire dal 2020, proprio in occasione del seicentesimo anniversario del palazzo imperiale delle dinastie Ming e Qing.

Che cos’è la Città Proibita: la storia

Letteralmente il suo nome è Purpurea Città Proibita e sorge al centro della capitale cinese. Per oltre 500 anni è stata la dimora di imperatori e famiglie, oltre che centro politico del governo e la sua costruzione è legata al periodo compreso tra il 1406 e il 1420. Nel complesso si trovano 980 edifici e 8.707 camere in 720mila metri quadrati. Dal 1987 è tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco per la sua enorme collezione di antiche strutture in legno ottimamente conservate e da inizio secolo è anche un museo. Della Città Proibita esiste anche l’omonimo film che racconta dei riti quotidiani e millenari del Paese nel decimo secolo e della ricchezza intorno alla quale ruotava la vita dei regnanti, custodi anche di segreti inconfessabili.

Le novità

La new più interessante, dunque, è quella legata al fatto che saranno fruibili quattro aree completamente restaurate del giardino privato di Qianlong. La risistemazione è durata quattro lustri, ben venti anni, e ora i lavori sono ultimati. Il parco è più recente dell’edificio imponente e risale agli anni compresi tra il 1771 e il 1776. Quando l’imperatore di Qianlong era pronto a ritirarsi, infatti, questo doveva fungere da rifugio segreto con la medesima opulenza della Grande Città Proibita.

Il giardino segreto

Quattro cortili presentano dei giardini rocciosi molto elaborati che circondano gli edifici a pagoda. Difficile pensare che molti di questi ambienti sono stati abbandonati dopo che l’ultimo imperatore Pu Yi lo lasciò con il colpo di stato del 1924, ma ciò non ha distrutto l’impatto che ha avuto sulla storia locale. Tra le parti più emozionanti, c’è il padiglione Juanqinzhai, considerato strabiliante con le sue pareti di seta e i trompe-l’oeil. In più si potrà accedere alle parti già visitabili che sono il belvedere Fuwangge, il lodge di bamboo Zhuxiangguan e il pergolato Yucuixuan.

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