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Iran: deserti di fuoco, lungo le rotte di antichi mercanti

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Iran: deserti di fuoco, lungo le rotte di antichi mercanti

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Il confine naturale dell’Iran a ovest è rappresentato dai Monti Zagros, circondati dall’altopiano centrale del Paese dove si trovano i deserti. Qui, dove i tramonti sono di fuoco, c’è il Dasht-e Lut, nella parte sudorientale, e il Dasht-e Kavir, a nord, in grado di coprire il 25 per cento del territorio. Raccontano di un incredibile paesaggio, ma anche di una lunga storia, visto che furono attraversati da Alessandro Magno con il suo esercito quando inseguiva Dario III. Sono gli stessi paesaggi descritti da Marco Polo e, come tutti, ebbe modo di innamorarsi dei tanti laghi salati o delle oasi lussureggianti che incontrava. In più, vi si trovavano anche dei rifugi costruiti prima dai Sasanidi e poi dai Selgiuchidi, oggi andati distrutti. Restano solo quelli realizzati dai Safavidi tra i Cinquecento e il Settecento.

Cammelli e spezie

In questo periodo fu allargata anche la rete delle strade commerciali che portavano alla capitale del regno, Isfahan. Era così più semplice spostare merci, metalli pregiati, spezie e pietre preziose grazie alle carovane che si muovevano tra un punto e l’altro. Tra i rifugi ben conservati oggi, c’è quello di Zein-o-din, a due giorni di cammello da Yazd in direzione sud, verso Kerman. Oggi vi si trova un albergo, ma quasi tutti sono andati distrutti perché la realizzazione avveniva con mattoni di fango che duravano relativamente poco.

Due passi nel deserto iraniano

Il Dash-e-lut è uno dei deserti più aridi del pianeta e vanta delle creste scolpite dal vento che possono arrivare a 70 metri di altezza. In generale, è il luogo più caldo della Terra. Tuttavia, non è l’unica peculiarità locale. Assolutamente incredibili sono:

  • Il caravanserraglio safavide di Izadkhast: si trova a 135 chilometri a sud di Isfahan e fa parte di un complesso con castello tutelato dall’Unesco. Un tempo tutte queste costruzioni si trovavano nei pressi di un bazar o in città e solo qualcuno era sulla strada e congiungeva due centri abitati.
  • Il caravanserraglio Ganjali Khan fa parte di un complesso di edifici di epoca safavide nel centro storico di Kerman, non lontano da Dasht-e Lut.
  • Il Dasht-E Kavir, è un deserto salato largo 390 chilometri e lungo 800 dove le temperature arrivano a 50°. Le tempeste di sabbia possono creare dune fino a 40 metri di altezza.

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