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In Nuova Zelanda, un fiume con i diritti di un essere umano

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In Nuova Zelanda, un fiume con i diritti di un essere umano

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di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un fiume importante quanto un essere umano, tanto da acquisirne i medesimi diritti. Accade in Nuova Zelanda, dove il Whanganui, ritenuto sacro dai Maori e considerato il terzo corso d’acqua più lungo del Paese, ha acquisito personalità giuridica, dopo una lunga battaglia legale. Si trova nell’Isola del Nord e dalla tribù locale è sempre stato visto come una persona.

La leggenda

Un antico racconto della zona, è legato proprio al fiume che sarebbe nato quando il monte Taranaki litigò con il monte Tongariro. Il motivo era connesso alla conquista delle grazie del monte Pihanga. Così il primo se ne andò sul mare creando un profondo solco di acqua. I Maori, essendosi stabiliti proprio qui si considerano legati all’entità fluviale come fosse una persona.

Cosa cambia adesso

Da questo momento la legge vuole che anche il fiume sia un essere vivente, considerato come tale in una sentenza unica nel suo genere. Una decisione arrivata, però, con molta calma, visto se ne parla da circa 140 anni. Adesso a difenderlo in tribunale ci saranno due rappresentanti, uno nominato dal governo e l’altro scelto proprio dalla tribù Whanganui Iwi. Ecco che ogni danneggiamento sarà considerato un reato contro l’intera popolazione e, dunque, perseguibile per legge. Questo perché è stato confermato il legame spirituale fra il popolo Whanganui Iwi e il loro fiume ancestrale.

I paesaggi perfetti della Nuova Zelanda

Chi arriva in questo Paese, crede di essere dentro un quadro o in una location di un film romantico. I panorami sono incredibili ed è la natura a regalare uno spettacolo indimenticabile. In un contesto più grande dell’intero Regno Unito, ma con una popolazione nettamente inferiore, è ricco di foreste, montagne, laghi, spiagge e fiordi. Per chi ama camminare, fotografare e osservare paesaggi sempre diversi questa è la destinazione più bella del mondo. In particolare, si possono seguire i nove “Great Walks” o perdersi tra i diversi sentieri che la circondano.

Tra cucina e cultura maori

A tavola l’ispirazione è proprio il contesto naturalistico e il pesce la fa da padrone, con influenze legate al Pacifico e all’area australe. Famose sono poi le aziende vinicole, visto che il clima favorisce una buona produzione e, ancora, in Nuova Zelanda, sono sempre più famose le birre artigianali. Tutto ruota, comunque, intorno alla cultura maori: esiste la tv a tema, le tradizioni tipiche e sulle vie principali spiccano i marae, la casa delle riunioni. Per non parlare degli affascinanti canti e le danze che si perdono nella notte dei tempi.

Cosa fare, cosa vedere..

  • Kaikoura: vi si insediarono per primi i maori, in un luogo il cui nome significa letteralmente “mangiare i crostacei”. La cittadina è posta su una penisola e circondata dalle montagne innevate della Seaward Kaikoura Range. Bellissima poi la fauna, tra otarie, pinguini e balene.
  • Bay of Island: lo spettacolo è garantito osservando i delfini che si avvicinano alle barche. Intorno circa 150 isole punteggiano la baia.
  • Queenstown: qui è stato inventato il bungee jumping, ma si possono prevedere diversi altri sport: dallo sci, alle escursioni a piedi o in mountain bike.
  • Waitomo Caves: tra grotte, canyon e fiumi sotterranei è davvero imperdibile. Questi fenomeni, nel tempo, hanno scavato il calcare della King Country settentrionale. Il termine significa letteralmente acqua e buco e qui sono molte le attrattive da provare. Si va dal rafting nei fiumi sotterranei alla discesa in corda doppia.
  • Abel Tasman National Park: a farla da padrone sono le verdi colline intervallate da sabbia dorata e mare celeste. Un paradiso da vivere anche in versione sportiva dedicandosi al trekking o alle nuotate.
  • Wellington: nota per la scena artistica e musicale, oggi viene preferita anche da chi ama le birre artigianali e l’anticonformismo che si respira nell’aria.
  • Milford Sound: un caleidoscopio di cascate, rocce cariche di vegetazione e acque blu cobalto con il profilo del Mitre Peak.
  • Tongariro Alpine Crossing: spicca nella North Island ed è nota per la presenza di coni fumanti di tre vulcani.
  • Rotorua: in questo distretto l’odore di zolfo è molto intenso, grazie alla presenza di sorgenti geotermiche.
  • I ghiacciai di Franz Joseph e Fox: qui si può anche camminare sui ghiacciai con guide professionali o vedere dall’alto il Mt Cook, la foresta di Westland e l’oceano.
  • Auckland Harbour e Hauraki Gulf: l’Hauraki Gulf è un golfo pieno di isole e Rangitoto Island è un simbolo della città.

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