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In Giappone è vietato scrivere messaggi sulla sabbia: ecco dove

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In Giappone è vietato scrivere messaggi sulla sabbia: ecco dove

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Ho scritto t’amo sulla sabbia“, anzi no. Se ti trovi in Giappone, meglio non farlo dopo il recente divieto che limita a zero gli interventi degli amanti dei messaggi in riva al mare, specialmente nelle dune di Tottori, perennemente imbrattate. Del resto, con diversi chilometri quadrati a disposizione, la tentazione (soprattutto per i turisti) non manca di certo.  Ora, però, è tempo di dire stop dopo oltre tremila atti considerati “vandalici” in soli due lustri. Basta rovinare uno dei simboli del Paese nella sua zona meridionale.

Le antichissime dune di Tottori

Davvero è tanto sconvolgente alla vista, lasciare un cuoricino che poi le onde portano via? Il problema, a quanto pare, non sono le piccole scritte ma quelle enormi che possono essere lette a distanza e che smuovono chili di sabbia per ottenere il risultato sperato. In passato, pare che abbiano raggiunto anche i 5 metri di altezza e 25 metri di larghezza. Le dune hanno una storia di 100 mila anni e sono il risultato dei sedimenti trasportati dal fiume Sendai che scende dalle montagne Chugoku per poi perdersi nel Mar del Giappone. Vento e correnti modificano le loro forme in continuazione per 16 km e sono diventate ormai una icona locale. La necessità di fermare quello che è considerato un vero problema, diventava impellente e allora si è deciso di sistemare dei cartelli molto chiari, all’ingresso. Anzi nei cinque a disposizione dei visitatori. Il messaggio è riportato in diverse lingue e, in più, sono stati intensificati i controlli. I trasgressori, dovranno pagare una multa fino a 50 mila yen, poco più di 400 euro a seconda della grandezza dell'”opera”.

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