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In Cile, un’isola diventa simbolo della biodiversità alimentare

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In Cile, un’isola diventa simbolo della biodiversità alimentare

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un modello che potrebbe scomparire e che, anzi, dovrebbero prendere ad esempio nelle altre parti del mondo. Al largo del [b]Cile[/b] sorge [b]Chiloé [/b]dove l’[b]agricoltura sostenibile[/b] è un must e vengono prodotte, tra le altre cose, oltre 200 varietà di patate.

Si trova nell’Oceano Pacifico ed è la più grande delle terre emerse dell’omonimo arcipelago, senza contare che resta la seconda isola più vasta dell’America del Sud, dopo la Terra del Fuoco.

Il suo nome sta facendo velocemente il giro del mondo per una serie di peculiarità. Si comincia con un gran numero di leggende che la riguardano e si prosegue con la sua cultura indigena. I prodotti tipici sono lo yocos, il maiale, la maja de manzana, il sidro di mela e il curanto chilote che è un piatto a base di crostacei, carne e verdura. Le tradizioni e l’identità locale sono molto forti e non mancano le foreste vergini con moltissime specie autoctone. Tra gli animali ci sono dunque, nove specie di mammiferi, quattro di pesci di acqua dolce, trentatré di anfibi e quindici di uccelli. Gli studiosi sono incuriositi da sempre invece, dal cavallo cilote, dall’agnello cilote, l’oca e per quanto riguarda le coltivazioni, uniche sono le varietà di aglio, la fragola autoctona, il mango e le 41 specie di etno-medicine.

Queste razze possiedono un importante valore culturale poiché riguardano tradizioni e conoscenze indigene sull’agricoltura, le risorse naturali, e la storia dell’arcipelago.

Un luogo di cui sentiremo a lungo e che ha già catturato l’interesse del World Wide Fund for Nature (WWF) proprio per tutte queste caratteristiche. Ha inserito Chiloé nela lista delle aree prioritarie del pianeta per la conservazione dell’ecosistema. Ancora, la Fao e l’Unesco ne hanno considerato il sistema agricolo come patrimonio mondiale. Un paradiso a rischio però, perché negli ultimi tempi lo sviluppo dell’industria del legno, della pesca e dell’allevamento stanno avendo un impatto negativo sulla biodiversità e bisogna intervenire.

[b]LA PATATA CILOTA[/b]

Questo alimento è alla base dell’alimentazione mondiale e qui si trova uno dei centri mondiali di origine con varie specie autoctone. Sono diverse da quelle delle Ande e del Sud America e prima ne possedeva mille tipi diversi, mentre oggi circa 200. Sono prodotte con antichissime tecniche agricole e fanno praticamente parte dell’identità nazionale.

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