Cerca
Close this search box.
L'Acropoli di Atene
L'Acropoli di Atene

IL FASCINO SEGRETO DI ATENE E SALONICCO

Testo di Federico Klausner |@fekl - in collaborazione con l'Ente Nazionale Ellenico per il Turismo

Dici Grecia e sogni isole. Mari azzurri e cristallini, case dipinte di bianco e blu, pergolati di viti e grandi alberi di fichi al profumo di ouzo. L’appeal delle grandi città greche, come Atene e Salonicco, è in genere considerato scarso: ci si dedica giusto qualche ora tra l’aereo e il traghetto per l’agognato mare. Ed è un peccato perché, anche se la stagione balneare in Grecia occupa buona parte dell’anno, Atene e Salonicco sono destinazioni interessantissimevicine e a costi contenuti, adattissime per un city break dedicato alla cultura, all’arte e alla gastronomia. A maggior ragione se si approfitta delle tariffe low cost che, con solo bagaglio a mano, sfidano i costi di un treno per una città d’arte italiana.

Acropoli. L'Eretteo
Atene. Acropoli. L'Eretteo
Acropoli. Le cariatidi che sostengono la copertura dell'Eretteo
Atene. Acropoli. Le cariatidi che sostengono la copertura dell'Eretteo

Atene nella storia

Una visita ad Atene è un vero e proprio viaggio nel tempo e nella storia. Patria della democrazia, della filosofia e della civiltà occidentale, la capitale della Grecia ha una storia millenaria, fra leggende mitologiche e realtà, ed è stata sempre abitata almeno dall’ dall’XI millennio a.C. Il primo insediamento di Atene, situato sulla roccia dell’Acropoli, risale al 3.400 a.C. Deve il suo nome ad Atena, dea dalle molteplici specializzazioni (sapienza, arti, letteratura, filosofia, commercio e guerra) che bene ne sintetizza la cultura e la antica potenza militare e che campeggia sullo stemma della città e sulla sua bandiera.

Atene oggi

La capitale storica d’Europa, che diede i natali a Platone, Socrate, Pericle, Euripide, Sofocle ed Eschilo, è oggi una città tentacolare la cui area conta quattro milioni di abitanti – quinta città più popolosa della UE – e riflette la sua storia emozionante e la sua personalità moderna e multiculturale. Benedetta da un clima mediterraneo e dalla leggendaria luce solare greca, da una mix di storia e modernità, cultura e bellezza naturale è una destinazione ideale per un weekend o una vacanza tutto l’anno. Alberghi di alto livello, ottimi trasporti, una vita vibrante giorno e notte, shopping e il calore dei greci – il famoso “italiani e greci una faccia una razza” – accrescono fascino alla destinazione.

Atene. Il traffico di Omonia
Atene. Il traffico di Omonia. Stian Rekdal_

Cosa visitare

Atene è un museo a cielo aperto. Gran parte del centro storico della città è stato trasformato in una zona pedonale di 3 km, una delle più grandi d’Europa, che abbraccia i maggiori siti archeologici, percorribile a piedi o in bicicletta, in una “Grande Promenade” intorno all’Acropoli, un viaggio indimenticabile nella storia. In cima all’Acropoli cui si accede attraverso i monumentali Propilei svetta il Partenone, il grande tempio dedicato alla dea Atena, che sovrasta la città e da cui si gode uno sconfinato, emozionante panorama, protetto dall’UNESCO dal 1987. È uno dei beni archeologici più visitati al mondo, insieme al suo museo che custodisce i reperti più delicati, tra cui quelli venuti alla luce durante la sua costruzione e occupa un’area espositiva di 14.000 mq. Il luogo più sacro dell’Acropoli è però l’Eretteo, da cui la leggenda vuole che la dea Atena fece nascere il primo olivo della Grecia. È uno dei pochi edifici che conserva la copertura sostenuta da 6 cariatidi. Il Tempio di Atenea Nike, eretto per festeggiare la vittoria sui Persiani nella battaglia di Salamina completa l’immersione nella storia.

Atene. Ingresso del Museo della Acropoli
Atene. L'ingresso del Museo della Acropoli

Non solo Acropoli

Una passeggiata in centro porta a una moltitudine di monumenti con pochi uguali al mondo, per antichità e densità. Dallo Stadio Panathinaiko, a forma di U, costruito in legno nel 330 a.C.  per le celebrazioni Panatenee, competizioni agonistiche in onore di Atena, e ricostruito in marmo bianco nel 1869 – 1870, che ospitò i primi giochi olimpici nel 1896, all’Odeon di Erode Attico, in marmo bianco e mosaici, costruito per ospitare 5.000 persone e ancor oggi in uso per eventi speciali gli edifici raccontano lo splendore e la potenza di Atene. L’antica Agorà era il centro della vita politica e il mercato dove contemporaneamente si scambiavano merci e idee. Era anche un luogo di culto che nel recinto sacro ospitava templi dedicati agli dei. Per recuperarla furono abbattute 360 moderne case. Anche se delle sue costruzioni non è rimasto molto, i reperti recuperati sono conservati nella Stoà di Dattilo (ricostruita).

Atene. Il Partenone
Atene. Il Partenone ©Stian Rekdal

A spasso per Atene

Il bello di un weekend più o meno lungo in una città come Atene, ricca di monumenti e di storia come poche al mondo, è paradossalmente dimenticarli per un momento per scoprire i suoi quartieri ricchi di vita. La prima zona che si incontra lasciando l’Acropoli è la famosa Plaka, un quartiere pittoresco di stradine strette e acciottolate, lungo cui si assiepa un gran numero di ristorantini che servono piatti tipici, e negozi di souvenir. Ci sarebbero anche alcuni monumenti in zona, come il Monumento a Lisicrate, l’Agorà Romana o il Museo degli Strumenti Musicali Popolari. Ma dopo la visita all’Acropoli attrarranno sicuramente di più le case neoclassiche del XIX secolo che conferiscono alla Plaka il suo aspetto antico.

Cliccare sulle immagini per ingrandirle

Monastiraki

Vicino alla Plaka e sotto l’Acropoli, sorge il quartiere di Monastiraki, una zona principalmente commerciale, con il famoso mercato delle pulci che si tiene ogni giornoma l’edizione domenicale è più ricca – dove si può comprare ogni tipo di oggetto, nuovo e usato. Più che in Grecia, sembra di stare in un souk turco, con una miriade di bancarelle su cui pare che tutti gli ateniesi abbiano qualcosa da vendere e da compare. Anche le contrattazioni e il ritmo rilassato e gioviale ricalcano la tradizione turca. Tra le bancarelle molti ristoranti all’aperto offrono piatti della gastronomia greca e il loro profumo è irresistibile. Non è che a Monastiraki manchino i monumenti (il Museo di Arte Popolare Greca con la sua interessante collezione di ceramiche nella Moschea Tzisdaraki e la Biblioteca di Adriano), ma per una volta passano in secondo piano rispetto al piacere di vagare nelle stradine senza meta godendosi la simpatia e il calore degli ateniesi.

Atene. Monastiraki
Atene. Monastiraki
Atene. Monastiraki
Atene. Monastiraki
Atene. Monastiraki. ©Stian Rekdal
Atene. Monastiraki. ©Stian Rekdal
Atene. Piazza Syntagma
Atene. Piazza Syntagma

Kolonaki

Per uno shopping di qualità questo è il quartiere migliore. I suoi edifici eleganti neoclassici e liberty si affacciano tra Piazza Sintagma e la Collina del Licabetto e ospitano boutique e negozi lussuosi. Dalla cima della collina, alta circa 300 metri e raggiungibile a piedi o in funivia, si ha la migliore vista di Atene, imperdibile al tramonto. 

Atene dalla collina del Licabetto.
Atene dalla collina del Licabetto.

Il suo nome significa “Collina del Lupi”, che leggendariamente la abitavano. Nella zona, vicino a Sintagma, si trova uno dei più importanti polmoni verdi di Atene: il Giardino Nazionale. 160.000 mq. che accolgono 500 tipi diversi di alberi di tutto il mondo e offrono una pausa di relax. Inizialmente il suo nome era Giardino Reale perché voluto dalla regina Amalia. Venne realizzato dall’architetto del verde Friedrich Schimdt, che raccolse le essenze in tutto il mondo, con l’aiuto della Marina Greca.

Atene. I giardini nazionali
Atene. I giardini nazionali

Un’isola sotto l’Acropoli

Girovagando sotto l’Acropoli si entra in Anafiotika, un curioso grumo di case basse, bianche e azzurre abbarbicate sulle sue pendici. Assomiglia a un paese trapiantato da un’isola in città. Ed è proprio così perché venne costruito da nostalgici muratori dell’omonima isola, impegnati nel XIX secolo nella realizzazione del palazzo di re Ottone, copiando le case lontane per le loro famiglie

Atene. Anafitotika
Atene. Anafitotika
Atene. Museo Goulandris
Atene. Museo Goulandris
Atene. Museo Goulandris. La facciata
Atene. Museo Goulandris. La facciata

E i musei?

È tale l’abbondanza dell’arte per le strade di Atene che spesso si dimentica che i suoi musei ne contengono altrettanta. Oltre al già citato Museo dell’Acropoli, la Galleria Nazionale è il più importante museo del Paese, con la sua collezione di dipinti e sculture greche del XIX e XX secolo, ricca di 16.000 opere, pur se non all’altezza dei principali musei europei. Ma soprattutto da non perdere è il recentissimo Museo d’Arte Moderna Goulandris (2019). Parte della Fondazione Basil e Elise Goulandris, che acquistarono le opere nell’arco di 30 anni, presso le Aste di New York e Londra, conta 180 capolavori. Il numero limitato è compensato dalla loro qualità e dall’altisonanza dei nomi degli artisti, che spaziano da Van Gogh a Picasso, passando per Monet, Cezanne, El Greco, de Chirico, Miro, Degas, Gaugin e Pollock.

La vita notturna

Ad Atene la vita notturna è varia, articolata e multicentrica. Ogni quartiere attrae un pubblico differente: i più giovani affollano le zone Kerameikos e Gazi mentre le coppie si radunano principalmente nei bar e ristoranti sulle terrazze di Monastiraki e Thiseio. Koukaki è invece famoso per i suoi cocktail bar, caffè e taverne. Un’aria artistica si respira nei bar e nei caffè di Pangrati, uno dei più popolosi quartieri di Atene che racchiude appunto anche il Museo Goulandris di arte Moderna e Contemporanea.

Atene. Vita notturna.©HKakarouhas
Atene. Vita notturna.©GNTO/HKakarouhas
Sounio

Una puntata al mare

Se ancora avanza tempo, ricordiamo che Atene è comunque vicina a quel mare cristallino che ha ospitato tante nostre vacanze. Senza dovere allontanarsi troppo la costa sud ovest dell’Attica è uno splendido alternarsi di spiagge di sabbia e ciottoli, calette rocciose e piacevoli insediamenti dove sostare per un pranzo a base di pesce fresco. La costa, che si estende dalla spiaggia Édem di Palaio Faliro a Sounio è lunga una cinquantina di km. Se non si vuole usare l’auto, il tram 5 porta da piazza Syntagma alla spiaggia di Édem in mezz’ora e prosegue fino ad Asklipeio Voulas coprendone buona parte. L’ideale per una gita in totale relax. Anche se per raggiungere il celebre Tempio di Poseidone a Sounio, costruito sulla punta estrema della costa, sarà invece ancora necessaria l’auto. Se proprio le isole sono un must, allora Salamina, (praticamente un quartiere del Pireo), Aegina Poros, Spetses e Hydra, sono quelle più vicine e raggiungibili, in ordine di distanza con una – due ore di traghetto.

Salonicco. Piazza Aristotelous
Salonicco. Piazza Aristotelous

Salonicco

Se Atene è almeno superficialmente conosciuta da tutti, se non altro perché ci si spende qualche ora prima del consueto imbarco per qualche isola, così non è Salonicco, seconda città del Paese, ancora fuori dai consueti itinerari turistici. E allora quale ragione migliore per spendervi un city break di scoperta? Come Atene, ha tutto quello che può rendere una vacanza piacevole: monumenti, musei, gastronomia, mare e vita vibrante. Una città antica e modernissima al contempo

Salonicco. Lungomare
Salonicco. Lungomare

Una storia lunghissima

Che parte dal 316 a.C. quando fu fondata con il nome della sorella di Alessandro Magno, figlia di Filippo II di Macedonia e moglie di Cassandro re dei Macedoni. Vicina al mare divenne ben presto un porto al servizio della Macedonia  e della penisola balcanica. Al periodo ellenistico seguì dal 168 a.C. quello romano, durante il quale Salonicco fu la capitale della provincia periferica romana della Macedonia, collegata alle sponde dell’Adriatico dalla via Egnatia. Da quando nel 42 a.C. si guadagnò lo status di civitas libera, divenne meta di molti stranieri provenienti dal Medio Oriente e dall’Egitto. Poi La città passò al dominio bizantino subendo diversi attacchi da bulgari, slavi, saraceni, normanni, quindi fu la volta dei Crociati, dei veneziani e infine degli ottomani, il cui impero durò a lungo: fino al 1918, quando venne liberata dall’esercito greco. La Grecia non prese parte al primo conflitto mondiale ma Francesi e Inglesi usarono il porto di Salonicco per rifornire le truppe. Nel 1917 uno spaventoso incendio incenerì gran parte del suo centro storico che venne ricostruito nel XIX secolo, secondo canoni moderni. Ma l’evento più luttuoso avvenne nel 1941, quando i tedeschi entrarono in Salonicco deportando e sterminando oltre 46.000 ebrei.

Salonicco. Lungomare
Salonicco. Lungomare
Salonicco. La Torre Bianca
Salonicco. La Torre Bianca

Il lungomare

Una storia tanto lunga e variegata ha lasciato ovviamente tracce profonde riflesse nei monumenti, nella gastronomia e nella vita quotidiana. Il mare è il denominatore comune: una passeggiata tra le più lunghe d’Europa, percorribile a piedi o in bicicletta è uno dei passatempi preferiti di locali e turisti. Lungo di essa, tra il porto e la Sala dei Concerti si incontrano molte delle attrazioni più importanti. Prima di tutto la Torre Bianca (o Lefkos Pyrgos, XVI sec.), simbolo della città, chiamata precedentemente la Fortezza di Kalamarià, la Torre dei Giannizzeri o la Torre del Sangue, che venne imbiancata a calce dagli Ottomani.  Alta 34 metri per 6 piani, al suo interno ospita una mostra permanente dedicata alla storia della città. Un altro luogo simbolico è la grande Statua di Alessandro Magno poco più avanti, la cui base è ornata da otto picche e altrettanti scudi macedoni. Ma soprattutto iconica sul lungomare è la scultura di Georgios Zongolopoulos Ombrelli, portata alla Biennale di Venezia del 1993 e definitivamente installata sul lungomare nel 1997 quando Salonicco fu Capitale della Cultura europea. Alta 13 metri è costituita da una serie di leggeri ombrelli aperti, molto fotogenici, che mutano colore con l’incidenza della luce. Completano la splendida passeggiata parchi gioco, piste da skateboard, baretti e chioschi. Se ci si sente particolarmente romantici si può approfittare dei tramonti infuocati da terra oppure a bordo di una minicrociera nel golfo Termaico.

Salonicco. La grande statua equestre di Alessandro Magno
Salonicco. La grande statua equestre di Alessandro Magno
Tramonto a Salonicco
Tramonto a Salonicco

L’area del porto

Ladadika la storica area del porto –ristrutturata nel 1996- è diventata il luogo in assoluto più apprezzato dove mangiare e divertirsi: un “Must” per ogni visitatore. Nella sua zona pedonale e nelle piazze vi aspettano bar di stuzzichini tradizionali raffinati, ricercati ristoranti, taverne tipiche, birrerie, bistrot, con decine di proposte dalla tradizione greca, alla cucina mediterranea ed estera, in un viaggio attraverso i gusti che conferma la fama della città in fatto di cibo.

Salonicco. Ladidika di notte
Salonicco. Ladidika di notte

Dal lungomare al “balcone” di Salonicco

Dopo avere riempito i polmoni di iodio si cambia completamente panorama salendo verso Ano Poli, la Città alta, unica parte di Salonicco sopravvissuta all’incendio del 1917, che dista una ventina di minuti a piedi dal lungomare. Con il suo impianto bizantino, completamente diverso da quello di Salonicco moderna, le stradine strette e tortuose che si incuneano tra case basse, i giardinetti, i suoi caffè senza tempo, i ristorantini dai profumi mediorientali e le mura bizantine e ottomane, è una meta obbligata. Alla fine della passeggiata un vero e proprio balcone si apre su Salonicco e sul suo spettacolare tramonto. Impreziosiscono Ano Poli monumenti e chiese importanti alcuni dei quali Patrimonio UNESCO. Tra essi Chiesa bizantina di Santa Caterina (1310-1320), il Monastero Vlatadon, unico monastero bizantino ancora operante ai giorni nostri e la chiesa di San Nicola Orfano, che custodisce preziosi affreschi bizantini ben conservati,

Salonicco. Ladidika di notte
Salonicco. Ladidika di notte

Al museo, sì ma quale?

Ce ne sono dozzine: solo l’imbarazzo della scelta: il Museo Ebraico, il Museo Nazionale di Arte Contemporanea, … ma soprattutto non sono da perdere il Museo Archeologico, con mostre sulla cultura macedone, dalla preistoria ai secoli cristiani, e il Museo della Cultura Bizantina, che è un vero gioiello, come il bar- ristorante annesso.

Salonicco. Ano Poli
Salonicco. Ano Poli
Salonicco. Musei
Salonicco. Musei
Salonicco. La Rotonda
Salonicco. La Rotonda
Salonicco. Mercato Kapani
Salonicco. Mercato Kapani

Gli straordinari mercati

Kapani e Modiano invadono il centro di Salonicco di profumi, sapori e colori mutuando la tipica tradizione mediorientale presente nelle corde della città.  È il cuore pulsante della città rimasto tale dall’occupazione ottomana: al suo interno, oltre ai banchi dei vivaci venditori, i tavoli di deliziosi ristorantini che offrono ogni tipo di stuzzichino (mesedopolia). Ttipici sono i famosi koulouri, anelli di pane croccante ricoperto di sesamo, e una irresistibile serie di dolcetti soprattutto a base di pasta fillo e crema, dai nomi misteriosi, come bougatsa e tsoureki. Gli odori di spezie e di cibo lasciano il posto ai profumi e ai colori dei fiori del rigoglioso mercato di Louloudadika

Bugatsa di Salonicco
Bugatsa di Salonicco
Salonicco. Piazza Athonos
Salonicco. Piazza Athonos
Salonicco. Mercato Kapani
Salonicco. Koulouri, pane tipico
Salonicco. Koulouri, pane tipico

La vita di giorno e di notte

Piazza Aristotelous, molto ampia, abbracciata da imponenti edifici concavi, impreziositi dai colonnati, e aperta verso il mare, è un po’ il salotto buono della città, con i suoi bar sempre affollati, come le taverne di Piazza Athonos, d’aspetto un po’ più popolare, ma in compenso assai più golosi, con mezdes sublimi, accerchiati da negozi che vendono ogni genere di leccornia: dal pesce al formaggio, verdura e frutta, noci e spezie. Resiste, eroica, anche qualche boutique e negozio di artigianato in legno e vimini, sulla via della scomparsa. Molto più giovane l’aria che si respira in Piazza Navarinou, una delle più frequentate dagli studenti universitari, che si assiepano nei numerosi caffè intorno al Mausoleo Rotonda. Quando scende la notte tutta la città rifiorisce e scintilla come un crinoide e la musica non smette mai di suonare. I luoghi di ritrovo mutano continuamente fisionomia seguendo le mode del momento e sono i più innovativi del Paese, anticipando le tendenze più innovative. Salonicco, città giovane, non dorme mai.

 

Salonicco. Lungomare la scultura degli ombrelli
Salonicco. Lungomare la scultura degli ombrelli

Link Utili

Visit Greece (solo in inglese)

Discover Greece (italiano e inglese)

Guida di Atene (solo in inglese)

Guida di Salonicco (italiano e inglese)

 

©TRAVELGLOBE Riproduzione riservata

Reportage
Correlati

POTREBBE INTERESSARTI