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I Weston: una dinastia di fotografi al Brescia Photo Festival 2022

Edward Weston, Bertha Wardell, Nude, 1927. Gelatin silver print © Center for Creative Photography, Arizona Board of Regents

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I Weston: una dinastia di fotografi al Brescia Photo Festival 2022

di Daniela Bozzani

In occasione della quinta edizione del Brescia Photo Festival, il Museo di Santa Giulia ospita la mostra Weston. Edward, Brett, Cole, Cara. Una dinastia di fotografi, tra gli appuntamenti più attesi della stagione. L’esposizione, lungi dall’essere considerata come un ritratto di famiglia per opere, si configura come un racconto di esperienze artistiche, che attraversa oltre un secolo di fotografia, di storia e di immagini di un mondo in costante cambiamento

Edward Weston, Pepper No. 30, 1930 Gelatin silver print © Center for Creative Photography, Arizona Board of Regents
Edward Weston, Pepper No. 30, 1930 Gelatin silver print © Center for Creative Photography, Arizona Board of Regents

Una fotografia paragonata a pittura e scultura

In un vero e proprio percorso, scandito dai colori, l’allestimento parte dalle opere di Edward Weston. 40 tra i suoi maggiori capolavori, dagli intensi ritratti della compagna Tina Modotti a quelli degli amici messicani Diego e Lupe Rivera, ai nudi che risaltano forme e volumi più che seduzioni erotiche; dagli oggetti più prosaici a cui è stata data dignità di scultura ai celebri vegetali antropomorfi. La sua fotografia è l’espressione di una ricerca ostinata di purezza, nelle forme compositive come nella perfezione quasi maniacale dell’immagine. L’autore indaga gli oggetti nella loro quintessenza, eleggendoli a metafore visive degli elementi stessi della natura.

Brett Weston, Cracked Glass, 1955 ©Bridgeman Images
Brett Weston, Cracked Glass, 1955 ©Bridgeman Images

I figli Brett e Cole e la nipote Cara Weston

La ricerca di Brett ridefinisce la rappresentazione della natura, dalla grande veduta al primo piano, in chiave astrattista, opera sovente per sottrazione, isolando pochi elementi che graficamente, come fossero disegnati a matita sul foglio, animano e giustificano i vuoti. L’indagine formale di Cole, fatta eccezione per la serie dei Landscape, si caratterizza per la fisicità dell’immagine, al punto che sembra di poter toccare gli elementi naturali che la compongono. L’aver visto centinaia di opere e aver curato, nel periodo in cui dirigeva la Weston Gallery, mostre di importanti autori americani, ha contribuito a sviluppare in Cara un senso critico accurato che induce un approccio alla fotografia meditativo e intenso. Accompagna l’esposizione il catalogo Skira, progettato direttamente in collaborazione con la famiglia Weston.

Brett Weston, Plant Untitled, 1961 Vintage gelatin silver print © Bridgeman Images
Brett Weston, Plant Untitled, 1961 Vintage gelatin silver print © Bridgeman Images

Lo sguardo restituito

Oltre ai Weston, al Museo di Santa Giulia, epicentro culturale cittadino, è allestita la mostra Lo sguardo restituito. Un lungo viaggio tra le varie declinazioni del genere ritrattistico, dai primi del Novecento con i dagherrotipi ai selfie, attraverso le fotografie di anonimi autori e di grandi maestri quali Steve McCurry, Sebastiāo Salgado, Ugo Mulas, Gian Paolo Barbieri e molti altri.

Il volto è la superficie su cui affiorano sentimenti ed emozioni

Il ritratto è lo strumento per suggellare il ruolo sociale dell’individuo o per celebrare i “miti di carta”. Grandi fotografi fanno risaltare la potenza drammatica di volti famosi quali Marilyn Monroe, Mao Zen Dong, Marlene Dietrich, Che Guevara, Sofia Loren attraverso attenti studi di luci e ombre. Ma al di là dei miti c’è la vita reale che la fotografia cattura donando a tutti un sogno d’immortalità. Migliaia di fotografi per milioni di immagini che nel corso di decenni hanno catturato i segni della fatica, della sofferenza, della gioia e della voglia di vivere e di amare.

Cole Weston, Beach, Wales, 1994 © Cara Weston
Cole Weston, Beach, Wales, 1994 © Cara Weston

Il ritratto è stato la molla per sviluppare la fotografia

Scrive la co-curatrice della mostra Tatiana Agliani, “il ritratto oggi è considerato la cosa più importante della nostra esistenza, perché certifica la nostra stessa vita: dalla fototessera alla memoria storica e dei nostri cari, fino a considerarlo un modo per mostrarci agli altri, tipico del narcisismo moderno”. Una mostra che è forse la più completa antologica della storia della fotografia dall’Ottocento ai giorni nostri, dedicata al tema iconico del ritratto.

Cole Weston, Rocks, Point Lobos, 1998 © Cara Weston
Cole Weston, Rocks, Point Lobos, 1998 © Cara Weston

Info

Titolo prima mostra: Weston. Edward, Brett, Cole, Cara. Una dinastia di fotografi.
Titolo seconda mostra: Lo sguardo restituito
Dove: Brescia, Museo di Santa Giulia, via dei Musei 81
Quando: 31 marzo / 24 luglio 2022
Orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 18 (aperture straordinarie: 18 e 25 aprile)
Biglietti: intero Brescia Photo Festival €11, ridotto €9

Cara Weston, Dune Ridge II, Death Valley, 2012 Archival Pigment Print © Cara Weston
Cara Weston, Dune Ridge II, Death Valley, 2012 Archival Pigment Print © Cara Weston

Per essere poeti, bisogna avere molto tempo

Sempre nell’ambito del Brescia Photo Festival nello stesso periodo il Mo.Ca., la cui sede vale da sola il viaggio, presenta i ritratti al femminile nella Eritrea di Maurizio Frullani, realizzati tra il 1993 e il 2000 nella Massaua piagata dalla guerra. Ritratti intimi e rispettosi di una umanità ferita eppure piena di vita e di storie da raccontare. Fabrizio Garghetti con una documentazione delle avanguardie artistiche italiane della metà degli anni ’60 e i reportage di N.V. Parekh su Mombasa.

Una rassegna particolarmente emozionante quella dedicata a Pier Paolo Pasolini nel centenario della sua nascita. Per essere poeti, bisogna avere molto tempo restituisce una visione intimista del grande intellettuale. Il rapporto con la madre, la passione per il calcio e le amicizie più profonde sono i temi di un corpus di fotografie scattate da importanti fotografi.  Il cinema Nuovo Eden dedica un programma speciale, Pasolini 100, con una selezione dei suoi capolavori in versione restaurata, in collaborazione con la cineteca di Bologna.

Cara Weston, Mono Lake, 2012 Archival Pigment Print © Cara Weston
Cara Weston, Mono Lake, 2012 Archival Pigment Print © Cara Weston

Info

Dove:  Mo.Ca., Centro delle nuove Culture, Via Moretto 78,Brescia
Quando: 31 marzo / 24 luglio 2022
Orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 18 (aperture straordinarie: 18 e 25 aprile)
Biglietti: intero Brescia Photo Festival €11, ridotto €9

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