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I Lemmi: le ceramiche siciliane artistiche di origine araba

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I Lemmi: le ceramiche siciliane artistiche di origine araba

La Sicilia, si sa, è un mix di colori, elementi e, soprattutto, tradizioni, legate alle tante dominazione che hanno regalato all’isola un volto unico. Influenze da ogni dove si ritrovano, dunque, nell’architettura, nella cucina e, soprattutto, nelle opere d’arte. Esistono, a tal proposito, delle ceramiche di origine araba molto creative e particolari. Souvenir caratteristici che raccontano, ancora una volta, della sua lunga storia e passano dalla  lingua, anzi dal dialetto, già a partire dal nome. Si chiamano, infatti, lemmi, utilizzando un termine che altrimenti sarebbe del tutto scomparso e apparterrebbe soltanto a una terminologia ben nota agli anziani.

Il Lemmo e tutte le sue curiosità

Molte parole siciliane derivano dall’arabo o sono di origine greca, altre ricordano il francese partendo dalle dominazioni normanne o angioine o, ancora, sono di provenienza catalana o castigliana. In tal modo, si comprende il perché di questa parola bizzarra. Il lemmo è un contenitore di terracotta smaltato e vetrificato che riprende dei colori in particolare. Si tratta del verde smerando punteggiato di bianco o al contrario, comprende qualche volta le gradazioni di azzurro.  In tutta la Trinacria sono diversi i centri di produzione di un prodotto che, ancora una volta, ha radici arabe, soprattutto per quanto riguarda la tecnica dell’invetriatura. Si tratta di una tappa fondamentale nella sua realizzazione, perché permette una totale impermeabilizzazione e, dunque, la possibilità di un uso alimentare. I lemmi si differenziano, comunque per la bravura di chi li realizza e per la creatività e hanno una forma a tronco di cono che era perfetta per le conserve come l’estratto di pomodoro che veniva molto usato nelle tavole dell’isola. Ancora, erano preferiti per la salatura delle olive con il costante ricambio di acqua e sale per evitare il sapore amaro.

I lemmi oggi

Chi vuole acquistarli ne può trovare di diverse misure, anche semplicemente come arredo di casa. I più piccoli sono detti “lemmiceddi” e possono essere scelti per servire aperitivi o gelati o per conservare spezie e, intanto, tenere accanto un oggetto del passato che narra di una terra bellissima e in perenne cambiamento.

Photo Credit: Koine Ceramiche solidali (laboratorio di ceramica dove è possibile acquistarle)

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