di Federica Giuliani | @traveltotaste
La regina d’Inghilterra produce vino. Le prime tremila bottiglie messe in commercio sono andate letteralmente a ruba e per poterlo assaggiare bisognerà mettersi in lista per la prossima partita. Ma Elisabetta II non è stata la prima reale a voler produrre vino.
Il vino della regina d’Inghilterra: Windsor Great Park
Si chiama Windsor Great Park lo spumante ideato nel 2011 con l’intenzione di proporlo per il novantesimo compleanno di Sua Maestà. In quell’anno oltre sedicimila viti di chardonnay, pinot meunier e pinot noir furono piantate in un terreno esposto a sud nella proprietà del castello Windsor nel Berkshire. La prima vendemmia, che si è svolta nel 2013, ha prodotto tremila bottiglie di un vino frizzante di 12 gradi, dal colore dorato e dagli aromi di limone, albicocca e brioche tostata. Venduto in esclusiva da Laithwaite’s, ha avuto un successo tale da aver convinto Elisabetta II e il principe consorte, che pare essersi occupato direttamente del vigneto, a continuare la produzione che, si prevede, aumenterà di ventimila bottiglie entro il 2024.
Laithwaite’s accetta già le prenotazioni per la prossima produzione fissando il prezzo a 35 sterline a bottiglia (circa 40euro).
Il vino inglese
Da sempre poco considerati, i vini inglesi stanno vivendo un periodo fortunato, soprattutto le bollicine: i vigneti nel Sud-Est dell’Inghilterra, in particolare, hanno un terreno molto simile a quello della regione di Champagne. Così le cantine storiche, che già rifornivano la Queen Elisabeth e le ambasciate per i ricevimenti di Sua Maestà, e quelle più recenti vengono acclamate da sempre più persone.
Il vino di Elisabetta II non è, però, il primo prodotto da un reale inglese. Già re Enrico II, nel XII secolo, ordinò di piantare un vigneto per avere un vino home made.
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