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Slow Fish 2017: a Genova dal 18 al 21 maggio torna l’evento sul consumo consapevole

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Slow Fish 2017: a Genova dal 18 al 21 maggio torna l’evento sul consumo consapevole

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di Federica Giuliani | @traveltotaste

Torna Slow Fish, l’evento dedicato al consumo sostenibile e consapevole del pesce. Si svolgerà nel Porto Antico di Genova dal 18 al 21 maggio 2017 con un nuovo tema: la rete siamo noi.

Fin dalla prima edizione del 2004 la manifestazione ha contribuito a diffondere conoscenze e a favorire scambi e relazioni tra tutte le figure che ruotano intorno al mondo del pesce: pescatori, artigiani e cuochi da tutto il mondo si incontrano a Slow Fish per condividere e sostenere un approccio buono, pulito e giusto alla filiera ittica, alla biodiversità marina e all’equilibrio delle acque dolci.

Slow Fish 2017: il programma

Tornano le conferenze per approfondire i grandi temi scientifici al centro dei dibattiti internazionali come il cambiamento climatico, valorizzazione delle risorse e sprechi. Un confronto con ricercatori e specialisti del settore perché tutti possano farsi una cultura sugli effetti del consumo di pesce sulla salute.

Per aiutare i visitatori a orientarsi durante l’evento, i ciceroni di Slow Food propongono percorsi adatti a tutti i partecipanti. Il punto di partenza è Casa Slow Food, dove incontrare le comunità della pesca provenienti da tutto il mondo, aggiornarsi sui progetti e sfogliare le ultime novità pubblicate. Da qui si salpa per un interessante viaggio tra gli stand, dove dialogare con esperti ed espositori, assaggiare specialità ittiche e approfondire le tematiche al centro della manifestazione.

Durante i Laboratori del Gusto, invece, artigiani e chef guidano le degustazioni affiancati da biologi marini e pescatori. Tra un incontro e una lezione di cucina non mancherà l’occasione per fare la spesa e assaggiare i prodotti di Slow Fish.

Il programma completo di Slow Fish lo trovate sul sito ufficiale della manifestazione.

La salute vien mangiando bene: come scegliere il pesce

Una delle tematiche che sta a cuore a Slow Fish è quella della consapevolezza nell’acquisto. Mangiare pesce, infatti, non è sempre una buona scelta, soprattutto se non si sa quel che si acquista. Questi, infatti, sono alcuni dei miti da sfatare più diffusi.

  • Il sushi si prepara con il pesce più fresco

Con il pesce crudo c’è poco da scherzare. Quando lo consumiamo la ristorante dobbiamo essere certi che sia stato preventivamente abbattuto secondo legge, che sia stato cioè portato velocemente a una temperatura di -18°C, in modo che il parassita anisakis sia stato debellato. Se, invece, prepariamo il crudo a casa dobbiamo conservarlo per almeno 96 ore in un congelatore domestico contrassegnato con tre o più stelle.

  •  Il salmone è sano e dietetico

Nonostante abbia un buon sapore, il salmone è da evitare. A meno che non si tratti di salmone selvaggio, sempre più difficile da reperire. I motivi principali per evitarlo sono: se i salmoni sono rosa come quelli selvaggi è perché nei loro mangimi è presente una sostanza colorante; i pesci di allevamento sono nutriti non solo con altri pesci, ma anche con farine derivanti dagli scarti di macellazione; 100 gr di salmone fresco hanno circa 180 calorie, le alici 96, mentre i calamari 70 e le cozze addirittura meno di 60.

  • Il pesce non ha stagione 

La stagionalità esiste anche per i pesci, proprio come per frutta e verdura, se si rispettano i tempi di riproduzione (e quindi il fermo pesca) e se si sceglie di acquistare specie provenienti dai mari a noi più vicini: le zone di cattura Fao dell’Atlantico nord-orientale (Area 27) e del Mediterraneo – Mar Nero (Area 37). È importante, quindi, scegliere pesci “locali”.

  • Vongole e cozze sono inquinate

Contrariamente a quel che si possa pensare, cozze e vongole sono le specie di allevamento da privilegiare per gusto e proprietà nutrizionali. Si nutrono infatti dei microrganismi presenti nell’acqua, filtrandola, e non necessitano quindi di mangimi. Sono quindi sane, a condizione che l’ambiente di allevamento non sia inquinato da sostanze nocive. Come tutti i molluschi, devono essere vendute in reti sigillate, recanti un’etichetta che ne indichi varietà, scadenza e provenienza.

  • Mangiare meno pesce, ma scegliendolo con cura

Si dice che consumare pesce faccia bene alla salute, gli stock della maggior parte dei pesci che mangiamo abitualmente sono ormai al collasso. È necessario perciò variare e scegliere fonti di Omega-3 alternativa, come i semi, e pesce stagionali. Ma che alghe, molluschi e crostacei.

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