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Passeggiate autunnali a Sion, tra le vigne del Vallese

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Passeggiate autunnali a Sion, tra le vigne del Vallese

di Silvana Benedetti

L’esortazione a visitare il Vallese venne lanciata nel 1761, dallo scrittore Jean Jacque Rosseau, attraverso le pagine del suo romanzo la Nouvelle Heloise.

Fu cosi, che le mirabili descrizioni dei luoghi e dei paesaggi tratteggiati dallo scrittore, divennero un irresistibile richiamo per gli illuministi, i quali scoprirono questo incantevole cantone incuneato in un angolo remoto della Svizzera meridionale. Una regione ricca di contrasti e di sfaccettature, dal clima secco e mite, per quasi 300 giorni all’anno.

Con cinquemila ettari di vigneto, il Vallese è la regione vinicola più importante della Svizzera. Sui pendii generosamente baciati dal sole, in un ambiente grandioso, vengono coltivati più di 60 vitigni, la maggior parte dei quali danno origine a grandi vini. Vini robusti e di carattere, come i vitigni bianchi di Petite Arvine, Fendant (Chasselas), Heida, ma anche rossi come Humagne Rouge, Cornalin, Syrah, Pinot Nero, solo per citarne alcuni. Senza dimenticare la straordinarietà dei muretti a secco in pietra (alti decine di metri, fino ad arrivare a quello più alto del mondo con i suoi oltre 30 metri di altezza), parte integrante del paesaggio, che testimoniano un sapere ancestrale iscritto nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco.

Sion, la ville gourmand

Da fine settembre a fine ottobre le foglie delle viti si tingono di oro e le tavole vengono sontuosamente imbandite. È il momento perfetto per calarsi nella magica atmosfera autunnale del Vallese e lasciarsi sedurre dal fascino cromatico delle vigne.

Da dove cominciare allora, se non da Sion, che spunta inaspettata con i suoi due speroni rocciosi dal fondo della sinuosa Valle del Rodano, incorniciata da vigneti cinti da alti muri di pietra e percorsi da antichi canali di irrigazione chiamati bisses. Il centro storico è un dedalo affascinante di vicoli acciottolati, costeggiati da vecchie locande e dimore cinquecentesche, da percorrere con una piacevole passeggiata e qualche sosta obbligata. La prima fermata è alla Cathedrale Notre Dame du Glarier, tendendo l’orecchio al suono delle campane, il cui rintocco è quasi simile a quello del Big Ben di Londra. Da non perdere è la Tour des Sorciers ( torre dello stregone), parte delle fortificazioni medievali della città, un tempo luogo di detenzione e di tortura.

Di fianco all’Hotel de la Ville si diramano viuzze e stradine che conducono verso le alture gemelle di Tourbillon e Valere. Le Chateau de Valere risale al duecento, ma conserva elementi di edifici precedenti. All’interno della chiesa si trova un magnifico coro scolpito e il più antico organo funzionante al mondo, datato 1440.

Sulla collina opposta, si ergono le rovine dell’antico Château de Tourbillon, risalente al 1294, oggi ridotto alle sole mura perimetrali in quanto distrutto da un incendio nel 1788. Entrambe le fortificazioni meritano la faticosa salita a piedi, non fosse altro per godere della spettacolare vista sulla valle e sulla città.

Passeggiando per Sion con un bicchiere in mano

La capitale del vallese è una cittadina dove la produzione (e la degustazione) di vino svolgono un ruolo essenziale. Va da sé, che un altro modo gustoso e originale per visitare Sion,  è con un bicchiere in mano. L’Ufficio del Turismo propone il Sion & Wine Tour: una passeggiata per le strade e i monumenti del centro storico, commentati da una guida autorizzata, che include diverse tappe per la degustazione di vini locali e sapori del territorio.

Immersione tra le vigne

Ultima fermata, Les Celliers de Sion: un edificio scintillante ed ecologico ai piedi dell’”eroico” vigneto Clavau, punto di partenza a piedi (volendo anche in bicicletta), per una magnifica passeggiata tra le vigne ( da marzo a fine ottobre). Les Celliers de Sion nasce dall’unione delle due case vinicole Bonvin e Varone, che insieme hanno rivoluzionato il concetto di enoturismo in Svizzera, con l’apertura del primo Oenoparc nel cuore del Vallese, insignito di prestigiosi premi quali: Prix suisse de l’oenotourisme 2018, e Prix du Global Winner Swiss Award à Adélaïde (Australie).

Oltre ai tour di scoperta e degustazione, l’Oenoparc propone una visione turistica completamente innovativa e senza precedenti intorno al vino. Durante il percorso è possibile sostare nelle antiche costruzioni (chiamate Guérites), un tempo utilizzate dall’enologo per la conservazione degli attrezzi, oggi    trasformate in veri e propri luoghi di accoglienza e ristorazione.

L’epilogo di questa piacevole esperienza non può quindi che concludersi a tavola, tra leccornie locali e vini pregiati, in uno dei due punti ristorativi nei vigneti dell’azienda: la Guérite le Cube, o la Guérite Brûlefer, all’ombra delle terrazze con vista sul castello di Tourbillon, nel cuore pulsante del vigneto Sion.

Info: www.valais.chwww.siontourisme.chwww.sioncapitaledesvins.com

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