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Osaka, capitale della buona tavola

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Osaka, capitale della buona tavola

di Federica Giuliani | @traveltotaste

Ex capitale del Giappone, [b]Osaka[/b], ha sempre rivestito un importante ruolo commerciale. Nel suo porto, infatti, si smistano da sempre le materie prime più pregiate, comprese quelle alimentari.
Un luogo di incontro dove, nel tempo, si sono create identità culturali, linguistiche e, naturalmente, gastronomiche.

Si dice che [b]gli abitanti di Osaka siano felici e piacevoli[/b] grazie alla qualità del cibo. Molti sono i piatti tipici. Troviamo i takpyaki, polpettine di polo in pastella, c’è lo shabushabu, fettine di manzo da immergere in brodo bollente, e anche lo hakozushi, il sushi tipico della città.

Ma il piatto che davvero rappresenta Osaka è l'[b][i]okonomiyaki[/i][/b]. Il termine significa “cotto alla griglia come ti piace”, infatti non esiste una vera ricetta per questa preparazione.
Nacque alla fine degli anni Trenta quando, a causa della guerra, gli ingredienti scarseggiavano e la popolazione fu costretta a ingegnarsi per creare nuovi piatti. Fu così che si rese necessario utilizzare la farina invece del riso per realizzare questa sorta di pizza cotta sulla piastra, insieme ad altri ingredienti come verdura e carne.
Negli [i]okonomiyakiyasan[/i] di Osaka, i ristoranti specializzati, la griglia viene posta al centro della tavola e i commensali possono scegliere sul menu gli ingredienti preferiti e prepararlo da soli o, in alternativa, assistere alla preparazione per mano del cuoco.

[b]Una curiosità[/b]: sapevate che Osaka è gemellata con Milano e che nel 2015 si festeggiano 34 anni di amicizia, eventi e attività?

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