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Karkadè: benefici e proprietà dell’infuso che arriva dal Medio Oriente

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Karkadè: benefici e proprietà dell’infuso che arriva dal Medio Oriente

karkade

di Federica Giuliani | @traveltotaste

Il termometro segnava 40°C all’arrivo a Sharm el Sheik e non c’era da meravigliarsi: tutto intorno si vedeva solo la gialla sabbia del deserto e il sole d’agosto splendeva impietoso. Mi attendeva una settimana di immersioni tra barriera corallina e relitti, ma il pensiero di indossare la muta con quella temperatura mi atterriva. Mi offrirono un bicchiere colmo di liquido rosso, fresco ma non ghiacciato. Aveva un sapore leggermente dolce e, allo stesso tempo, rinfrescante: ricordava vagamente un succo di ciliegia. Era karkadè, un infuso che, avrei presto scoperto, si sarebbe rivelato molto benefico.

Karkadè: il benessere in uno splendido fiore

Originario del Medio Oriente, il fiore di ibisco è anche simbolo della Corea del Sud: due zone della terra tanto lontane, ma unite da tanta bellezza. Un tempo veniva largamente consumato in Italia, dove era conosciuto come uno dei prodotti coloniali provenienti dall’Eritrea, colonia italiana. Veniva infatti anche chiamato tè degli Italiani, perché a causa delle sanzioni economiche dopo la guerra d’Etiopia il tè era divenuto molto costoso e così il regime seguendo la sua filosofia autarchica lo promosse al posto delle pregiate foglie. Oggi, viene molto usato in Egitto per le forti capacità astringenti che aiutano a combattere la disidratazione e la sete.

Purificante, diuretico, antisettico e antiossidante: queste sono alcune degli effetti benefici del karkadè. Berne tre tazze al giorno ha un effetto benefico in caso di ipertensione, allo stesso modo è da evitare se si soffre di pressione bassa. Ma è utilizzato anche per la bellezza della pelle: applicato a freddo lenisce, infatti, la pelle irritata rendendola più compatta e uniforme.

Come si prepara

Per ogni tazza d’acqua bollente utilizzare due cucchiaini di karkadè essiccato e lasciare in infusione per almeno cinque minuti. È ottimo sia caldo che freddo, ma in estate è consigliabile berlo a temperatura ambiente… in riva al mare, poi, è ancora più buono.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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