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Corsica da assaggiare: tour tra prodotti tipici e luoghi dove trovarli

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Corsica da assaggiare: tour tra prodotti tipici e luoghi dove trovarli

 

di redazione | @travelglobemag

I frutteti, i castagneti e le vigne occupano buona parte del territorio corso, offrendo una ricchezza di prodotti a cui attingere per approfondire la conoscenza dell’isola delle bellezza. Si aggiungono al patrimonio gli allevamenti, che non forniscono solo ottima carne ma sopratutto la materia prima per la produzione dei saporiti formaggi tipici. Perché la Corsica è sì un’isola, ma ha un’anima più contadina che marinara.

Le particolari condizioni climatiche della Corsica, che vanta coste e montagne, offrono l’opportunità di spaziare nella produzione e di offrire materie prime di ottima qualità, vanto di un’isola fiera e laboriosa.

Castagna, sapore d’autunno

Si raccoglie quando la natura si tinge di colori caldi e la luce del sole si fa meno forte. Le castagne sono uno dei prodotti più amati e utilizzati dai Corsi: si mangiano in purezza ma, come farina, sono ingrediente fondamentale per dolci e biscotti come i granaghjoli. Dove trovare le più buone? Nella zona de la Castagniccia, famosa proprio per la quantità di castagni presenti, ma anche nel Niolu e nella foresta di Aïtone.

Il castagno da sempre è conosciuto come “albero del pane”: con i suoi frutti, infatti, si sfamavano anche gli animali ed era utilizzato come merce di scambio. La legna, inoltre, serviva a riscaldare i rigidi inverni. Per un tour in auto basta farsi guidare dai campanili e fermarsi per una visita a Pierre – St Paul di Piedicroce, a La Porta, il cui campanile è alto 45 metri, e a visitare il convento di Alésani.

Per assaggiare qualche delizia al sapore di castagna, invece, ci sono due eventi da non perdere:

  • Festa dei Marroni di Evisa: nei ristoranti e negozi tipici vengono proposte le specialità a base di castagne, ma anche miele e vino. Al mercato e nei negozietti dei villaggi vi offriranno volentieri una fetta di prisuttu (il prosciutto crudo corso) o del pane appena sfornato con altri salumi tipici come coppa, figatellu, lonzu.
  • Fiera della castagna di Bocognano: è una delle fiere agricole più antiche della Corsica e ogni primo week end di dicembre riunisce più di 100 produttori agroalimentari per far conoscere le tipicità dell’isola.

Clementina, un pieno di vitamine

Altro frutto simbolo dell’isola è la clementina corsa, caratterizzata da lunghe foglie verdi e dal piccolo frutto senza semi. La raccolta si effettua da ottobre a gennaio, ma raggiunge il massimo della maturazione (e dolcezza) tra novembre e dicembre ed è l’unica varietà francese protetta dal marchio IGP. I comuni in cui viene coltivata nella pianura orientale dell’isola: qui si trovano tante piccole aziende a conduzione familiare dove poterla assaggiare. Oppure, a novembre, basta andare alla Fiera della Clementina a Linguizzetta.

Mela, il frutto del desiderio

Ogni fine settimana di ottobre produttori e contadini affollano i mercatini di Bastia, Ile-Rousse e Calvi. Ce n’è un altro ad Ajaccio dove, oltre a ripercorrere le orme di Napoleone, si può imboccare uno degli itinerari più belli dell’isola: seguite il Cours Grandval e l’Avenue Général Leclerc, fino alla Grotta di Napoleone, , e poi girateci intorno da destra imboccando l’Avenue Nicolas-Pietri. La passeggiata inizia proprio alla fermata dell’autobus «Bois des Anglais» e termina in prossimità della Route des Sanguinaires. Una linea regolare di autobus vi riporterà verso il centro della città.

Miele, dolce nettare

L’unico di Francia, insieme al miele di pino dei Vosgi, a godere delle denominazione di origine controllata. La tipicità del miele di Corsica è resa possibile da alcuni fattori: la vegetazione selvaggia, naturale ed endemica; l’ape corsa che si è adattata alle condizioni climatiche e geografiche dell’isola; le competenze dell’uomo che per la produzione del miele si basano su conoscenze ancestrali, ispirate alle complesse e svariate fioriture della Corsica. Dove trovarlo? In varie località di Cap Corse, sulla costa nord-ovest, tra Calvi e Ile-Rousse e nell’entroterra di Ajaccio.

Brocciu, la vegetazione in un morso

Formaggio a base di latte di pecora simile alla ricotta venduto fresco e, qualche volta, un po’ stagionato. Il gusto particolare dei formaggi corsi è dovuto alla macchia vegetale dell’isola, di cui si nutrono gli animali, e dalla particolarità della preparazione. Il brocciu si trova solo da dicembre a luglio e viene utilizzato sia per preparazioni salate che dolci. Si trova un po’ ovunque, ma per trovarne una versione di particolare qualità andate a Sartène, nel sud dell’isola, una piccola e vivace cittadino con un delizioso centro storico.

Un calice di vino

La viticoltura è uno dei pilastri dell’agricoltura corsa: Ajaccio, Calvi, Cap Corse e Porto Vecchio sono le zone votate alla produzione ma alcuni dei vini più interessanti si trovano nella zona di Patrimonio, vicino Saint-Florent. E proprio qui si trova la maggior concentrazione di aziende vinicole, dove poter fare una degustazione. Tra i vini tipici della zona bianchi, rosè e rossi, il Nielluccio, il Vermentino, lo Sciacarellu, il Minustellu e l’Aleatico.

Negli anni Ottanta, i viticultori si sono impegnati nel privilegiare la qualità: tre quarti dei vigneti furono estirpati, trasformando totalmente l’aspetto della terza isola viticola del Mediterraneo, dopo la Sicilia e la Sardegna. Info

L’aperitivo tradizionale, infine, chiamato “Cap Corse” è preparato con erbe, arance e china, da accompagnare con il finucchiettu, galletta non zuccherata a base di semi d’anice.

Link: Ente del Turismo Francese | Visit Corsica

 

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